Storico della filosofia francese (n. Saint-Juéry, Tarn, 1917), prof. alla facoltà teologica di Lilla (1951-63) e dal 1960 direttore di studi per la storia delle teologie medievali all'École pratique des [...] fondamentali strutture filosofico-teologiche (Structures théologiques, de la gnose à Richard de Saint-Victor, 1962). Proseguendo negli studi dionisiani, ha affrontato l'opera di Giovanni ScotoEriugena (Libres sentiers vers l'érigénisme, 1975). ...
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Monaco benedettino (n. 820 circa - m. 878 o 879), teologo, autore del De corpore et sanguine Christi (nel quale difese la presenza reale eucaristica contro l'interpretazione spiritualistica di ScotoEriugena) [...] e dei Miracula s. Benedicti, dove tratta dei miracoli avvenuti durante la traslazione del santo al monastero di Fleury; per queste opere si servì, tra l'altro, di una Translatio s. Benedicti, andata perduta, ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] 'ordine rivolto forse nell'862 a Carlo il Calvo, a proposito della traduzione di Dionigi l'Aeropagita fatta da Giovanni ScotoEriugena: avendone appreso l'esistenza da fonti esterne, N. pretese che il testo fosse sottoposto all'approvazione della sua ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] del sole (Fons vitae, III, 16, 112, 25).
Luce come teofania della natura divina
Secondo il filosofo neoplatonico cristiano Giovanni ScotoEriugena, la l. che si manifesta nella natura è la manifestazione di Dio nel mondo, la sua teofania. Essa è un ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] , ivi, C-CI; Libri Carolini, in MGH. Conc., II, suppl., 1924; Rabano Mauro, Opera, in PL, CVII-CXII; Giovanni ScotoEriugena, Opera, ivi, CXXII; id., De divisione naturae, a cura di C.A. Schlüter, Münster 1938; Onorio Augustodunense, Opera, in PL ...
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eresia
Il termine (dal gr. airesis, il cui significato originario era «presa, scelta, elezione, inclinazione, proposta») designa la negazione di alcuni dogmi o verità di fede insegnati dalla Chiesa. [...] e Felice di Urgel e il predestinazionismo di Gottschalk, che turbò vivamente Francia e Germania; e, quantunque Giovanni ScotoEriugena non possa in verità dirsi un eretico, fu uno dei responsabili di successive deviazioni razionalistiche nel pensiero ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] tra il Sole e le stelle, e rossi quando sono osservati al di sotto del Sole. Ciò dipende appunto dal fatto che ScotoEriugena concepisce l'Universo fisico come una grande sfera il cui raggio è diviso in due segmenti uguali dall'orbita del Sole, che ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] libro di testo in età carolingia, divenne oggetto di commento anche da parte di personaggi illustri, come Giovanni ScotoEriugena (v. oltre). In realtà, non disponendo più delle opere prodotte dall'Antichità, i maestri dell'Alto Medioevo dovevano ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] ricorreva all'onnipotenza divina.Nell'ambito di questo panorama due sono le posizioni degne di menzione: quella di Giovanni ScotoEriugena (810-877) e quella di Guglielmo di Conches (1080 ca.-post 1154). Se quest'ultimo infatti, dopo attenta disamina ...
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misticismo
Atteggiamento religioso, la cui caratteristica principale è di tendere al contatto diretto e all’unione con la divinità (o con un sacro comunque inteso) mediante il superamento dei limiti [...] mistica cristiana si ebbe nelle opere dello Pseudo-Dionigi Areopagita, sotto la cui influenza si sviluppò la mistica di ScotoEriugena e poi quella di s. Bonaventura, fortemente impregnata anche della religiosità di s. Francesco. Si trattò in quest ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...