GROPPALI, Alessandro
Franco Tamassia
Nacque a Cremona il 5 maggio 1874 da Stefano e da Caterina Ghilardotti. Seguì gli studi universitari a Cremona (dove fu allievo di A. Ghisleri), quindi a Padova. [...] il G. orientò la propria ricerca verso la dimensione sociologica del diritto inserendosi, al seguito di Ardigò, nella scuolapositivistica, anche in funzione di supporto alla lotta politica e di classe, cui affiancò la collaborazione con il partito ...
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pena
Con riferimento alla giustizia umana, sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria nel rispetto di precise disposizioni processuali a chi abbia commesso un reato.
Il concetto di pena [...] le dimensioni esistenziale e di scelta soggettiva, intrinseche alla responsabilità individuale. È il caso dell’approccio della scuolapositivistica italiana, che si è valsa dei contributi di penalisti, per tutti E. Ferri (Sociologia criminale, 1929 ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] di un edificio ancor più maestoso; la visione positivistica suscitò persino la speranza che potesse rivelare le leggi seconda va messa in luce l'influenza che il principio di nazionalità (scuola italiana che fa capo a P.S. Mancini) esercitò anche nei ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] verso alcune riformulazioni delle sue tesi, soprattutto da parte della scuola di sociologia della s. di Edimburgo (Barnes 1982; Wood e nuova scienza, che rovesciava tenaci preconcetti di stampo positivistico, e i lavori di P. Rossi (Sarton Medal ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] a togliere ogni valore a quegli schemi dell'intelletto nei quali si irrigidiva la filosofia positivistica. Un esempio di questo irrigidimento è la sociologia della scuola di E. Durkheim (1858-1917), dalla quale si allontana in virtù del suo senso ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] storico e non sempre lo aiutasse la sua mentalità positivistica e la sua sensibilità più discorsiva che penetrante, ricostituire la storia di un testo e la diffusione di un motivo poetico. La scuola di A. D'Ancona, di P. Rajna, di D. Comparetti, di A ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] un'immagine della conoscenza scientifica alternativa a quella positivistica non meno che a quella falsificazionista, un sulla scienza, particolarmente sviluppato, su basi kuhniane, dalla cosiddetta scuola di Edimburgo (B. Barnes, D. Bloor); il ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] Per il periodo di transizione dal Barocco al Neoclassico ebbe importanza la scuola di Vienna, da G. R. Donner in poi. Sotto il suo quel nuovo orientamento degli spiriti verso la concezione positivistica, che doveva dominare nei decennî successivi. ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] , come anche da noi prima della "specializzazione" positivistica. La figura più complessa di quest'età è forse l'Oriente cristiano: verso la fine del sec. XIV soppiantarono la scuola macedone in Serbia e in Russia, dove Teofane il greco lavorava a ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] vero gotico, quanto il sorgere di un nominalismo positivistico opposto al vero realismo della scolastica aristotelica, ha in quella del linguaggio artistico. Vi sorse la grande scuola formale, quella palestra, che condusse al cosiddetto barocco, in ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come dato sul piano della realtà oggettuale,...
neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...