BIANCHINI, Giovanni Fortunato
Paolo Casini
Nacque a Chieti il 27 dic. 1719. A Chieti e a Ortona a Mare fece i suoi primi studi; passò poi a Napoli, discepolo di Nicolò Cirillo; qui, "dopo aver passato [...] un metodo, di un rigore sperimentale, volto a saggiare con scettico buon senso, a schernire e a sfatare - come ben dimostra Conte Cobenzi (pubblicate con lo scritto precedente) l'atteggiamento scettico del B. è rivolto a sfatare "le tante maraviglie ...
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Pseudonimo anagrammatico del poeta in dialetto romanesco Carlo Alberto Salustri (Roma 1871 - ivi 1950). Autore di sonetti, nei quali raffigurò la Roma borghese e piccolo borghese, T. abbandonò assai presto, [...] e della società, ma per esemplarlo o tipizzarlo in situazioni, figure e macchiette, con spirito caustico e insieme divertito, scettico e pur venato a momenti d'una malinconia crepuscolare. Questa tendenza a tipizzare portò ben presto T. all'apologo e ...
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KESTEN, Hermann
Aloisio RENDI
Scrittore tedesco, nato a Norimberga il 28 gennaio 1900. Dopo gli studî in lettere e una tesi di laurea su Heinrich Mann, collaborò a diversi periodici letterarî e case [...] in un quartiere di Berlino, e Der Scharlatan (ivi 1932; trad. it., a cura di U. Barbaro, Milano 1934), figura di uno scettico prudente che sa barcamenarsi in ogni ambiente e occasione. La problematica della forza che il nazismo ripropone vien da lui ...
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VOITURE, Vincent
Poeta francese, nato ad Amiens nel 1598, morto a Parigi nel 1648. Figlio d'un ricco mercante di vini V. studiò in collegio, dove apprese a conoscere quella società mondana di cui egli [...] osservazione che fa meraviglia. Tuttavia egli incarna l'uomo del salotto, il tipo del poeta frivolo, neghittoso, un po' scettico nel suo eterno giuoco di rime e di piacevolezze, assai vanitoso nella sua eleganza e nelle sue pretese di aristocratico ...
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Scrittore e pastore inglese (Holne, Devonshire, 1819 - Eversley, Hampshire, 1875). Efficace divulgatore del socialismo cristiano, la sua ricca umanità e il suo romantico amore per la natura (fu studioso [...] a Cambridge, ma nel 1869 si dimise. Negli ultimi anni, sempre avverso al cattolicesimo, diventò più conservatore e scettico.
Opere
Le sue prime opere rispecchiano il suo impegno missionario e hanno un tono entusiastico e predicatorio: così il ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese, nato il 9 febbraio 1940 a Città del Capo. Nel 2003 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Laureatosi presso la University of Cape Town in inglese [...] cultura della loro terra cui sono, nonostante la tacita o dichiarata opposizione, profondamente legati, C. si dimostra scrittore scettico ma inflessibile nella critica del falso moralismo di cui è permeata la civiltà occidentale. In In the heart of ...
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Scrittore svedese (Växjö 1891 - Danderyd, Stoccolma, 1974). Figura tra le più rappresentative del panorama letterario svedese della prima metà del 20° sec., molta della sua produzione è stata animata da [...] il dramma dell'uomo moderno, posto al bivio fra bene e male, assetato di fede nel trascendente eppure irrimediabilmente scettico. Degli ultimi romanzi, centrati tutti su temi biblici, ricordiamo il già segnalato Sibyllan e Mariamne (1967; trad. it ...
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Poeta greco (Iuli, isola di Ceo, probabilmente 556 a. C. - Siracusa 467 a. C. circa), tra i più grandi della lirica corale. L'origine ionica traspare dalla sua sensibilità e dalle stesse forme di poesia [...] al passato, S. fu tratto dal suo temperamento ad accogliere nuovi fermenti culturali. Ingegno versatile, spirito leggermente scettico e pessimistico, libero da influenze mistiche, S. precorre l'indirizzo spirituale che sboccherà nella sofistica. La ...
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Scrittore italiano (Perugia 1882 - Lugano 1982). Partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, P. si accostò al pragmatismo, al modernismo cattolico e soprattutto all'idealismo crociano, approdando [...] l'esperienza di combattente volontario nella guerra 1915-18 (Dopo Caporetto, 1919; Vittorio Veneto, 1920), a un conservatorismo scettico (si veda il suo Codice della vita italiana, 1921), in cui si riflettono il disprezzo della politica contingente e ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] è la rivalutazione di Epicuro, di cui è protagonista P. Gassendi, promotore di una filosofia non dogmatica e di una ragione scettica ed empirica, e vi è l’atteggiamento del saggista F. de la Mothe le Vayer, in cui l’erudizione rinascimentale diviene ...
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scettico
scèttico (ant. scèptico) agg. e s. m. [dal gr. σκεπτικός (der. di σκέπτομαι «osservare, esaminare»), attraverso il fr. sceptique; in latino, si trova in Quintiliano il plur. Sceptici -orum] (pl. m. -ci). – 1. Dello scetticismo, relativo...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...