significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] dei ‘concetti’ o delle ‘essenze’ cui ci si riferirebbe.
Anche G. Frege distinse tra la denotazione o riferimento (Bedeutung) di un segno, che sarebbe l’oggetto designato, e il suo senso (Sinn), ovvero il ‘modo in cui quell’oggetto ci viene dato’. La ...
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Sistema di esprimere le vocali mediante segni particolari, comune a gran parte delle scritture semitiche; le vocali sono rappresentate mediante punti e linee isolati o variamente combinati e disposti vicino [...] ai segni delle consonanti; p. masoretica, il sistema di segni diacritici con cui i masoreti (➔ masorà) vocalizzarono il testo consonantico dell’ebraico biblico. ...
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Scambiarsi informazioni
Federico Taddia
Gesti e segni per farsi capire
In ogni momento il nostro corpo, attraverso movimenti, comportamenti e sguardi, esprime molte cose. I vestiti, la pettinatura, [...] apparecchio in un codice binario, cioè in una sequenza di segnali elettrici che significano "sì" o "no": "sì" dove c'è un segno, "no" dove il foglio è bianco.
La posta elettronica è ancora più comoda e rapida: è un sistema per scambiarsi messaggi tra ...
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VITALIANO papa
Mario Niccoli
Nativo di Segni, alla morte di papa Eugenio I (2 giugno 657), in piena crisi monotelita (v. Monoteliti), fu eletto papa e consacrato il 30 luglio successiv. V. cercò di [...] vincere l'ostilità della corte e del clero bizantino inviando a Costantinopoli un apocrisiario munito di lettere anche per il patriarca Pietro, che gli rispose. A seguito di ciò, il nome di V., a differenza ...
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DELLA TORRE, Lelio Hillel
Riccardo Di Segni
Nacque a Cuneo l'11 genn. 1805.
La famiglia paterna era di discendenza sacerdotale, anche se l'attributo di "Kohen", sacerdote, non compariva nel cognome [...] .
Il D. coltivò vivaci rapporti con il mondo culturale non ebraico, che ne conobbe l'opera e ne stimò il lavoro; segni concreti dell'apprezzamento furono la sua nomina nel 1835 a socio corrispondente dell'I.R. Accademia di scienze, lettere ed arti di ...
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oculovestibolare, sindrome
Insieme di sintomi e segni neurologici che denotano una compromissione del coordinamento tra le funzioni vestibolari e i movimenti oculari. A livello del verme del cervelletto [...] (flocculo e verme posteriore) arrivano fibre sensitive dai propriocettori della muscolatura cervicale, dalla retina (per gli oggetti in movimento), dai propriocettori dei muscoli oculari, dai recettori ...
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Botanica e zoologia
Nella sistematica botanica e zoologica, definizione di una categoria sistematica o taxon (classe, genere, specie ecc.). Dalla d. devono risultare i caratteri differenziali rispetto [...] ricercati, elaborati e concatenati in vari momenti: l’ordinata e completa raccolta dell’anamnesi, il rilievo dei segni attraverso l’esame obiettivo, la valutazione e interpretazione di essi, l’orientativo incasellamento nosografico del caso in esame ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] continua), ma non per questo erano del tutto assenti i segni di interpunzione: per es., in iscrizioni anteriori al V retori greci non mostrano tuttavia un’alta considerazione per i segni interpuntivi e invitano a ricorrere, per individuare le pause ...
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LAURI, Giovanni Battista
Renato Sansa
Nacque a Segni, presso Roma, l'8 marzo 1630 da Ottaviano (Ottavio) e da Margherita Cagni di Palestrina. La famiglia apparteneva al patriziato di Segni; un avo del [...] negativa: era definito "ni prélat, ni abbé, ni gentilhomme. Il est né sujet du duc Sforce, fils d'un simple habitant du village de Segni. Jamais on ne lui a voulu donner aucun titre à Rome, non pas même celui d'abbé in partibus" (Michaud, II, p. 374 ...
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NEUMI
Guido Gasperini
. È il nome dato ai segni della scrittura musicale che fiorì nel primo millennio dell'era cristiana e che ebbe origine dagli accenti acuto, grave e circonflesso dell'antica prosodia [...] fondamentali, la virga e il punctum, dai quali sorsero poi altri segni indicanti legature di due e più suoni e abbellimenti, la notazione neumatica non ebbe, per molto tempo, la possibilità d'indicare l'altezza precisa dei suoni da intonare. Essa ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...