FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] lettura della sua bibliografia, egli non abbandonò mai alcuna delle esperienze storiografiche attraversate, da quella tardo-positivistica della scuola in cui si formò, a quella crociana, ora avvertita come conquista di nuovi orizzonti, come apertura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo e Nello Rosselli
Paolo Bagnoli
Carlo e Nello Rosselli: il primo militante della politica, il secondo dedito alla ricerca storica; il primo impegnato nella lotta e il secondo nei suoi interessi [...] idealismo e, quindi, assai distante dall’impostazione sociologico-positivistica di Salvemini, è, tuttavia, da quest’ultimo assai pur non essendo alieno da un certo spirito liberale.
Rientrato alla Scuola – il periodo di permanenza è di tre anni – dopo ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] , sommatosi per una affinità di matrice positivistica alle convinzioni metodologiche da lui nuovamente ribadite ibid., 7 nov. 1907; Compendio della storia d'Italia, ad uso delle scuole tecniche, I-III, Firenze 1907; L'opera di R. Davidsohn. Documenti ...
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COSMO, Umberto
Albertina Vittoria
Proveniente da una famiglia di patrioti liberali, nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 5 giugno 1868 da Domenico e Angelina Cortuso. Dopo aver studiato nel seminario [...] letteraria e di arte e si dedicò all'insegnamento dapprima nella scuola media di Sciacca, quindi nel liceo "Dettori" di Cagliari critico di Dante, pur "di formazione critico-metodologica positivistica - ha scritto L. Martinelli -, lungi dal ...
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BETTIOL, Giuseppe
Luciano Pettoello Mantovani
Nacque a Cervignano del Friuli (Udine) il 26 sett. 1907 da Rodolfo, ispettore scolastico dell'amministrazione asburgica, e da Leontina Pacco (Pacher). Compi [...] perché essa, in quanto umana, è cosciente e volontaria. La scuola positiva si trova dunque in errore; i principi in cui credere al diritto penale veniva indicata dopo l'esperienza positivistica, una piattaforma eterogenea rispetto a quest'ultima, ...
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Cattaneo, Carlo
Storico, filosofo, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Formatosi alla scuola di Romagnosi, dal 1833 al 1838 collaborò agli «Annali universali di statistica», [...] delle menti associate (1859-64) – diede espressione a un pensiero originale, frutto dell’incontro tra la cultura positivistica, la tradizione illuministica lombarda ed europea e un forte senso della storicità del mondo umano mutuato da Vico. La ...
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Storico francese (Vouziers, Ardenne, 1828 - Parigi 1893). T. è una delle figure più rappresentative del mondo culturale europeo del sec. 19º. La sua attività di intellettuale spaziò dalla filosofia alla [...] studi a Rethel e a Parigi, e, a vent'anni, entrò nella Scuola normale; ammiratore di Spinoza e di Hegel, fu costretto (1851) a volgarizzatore), critico di lettere e arti con tendenze positivistiche e materialistiche, ma anche con un gusto finissimo ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] 1968, insieme con un diffondersi di tendenze positivistiche e relativistiche, a un ''deregolamentarsi'' della sono stati proseguiti sotto l'impulso che alla medievistica dell'isola ha recato la Scuola di F. Giunta (I. Peri, V. D'Alessandro, S. Fodale, ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] meno fervore entusiastico, un approccio illuministico e settecentesco, pre-positivistico" (Cafagna 1998, pp. 151-52). La cifra del lezioni del passato N. europeo abbiano fatto molta scuola.
Nuove sintesi interpretative si propongono come ponte verso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] dimostrò di aver fatto maggiore tesoro sia dell’esperienza positivistica, per lo spirito di ricerca e di rigore filologico né per Salvemini, né per Volpe si possa parlare di una ‘scuola’ in senso più che generale o tendenziale.
Storici e fascismo
La ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come dato sul piano della realtà oggettuale,...
neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...