Poeta tedesco (Lauffen am Neckar 1770 - Tubinga 1843). Ebbe vita infelice: aveva due anni quando gli morì il padre; qualche anno più tardi la madre sposò in seconde nozze il borgomastro della non lontana [...] dell'ufficio di pastore, ma, per motivi ideologici, si rifiutò sempre di assumere un simile incarico. Per interessamento di Schiller, divenne precettore in casa di Charlotte von Kalb, a Waltershausen; ma fu una breve e non fortunata esperienza. Esito ...
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letteratura Componimento poetico che si diffuse in Italia agli inizi del 19° secolo. Nata dall’interesse dei preromantici e romantici per le forme poetiche delle origini medievali, in particolare per l’antica [...] , narrativo, epico-lirico, che per la sua struttura metrica, assai varia. Sviluppatasi anzitutto in Germania (J.W. Goethe, F. Schiller, L. Uhland, A. Chamisso, H. Heine), trovò imitatori in Inghilterra (W. Scott, W. Wordsworth, S.T. Coleridge, G.G ...
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Scrittore tedesco (Hohenrechberg, Württemberg, 1817 - Zurigo 1886). Di orientamento politico democratico, deputato al parlamento del Württemberg (1848), fu costretto a rifugiarsi in Svizzera, dove nel [...] Frauenwelt, 1860; Blücher, seine Zeit und sein Leben, 1862-63; Germania, 1876-78), sia come narratore (i romanzi Schiller, 1856; Michel. Geschichte eines Deutschen unserer Zeit, 1858; le novelle sono raccolte nei 10 volumi del Novellenbuch, 1873-77 ...
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Pseudonimo del poeta slovacco Pavel Országh (Horní Kubín 1849 - Dolní Kubín 1921). Temperamento romantico, animato da una fede messianica nei destini della Slovacchia, cantò la gente semplice e, idealizzandola, [...] i Krvavé sonety ("Sonetti sanguigni", 1919) di intonazione patriottica e politica, e le favole bibliche Agar (1883), Rachel (1891) e Herodias (1909). Importante anche la sua attività di traduttore (da Goethe, Schiller, Shakespeare, Lermontov). ...
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Scrittore e viaggiatore (Pontarlier 1809 - Parigi 1892). Compì numerosi viaggi nell'Europa settentr., nell'Africa settentr. e in America; prese parte a una spedizione scientifica nelle regioni artiche, [...] Russie, la Finlande et la Pologne (1843), Lettres sur l'Amérique (1851), ecc. Scrisse romanzi e studî critici sulle letterature tedesca e scandinave; tradusse opere di Goethe, Schiller, E. Th. A. Hoffmann, ecc. Entrò nell'Académie Française nel 1870. ...
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Drammaturgo e romanziere tedesco (Nimptsch, Slesia, 1635 - Breslavia 1683). Studiò a Lipsia e a Tubinga, e ottenne (1653) il titolo di dottore in legge. Per alcuni anni fu in Svizzera, Renania e Paesi [...] di impianto didascalico come voluto dai gesuiti, instaurando la tradizione del teatro patetico che porterà fino a Schiller. Scrisse: Ibrahim Bassa (1650 circa), Cleopatra (1656), Agrippina e Epicharis (1665 circa), Sophonisbe (1666), Ibrahim Sultan ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] con la filosofia kantiana. A Weimar conobbe Karoline von Dacheröden, sua futura sposa, e per mediazione di lei entrò in contatto con Schiller, e la spirituale vicinanza con il poeta lo indusse a trasferirsi nel 1794 a Jena. Nel 1797 H. era a Parigi ...
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Il complesso delle vicende che costituiscono la trama, l’argomento di un’opera narrativa o drammatica. Commedia d’i. (o d’intrigo) Quella che deriva il suo maggiore interesse non dalla delineazione dei [...] con Le Barbier de Séville. Il genere giunse così sin quasi alle soglie dell’età romantica – e se ne ha un esempio cospicuo in Kabale und Liebe di F. Schiller, dramma rappresentato nel 1784 – e continuò ad avere fortuna sino ai giorni nostri. ...
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Pseudonimo del filosofo e poeta tedesco Friedrich Leopold von Hardenberg (Oberwiederstedt, Mansfeld, 1772 - Weissenfels 1801). Allievo di F. Schlegel, N. fu uno dei maggiori animatori del circolo romantico [...] del rigido pietismo moravo, compì gli studi universitari a Jena (1790), seguendo i corsi di K. Reinhold e J. Schiller, poi a Lipsia (1791), dove fu allievo prediletto di F. Schlegel, quindi a Wittenberg, dove conseguì la laurea in giurisprudenza ...
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Poeta russo (Mišenskoe, gov. di Tula, 1783 - Baden-Baden 1852), vissuto dal 1841 alla morte quasi sempre in Germania; a Roma (1835) incontrò Gogol´. Dopo alcune prove, in prosa e in versi, in cui veniva [...] (1808-12), cui è maggiormente legata la sua fama. Di scarsa originalità, la sua opera consiste, quasi tutta, di traduzioni (da Schiller, Uhland, La Motte Fouqué, Byron; tutta l'Odissea, frammenti dell'Eneide e dell'Iliade, ecc.). Ma Ž. ha il grande ...
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schilleriano
〈šile-〉 o 〈šille-〉 agg. – Relativo al poeta e pensatore ted. Johann Christoph Friedrich Schiller 〈šìlër〉 (1759-1805), alle sue opere e alla sua tematica: le tragedie sch., gli scritti sch. che trattano dei problemi estetici.
anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...