BASSI, Giambattista
Claudia Refice Taschetta
Figlio di Francesco e di Rosa Barbieri, nacque a Massalombarda il 20 febbr. 1784. Trasferitosi a Bologna, vi frequentò l'Accademia di Belle Arti e verso [...] del Romanticismo, richiamando al ricordo la più tarda. scuola di Posillipo.
Tra le opere più note del . 251-255; E. Lovery, Due-paesaggi di G. B. da Massalombarda, in Memorie romane di antichità e di belle arti, III (1826), pp. 406-10; T. Barberi, in ...
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D'ANDREA, Antonio
Clara Gelao
Nacque a Lecce il 23 luglio 1908 da Consolato e da Giuseppina Ciancio, napoletani: dopo una breve esperienza al ginnasio Palmieri di Lecce passò alla scuola artistico-industriale [...] , partecipando anche a vari concorsi: in una mostra indetta dalla scuola (1923) espose una Rosa in ferro battuto, che gli valse . Il D., inoltre, collaborò, nel 1930, alla rivista romana Arte italica e scrisse, sempre sull'arte del ferro battuto, ...
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CERONI, Luigi
Giovanna Quattrocchi
Nacque a Roma nel 1815. Le notizie intorno alla sua vita sono scarse fino al 1857; era abbastanza noto tra gli incisori romani, e lavorava sia con il sistema a mezza [...] Louis XV. Nel 1869 fece domanda di ammissione all'Esposizione romana del 1871, che era allora in via di allestimento, attribuzione dell'opera, e gli commissionò anche il rame della Scuola d'Atene, iniziato dal Mercuri, ma lasciato incompiuto nel 1877 ...
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CANNIZZARO, Vincenzo
Fausta Gualdi Sabatini
Le notizie su questo pittore, non corroborate da documenti d'archivio, sono fornite dalla biografia che ne scrisse il canonico P. Pellicano nel 1838. Nato [...] trasferì, appena sedicenne, a Napoli e si mise alla scuola di F. De Mura che ebbe influenza determinante sul di Belle Arti, e che dev'essere collegata certamente all'esperienza romana dell'artista per il ricordo vivo del medesimo tema di Raffaello ...
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CIMATORI, Antonio, detto il Visaccio
Laura Tarditi
Nacque ad Urbino nel 1550. Il padre Tommaso, tornitore, lo inviò giovanissimo presso la bottega del Barocci, del quale il C. fu nei decenni tra il [...] disegnatore dei C. intento allo studio dell'opera romana di Michelangelo e di Raffaello.
Nel 1587 l Rass. bibliogr. dell'arte ital., VII(1904). pp. 201 s.; E. Calzini, La scuola baroccesca: A. C. detto il Visaccio, ibid., XII(1909), pp. 110-114; Id., ...
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BARBIERI, Luigi Giovanni
Alfredo Petrucci
Nato a Cesena il 26 nov. 1885, è generalmente conosciuto sotto il nome di "Gino" che egli stesso adottava, sia quando si firmava con il caratteristico monogramma [...] sue scene di vita al fronte, esposti alla prima Biennale romana, sono uomini come tutti gli altri, semplici e cordiali, occuparono della sua attività artistica, si consultino: E. Cozzani, La bella scuola,in L'Eroica, Il (1911), pp. 253, 254, 255, ...
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BEMBO, Gian Francesco, detto il Vetraio
Franco Mazzini
Scarse sono le notizie e le opere di questo pittore cremonese, forse nipote di Bonifacio. Il Vasari, nella Vita di Polidoro e Maturino, ricorda [...] come a dire che il pittore morì giovane. Tale presenza romana del B. non risulta da documenti, ma "le citazioni sua fabbrica..., II, Mantova 1895, pp. 26, 37, 40; E. Schweitzer, La scuola pittorica cremonese, in L'Arte, III (1900), pp. 55 s.; G. B. ...
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BOCCASILE, Luigi (Gino)
Paola Pallottino
Nacque a Bari il 14 luglio 1901 da Angelo, mercante di vini, e da Antonia Ficarella. Studiò alla locale Scuola d'arte e mestieri, nonostante a dieci anni avesse [...] W. Molino. Sue opere sono state esposte al Salon des independents di Parigi nel 1932, alla Mostra sul cartellone alla VI Sindacale romana nel 1936 e alla esposizione milanese Gli Annitrenta (1982).
Il B. morì a Milano il io maggio 1952.
Fonti e Bibl ...
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CARDELLI, Pietro
Paolo Venturoli
Figlio di Lorenzo e di Annunziata Borghese, nacque a Roma il 30 sett. 1776, fratello minore dello scultore Domenico. Nel 1793 vinse il secondo premio della seconda classe [...] docc. in Hubert).
A Parigi era iscritto alla scuola speciale di Belle Arti, alla quale risulta ancora culturale e artistico nel '700, in Atti del 1º Congresso nazionale di studi romani, I, Roma 1929, p. 764; G. Hubert, Les sculpteurs italiens ...
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CELI, Placido
Laura Gigli
Nacque a Messina verso il 1649. Le notizie sulla sua vita sono fornite dal contemporaneo F. Susinno. Iniziò a studiare sotto la guida di Agostino Scilla, noto pittore e filosofo [...] locale. Questi, erede degli ideali classicisti romani di Carlo Maratta e Andrea Sacchi, si recò a Roma, dove il C. lo seguì ben presto, ma lo abbandonò per frequentare la scuola del Maratta e quella di A. Morandi. Decisamente attratto dalla pittura ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...