DE LUCA, Giuseppe
Maurizio Tiberi
Nacque a Roma il 25 dic. 1876, primo di sette figli, da Nicola e da Lucia De Filippi. A otto anni entrò a far parte della schola cantorum dei fratelli Carissimi a S. [...] , e il 18 giugno 1897 prese parte ad un concerto organizzato dall'Accademia filarmonica romana. L'anno dopo, poco più che ventenne, ottenne dall'impresario Giganti una scrittura per due opere (Faust di Ch. Gounod, e La traviata di G. Verdi) per ...
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BUCCHI, Valentino
Liliana Pannella
Stefano Ragni
Nacque a Firenze il 29 nov. 1916. Il padre, Guido' suonava il corno in orchestra, la madre, Isolina Baccani, il violino. Conseguì la laurea in filosofia [...] artistico o consulente di accademie e enti lirici (Accademia filarmonica romana, 1958-60; teatro Comunale di Bologna, 1963-67; Accademia riguardi dei più recenti procedimenti stilistici, di scrittura e di tecnica strumentale". Contrario a qualsiasi ...
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MANGO, Girolamo
Antonella Giustini
Nacque presumibilmente a Roma nel 1740 circa, molto probabilmente da Antonio, impresario napoletano il cui nome figura nelle fonti dal 1719 come firmatario della dedica [...] I pezzi rimasti ci lasciano prova di una scrittura musicale che sfrutta in maniera estremamente raffinata il , I, Roma 1994, pp. 347, 588, 598, 614, 625, 818; Id., Drammaturgia romana II (1701-1750), Roma 1997, pp. XXXIX s., LV, 247, 258 s., 264 s ...
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PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] con strumenti, e in esse la scrittura contrappuntistica cede perlopiù il passo a quella Firenze 1994, pp. 419-442; S. Gmeinwieser, Aspetti della policoralità romana, in La scuola policorale romana del Sei-Settecento, a cura di F. Luisi et al., ...
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BONPORTI (Buonporti), Francesco Antonio
Alberto Pironti
Nacque nel 1672 a Trento (venne battezzato l'11 giugno).
Dopo aver seguito gli studi umanistici al seminario di Trento, continuò quelli di fisica [...] al tipo della cantata, quale figura nelle pagine della scuola romana e di quella napoletana: vi si nota la tendenza a affermando con ciò la necessità di una scrittura musicale decisamente polifonica. Tale scrittura è adottata dal B. specialmente nella ...
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MANFROCE, Nicola Antonio
Angelo Rusconi
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 20 febbr. 1791 da Domenico, maestro di cappella, e da Carmela Repillo. Nel 1804 entrò nel conservatorio della Pietà dei Turchini [...] -García-Nozzari, già protagonista due anni prima dell'Alzira romana.
Il M. morì prematuramente a Napoli il 9 luglio cui guarderà Rossini per il finale del Mosè. La scrittura orchestrale è densa: violoncelli e contrabbassi hanno parti separate ...
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Nacque a Roma nel 1741. Iniziò gli studi sotto la guida di S. Rinaldini, cantore della cappella papale, in particolare per quanto riguarda il canto, il contrappunto e l'accompagnamento organistico. Divenne [...] meritarsi l'epiteto del più degno continuatore della scuola polifonica romana.
Nel 1779 concorse alla carica di maestro di cappella : nella Missa brevis in do, per esempio, la scrittura in stile moderno lascia il posto, nel Cum Sancto Spiritu ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] particolarismo grafico altomedievale discendesse organicamente dall’unità scrittoria romana. Tra la fine dell’Ottocento e i in un repertorio le notizie dei più antichi libri in scrittura latina fino all’anno 800 (Codices latini antiquiores, 12 ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] , partendo dai segni convenzionali e simbolici della scrittura musicale, porta alla realizzazione fisica delle intenzioni e Polluce, asserendo che l’identificazione è fatta secondo l’i. romana. Il concetto e stato esteso anche alla cultura greca, per ...
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(gr. ῎Αλκηστις) Eroina della mitologia greca, figlia di Pelia e di Anassibia. Il padre decise di darla in sposa soltanto a chi fosse stato capace di aggiogare a un carro due bestie feroci. Divenuta sposa [...] figura di Alcesti ha ispirato già in età greca e romana motivi iconografici (decorazione dei vasi, quali il Gruppo di poesia, il concorso dell'orchestra all'espressione, la semplicità anti-virtuosistica della scrittura e dell'interpretazione. ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...