Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] . Nella società antica l’abito è importante e non c’è professione, posizione sociale o età che non abbia i propri segni distintivi. La somiglianza fra monaco e filosofo è notevole: entrambi portano il pallium, il bastone e la barba lunga. Questi sono ...
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FORZONI ACCOLTI, Pier Andrea
Gianfranco Formichetti
Nacque a Firenze il 1° marzo 1639, da Francesco, discendente della famiglia Accolti, e da Francesca di Zanobi.
Studiò presso i barnabiti e i gesuiti, [...] come poeta, dilettandosi tanto con la musa volgare quanto con quella latina. Fu amico di F. Redi e conobbe A. Segni, che diede spazio a due suoi componimenti nelle Memorie delle nozze di Ferdinando gran principe di Toscana colla principessa Violante ...
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PASQUALE II, papa
Glauco Maria Cantarella
PASQUALE II, papa. – Raniero di Bleda (o Galeata) nacque nell’Esarcato, attuale Romagna (o Romagna Toscana), tra il 1053 e il 1055 da Crescenzio e Alfazia.
Delle [...] quella del nuovo e giovane abate dell’abbazia, da tempo polemica, di Cluny, di cui era stato il padrino. Ma anche Bruno di Segni, che già si era opposto a Gregorio VII nel 1082 e ora era abate di Montecassino, Giovanni di Tuscolo e Leone d’Ostia. In ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] , in un servizio utile alla società. Sul grande corpus di consuetudini che si estende dal Vecchio al Nuovo Mondo sono impressi i segni di una 'religione santa' primigenia: i geroglifici, i simboli e gli emblemi, figure arcane che hanno il compito di ...
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CEVOLI, Florida (al secolo, Lucrezia Elena)
Giuseppe Pignatelli
Undicesima di quattordici figli, nacque a Pisa l'11 nov. 1685 dal conte Curzio, figlio di Domenico, e da Laura della Seta. Ebbe un'educazione [...] . Il suo corpo venne sezionato e il cuore, prelevato insieme con l'aorta, fu esaminato da un chirurgo che vi trovò segni che vennero interpretati come quelli descritti in vita dalla stessa Cevoli.
Nel 1827 il vescovo di Città di Castello, G. Muzi ...
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CENCIO
Dieter Girgensohn
Sull'origine di C. (che nelle sottoscrizioni autografe si firma talvolta anche Cinthius) si possono fare soltanto ipotesi, dato che le fonti tacciono al riguardo. Comunque, [...] appare con la diaconia di S. Maria in Aquiro.
In quel momento la Curia si trovava a Ferentino. Nel luglio C. la seguì a Segni, dove il 20 febbr. 1152 sottoscrisse per l'ultima volta come cardinale diacono: già il 1° marzo risulta cardinale prete di S ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] li avrebbe affidati ad una commissione di quattro cardinali tra cui il vescovo di Piacenza. Ma fu ancora il Borromeo a dare i segni più cospicui di stima per il B.: durante il conclave per la morte di Pio V, nel 1572, egli sostenne decisamente all ...
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BARTOLOMEO da Parma
Bruno Nardi
Scarseggiano le notizie su questo astrologo e geomante, fiorito a Bologna negli ultimi decenni del sec. XIII, ma le poche che abbiamo sono ricavate dalle sue opere pervenute [...] geomantica sotto i principi dell'astrologia, le predizioni del geomante non sono possibili se non "quadam divina inspiratione" nel segnare a caso punti sulla terra arata, onde comporre le figure da interpretare (cod. 5523 della Bibl. Imper. di Vienna ...
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CHIESA, Giannicola (al secolo, Marco)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Genova il 25 apr. 1695 terzogenito di Bartolomeo e di Teresa Soppi (non Zoppi come riporta il van Luijk). Fin da fanciullo il C. trovò [...] presenza di piccoli amici; evitava invece accuratamente i giochi clamorosi e le feste mondane. Questi furono interpretati come segni promettenti di santità futura, specialmente dopo che il C., essendo ancora "ragazzo assai, un giorno prese i ferri ...
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CAVALLI, Atanasio
Ugo Baldini
Nato ad Asti intorno al 1717 (poiché il Diamilla Müller lo dice ottuagenario al momento della morte, avvenuta a Roma poco prima del 1798), ebbe una vita sostanzialmente [...] luci, rumori, spostamenti di oggetti, senza che egli fosse in grado sul momento o il giorno seguente, quando mostrò i segni di quanto era avvenuto ai confratelli, di spiegare scientificamente tali fatti. Fu così indotto a studiare il problema dell ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...