antischiavismo
Complesso di movimenti riformatori per l’abolizione della schiavitù, intrisi di valori cristiani e spirito illuminista, sviluppatisi nei secc. 18° e 19°. Nella versione statunitense, derivò [...] Divenne uno degli obiettivi dell’Unione alla fine della guerra civile e portò al varo del XIII emendamento che bandì la schiavitù nel 1865. In America Latina, nella prima metà del sec. 18°, fu l’iniziativa dei governi delle ex colonie spagnole resesi ...
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Forma poetico-musicale (dalla locuzione inglese to feel blue «essere malinconico») nata nel Sud degli Stati Uniti, negli anni che precedono la guerra di secessione (1861-65), dal combinarsi di elementi [...] aspetti propri della tradizione musicale colta europea.
Il b. arcaico o blues country b., tipico del periodo in cui la schiavitù si era radicata negli Stati del Sud e corrispettivo profano dello spiritual (➔), nacque in stretto rapporto con i ‘canti ...
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Scrittore (Tuckahoe, Maryland, 1817 - Anacostia Heights, Washington, 1895), nato in schiavitù, fuggì nel Massachusetts nel 1838 e vi tenne conferenze per associazioni antischiavistiche. È ricordato per [...] la sua autobiografia, Narrative of the life of F. D. (1845), dopo la pubblicazione della quale si rifugiò in Inghilterra temendo rappresaglie. Tornato in patria (1847), ricoprì cariche pubbliche, tra cui ...
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Americani di origine africana, che condividono l’eredità storica della deportazione in schiavitù, iniziata nel 16° sec. e conclusa tre secoli dopo.
America Settentrionale
Nel Nordamerica i primi Africani [...] ’isola (1804). Si ebbero ribellioni anche nel Nord-est del Brasile (19° sec.; il Brasile fu l’ultimo ad abolire la schiavitù, nel 1888) come quella dei Malê, organizzata da capi musulmani. Fu famosa la ‘repubblica di Palmares’, fondata ad Alagoas da ...
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Schiava nera (Dorchester County, Maryland, 1820 circa - Auburn 1913). Fuggita (1849) dalla schiavitù con l'aiuto dell'Underground Railroad, divenne negli anni seguenti uno dei membri più attivi dell'organizzazione. [...] Guidò numerose missioni negli stati del Sud per organizzare la fuga di schiavi, conducendone verso la libertà più di trecento. In contatto coi maggiori esponenti abolizionisti, durante la guerra civile ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione [...] del «passare oltre» del Dio d’Israele, che nella notte dell’uccisione dei primogeniti egiziani risparmiò quelli ebrei.
Presso i cristiani, il nome è stato applicato alla festa mobile che commemora la risurrezione ...
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In generale movimento tendente a modificare o abolire una consuetudine o una legge (la schiavitù, la pena di morte ecc.). Storicamente il termine si riferisce a due movimenti sorti negli USA.
Il primo [...] riguardava la soppressione della schiavitù degli afroamericani, teoricamente abolita dalla legge del 1808 ma di fatto continuata in maniera semiclandestina; il gruppo degli abolizionisti, costituitosi dopo il 1830 attorno a W.L. Garrison e a W. ...
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Partito politico, organizzato negli Stati Uniti nel 1847-48 per opporsi all’estendersi della schiavitù ai nuovi territori acquistati dal Messico. ...
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Viaggiatore veneto (m. 1587 circa). Inviato a Cipro (1570), fu catturato e ridotto in schiavitù: fu quindi riportato da mercanti a Venezia (1571). Durante molti viaggi in Dalmazia, nell'Egeo, in Siria [...] e in Egitto disegnò numerose vedute e piante di città e fortezze finite poi nella Biblioteca Nazionale di Parigi ...
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Mimo romano di origine antiochena (seconda metà sec. 1º a. C.). Si affrancò dalla schiavitù grazie alla fama ottenuta per la sua abilità di mimo e di compositore di mimi (improvvisati e scritti). Chiamato [...] a Roma da Giulio Cesare, gareggiò col mimografo Decimo Laberio su cui riportò una celebre vittoria. I suoi mimi sono perduti (ne rimangono pochi frammenti), ma ci è pervenuta una collezione di circa 700 ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...