Scrittore (Tuckahoe, Maryland, 1817 - Anacostia Heights, Washington, 1895), nato in schiavitù, fuggì nel Massachusetts nel 1838 e vi tenne conferenze per associazioni antischiavistiche. È ricordato per [...] la sua autobiografia, Narrative of the life of F. D. (1845), dopo la pubblicazione della quale si rifugiò in Inghilterra temendo rappresaglie. Tornato in patria (1847), ricoprì cariche pubbliche, tra cui ...
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Schiava nera (Dorchester County, Maryland, 1820 circa - Auburn 1913). Fuggita (1849) dalla schiavitù con l'aiuto dell'Underground Railroad, divenne negli anni seguenti uno dei membri più attivi dell'organizzazione. [...] Guidò numerose missioni negli stati del Sud per organizzare la fuga di schiavi, conducendone verso la libertà più di trecento. In contatto coi maggiori esponenti abolizionisti, durante la guerra civile ...
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Viaggiatore veneto (m. 1587 circa). Inviato a Cipro (1570), fu catturato e ridotto in schiavitù: fu quindi riportato da mercanti a Venezia (1571). Durante molti viaggi in Dalmazia, nell'Egeo, in Siria [...] e in Egitto disegnò numerose vedute e piante di città e fortezze finite poi nella Biblioteca Nazionale di Parigi ...
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Mimo romano di origine antiochena (seconda metà sec. 1º a. C.). Si affrancò dalla schiavitù grazie alla fama ottenuta per la sua abilità di mimo e di compositore di mimi (improvvisati e scritti). Chiamato [...] a Roma da Giulio Cesare, gareggiò col mimografo Decimo Laberio su cui riportò una celebre vittoria. I suoi mimi sono perduti (ne rimangono pochi frammenti), ma ci è pervenuta una collezione di circa 700 ...
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Ex soldato romano di origine tracia (m. 71 a. C.): disertore e perciò ridotto in schiavitù, fuggì nel 73 con alcuni compagni dalla scuola gladiatoria di Capua. Presto raccolse attorno a sé migliaia di [...] schiavi fuggitivi (Traci, Celti, Germani), con cui predò per circa un anno la Campania: dopo essersi separato dal compagno di rivolta, il celtico Crisso, si diresse a nord, sconfiggendo il console L. Gellio ...
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Scrittrice inglese (Norwich 1802 - Ambleside 1876). Sorella di James; sostenne il liberalismo religioso e l'abolizione della schiavitù. Fu autrice di opere storiche (History of the thirty years' peace, [...] 1816-1846, 1849), di qualche romanzo (Deerbrook, 1839; The hour and the man, 1841), di racconti per ragazzi (The playfellow, 1841) e di un'Autobiography (3 voll., post., 1877); acquistò fama soprattutto ...
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Cugoano, Ottobah
Antischiavista africano (n. Ajumako, od. Ghana, ca. 1757). Fautore dell’abolizione della tratta negriera e della schiavitù. Venduto come schiavo e portato a Grenada (Caraibi), fu liberato [...] of Africa. Nel 1787 pubblicò un’autobiografia di enorme successo, contestando tutti gli argomenti a favore di tratta e schiavitù. Inviò lo scritto anche al re Giorgio III sollecitandone, invano, la condanna dello schiavismo. Non si hanno notizie su ...
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Equiano, Olaudah (o Gustavus Vassa)
Equiano, Olaudah
(o Gustavus Vassa) Scrittore e attivista nigeriano dell’abolizione della schiavitù (Essaka, Nigeria, 1745 ca.-Londra 1797). Originario della regione [...] , E. scrisse di essere stato rapito in tenera età, portato nei Caraibi, quindi in Virginia e comprato da un capitano inglese. Servì nella guerra dei Sette anni e, dopo un’ulteriore vendita a un mercante ...
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Figlio (1853-1910) del re Mongkut; successe al padre nel 1868; ebbe cura dell'istruzione, emanò varî provvedimenti limitanti la schiavitù e nel 1892 riorganizzò i ministeri sul modello europeo. Nel 1893 [...] dovette accettare un umiliante trattato dalla Francia, alla quale cedette territorî nel 1904 e 1907. Altre zone dovette cedere all'Inghilterra nel 1909 ...
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Scrittore brasiliano (Caxias 1864 - Rio de Janeiro 1934). Collaborò alla Gazeta da Tarde partecipando alla campagna per l'abolizione della schiavitù; fu deputato e professore. Nella sua ampia produzione [...] letteraria (112 voll. pubblicati), N., sempre attento alle tematiche della vita quotidiana brasiliana, passa dal minuzioso realismo al simbolismo di tipo parnassiano. Oltre a numerosi romanzi (tra cui: ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...