Russell, Bertrand Arthur William
Filosofo e logico inglese (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth, Galles, 1970).
L’impegno politico
Discendente di un’antica famiglia della nobiltà britannica, studiò [...] , trad. it. Saggi impopolari; My philosophical development, 1959, trad. it. La mia vita in filosofia; Essays in skepticism, 1963, trad. it. Saggi scettici).
La divulgazione
Con il passare degli anni, però, R. preferì dedicarsi piuttosto a un’intensa ...
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Mersenne, Marin
Filosofo e teologo (La Soultière, presso Oizé, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell’ordine dei minimi; insegnò filosofia e teologia presso la scuola dell’ordine a Nevers (1614) [...] le teorie politiche, le etiche mondane e lo scetticismo della tradizione rinascimentale, individuando in Machiavelli, Vanini, di Herbert di Cherbury, ampliando la propria prospettiva filosofico-teologica con il confluire dei temi del meccanicismo ...
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metafisica
Anna Lisa Schino
La conoscenza della struttura ultima della realtà
Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del [...] delle scienze specifiche
La scienza dell’essere
Aristotele chiama «filosofia prima» la scienza dell’essere, in quanto rappresenta per la scienza empirica, con esiti decisamente scettici (scetticismo).
Il problema diventa allora quello di discutere ...
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Pirrone di Elide
Filosofo (n. Elide, nel Peloponneso, 365 a.C. ca.). Fu il fondatore della scuola scettica. Secondo la tradizione fu discepolo di Brisone megarico, quindi di Anassarco democriteo. Le [...] non è», oppure «che né è, né non è». Lo scetticismo di P. deriverebbe dunque da una precisa tesi metafisica relativa alla natura agli eventi della vita che è il fine della ricerca filosofica. Diogene testimonia che «la sua vita fu coerente con ...
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Dottrina gnoseologica che limita ai fenomeni l’ambito della conoscenza umana. È un atteggiamento che può farsi risalire ad alcune correnti della filosofia greca: ai sofisti e, in particolare, agli scettici, [...] difficoltà, e non possiamo mai trovarci in imbarazzo su nessuna questione». Alla filosofia, come la intendeva Hume, nulla sembrava più adatto di «un moderato scetticismo» e di una «leale confessione d’ignoranza in quei soggetti che sorpassano ogni ...
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Plutarco Pensatore ed erudito (Cheronea, Beozia, 47 d.C. ca
ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio; incarichi politici lo portarono più volte a Roma, dove fu introdotto negli [...] – in un comune sfondo platonico – si inseriscono suggestioni e influenze di varia origine, sia filosofica (aristotelismo, neopitagorismo, scetticismo; soltanto epicureismo e stoicismo sono esplicitamente rigettati da P.) sia religiosa (in partic ...
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Fenelon, Francois de Salignac de La Mothe
Fénelon, François de Salignac de La Mothe
Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Studiò a Cahors e a [...] du P. Malebranche (pubbl. nel 1820). Il suo contributo filosofico più importante è costituito dai due saggi Démonstration de l’existence le meditazioni cartesiane spingendone gli esiti fino allo scetticismo, per poi rielaborare in senso tomista e ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] certezza che ridà al pensiero una solidità, che nessuno scetticismo sarà in grado di scuotere. La p. dell’empirismo G.F. Kneller, e in Italia con A. Granese. La filosofia tedesca ha sviluppato applicazioni alla p. del metodo fenomenologico, a partire ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] , da epoca a epoca.
Dalle origini al pensiero moderno
Come orientamento filosofico il r. può essere fatto risalire a Protagora, che con la il r. si ripropone soprattutto in connessione con lo scetticismo, come nel caso di Montaigne, che, sotto le ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] sec., con la ripresa da parte di D. Hume di alcuni temi fondamentali dello scetticismo antico, esso assunse un ruolo di primaria importanza nel dibattito filosofico. La nozione di f. si legò sempre più al processo della conoscenza umana diventandone ...
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scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...
scettico
scèttico (ant. scèptico) agg. e s. m. [dal gr. σκεπτικός (der. di σκέπτομαι «osservare, esaminare»), attraverso il fr. sceptique; in latino, si trova in Quintiliano il plur. Sceptici -orum] (pl. m. -ci). – 1. Dello scetticismo, relativo...