WILMOT, David
Henry Furst
Uomo politico e giurista americano, nato a Bethany (Pennsylvania) il 20 gennaio 1814, morto a Towanda (Pennsylvania) il 16 marzo 1868. Sedette nella camera bassa dal 1845 al [...] , discutendosi un trattato con il Messico, il W. propose che nel territorio eventualmente comperato non dovesse "mai esistere né schiavitù né servitù involontaria". La sua proposta non ottenne mai il voto del senato; ma con il nome di "Wilmot proviso ...
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Città capitale della Gambia (fino al 1974 Bathurst; 437.161 ab. nel 2017), nell’isola di Santa Maria sull’estuario del fiume Gambia, a SE di Dakar. Fondata nel 1816 dagli Inglesi come posto di controllo [...] per la repressione della schiavitù. Principale porto del paese, attivo per l’esportazione di arachidi, noci e olio di palma, pellami. Centro di servizi amministrativi, culturali, ospedalieri; sede anche delle principali industrie, legate alle ...
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Stato federato degli USA (180.516 km2 con 5.911.605 ab. nel 2008); capitale Jefferson City. È limitato a E dal fiume Mississippi, mentre parte del confine occidentale è segnato dal fiume omonimo, che poi, [...] tra schiavisti e abolizionisti. Con il compromesso del M., che nel 1820 veniva accettato dal Congresso, si riconosceva la schiavitù nel M., purché fosse interdetta in modo assoluto negli altri territori oggetto del Louisiana Purchase a N del 36° 30 ...
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Condé, Maryse (propr. Marise Liliane Appoline), nata Boucolon. – Scrittrice antillana di lingua francese (Pointe-à-Pitre, Guadalupa, 1934 - Apt, Vaucluse, 2024). Intellettuale poliedrica, giornalista, [...] saggista e autrice di testi teatrali, attivamente impegnata nella denuncia dei crimini del colonialismo e della schiavitù e delle disparità di genere e razza, ha esordito tardivamente nella narrativa, affermandosi agli inizi degli anni Ottanta con ...
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(gr. ᾿Αμαζόνες) Nella mitologia greca, nome delle abitanti di uno Stato nella regione del fiume Termodonte, sulla costa meridionale del Mar Nero, governato da una regina e da cui gli uomini erano esclusi [...] o, secondo un’altra versione, ridotti in schiavitù, usati solo per la conservazione della specie e resi inabili all’uso delle armi. Questo era riservato, come ogni attività superiore, alle donne, alle quali si amputavano uno o ambedue i seni per il ...
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Uomo politico e giurista (Bethany, Pennsylvania, 1814 - Towanda, Pennsylvania, 1868). Deputato democratico al Congresso (1845-51), sostenne la guerra contro il Messico, proponendo durante la discussione [...] del trattato di pace (1846) che nel territorio eventualmente comperato non dovesse "mai esistere né schiavitù né servitù involontaria". La sua proposta, nota come W. proviso, non ebbe il voto del senato, ma rimase famosa; su di essa si fondò il ...
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Discriminazione razziale
Imanuel Geiss
Introduzione
L'espressione 'discriminazione razziale' sarà qui usata per indicare la realizzazione nella prassi del 'razzismo' in quanto teoria: per indicare cioè [...] 1827, e poi in quelli del Sud dopo la guerra civile (18611865), ebbe due conseguenze: in primo luogo alla schiavitù subentrò ben presto la discriminazione razziale, come notava già acutamente Tocqueville in occasione del suo viaggio in America del ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] regie o appartenenti a un santuario, a una comunità o a un grande proprietario. Non erano individui in condizione di schiavitù, ma gli obblighi cui erano vincolati li ponevano in uno stato di libertà limitata, che è opportuno definire 'servaggio'. L ...
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George Tupou I
(propr. Siaosi Taufa’ahau Tupou Maeakafaua) Capo delle tribù polinesiane dell’arcipelago di Tonga (m. 1893). Dopo un lungo periodo di lotte intestine, nel 1845 assunse il potere, grazie [...] anche all’appoggio dei missionari cristiani. Nel 1862 abolì la schiavitù in tutto il regno; nel 1875 promulgò la Costituzione tuttora vigente nello Stato insulare. Diede origine alla dinastia Tupou, tuttora regnante (con George Tupou V, re dal 2006). ...
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Schiavo affrancato, poi re di Haiti (is. di Granada, Antille inglesi, 1767 - Port-au-Prince 1820); scoppiata l'insurrezione dei neri di Santo Domingo (1791), abbracciò in un primo tempo (1793) il partito [...] (1802), abbandonato insieme con quest'ultimo il Louverture, passò dalla parte francese. Tuttavia ben presto il ristabilimento della schiavitù lo spinse ancora contro i Francesi, che furono obbligati (1803) ad abbandonare l'isola; e dopo essere stato ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...