CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M. Romanini, Torino 1991, pp.73-143; Santa Maria della Scala. Archeologia e edilizia sulla piazza dello Spedale, a cura di E. Boldrini, R. Parenti, Firenze 1991.
Area bizantina. - L. De ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] successivo, l'impianto di alcune cattedrali e abbaziali, riflettendosi nella struttura della c. (Sant'Agata dei Goti, Calvi Vecchia, Alife, Scala, Casauria, Fossacesia; Carbonara, 1979). Nell'Italia centrale accanto ai numerosi esempi romanici che ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] 816), e quelle, di ignota provenienza, affisse nella scala di accesso della basilica di S. Alessandro sulla via de Saint-Michel de Cuxa 18, 1987, pp. 9-26; C. Bertelli, Sant'Ambrogio da Angilberto II a Gotofredo, in Il Millennio Ambrosiano, a cura di ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] Cozzo nel 1354-1356, per ordine di Cangrande II della Scala, esso presenta due grosse pile di pietra con rostri a un'arcatella sussidiaria a tutto sesto nella spalla sinistra; il p. di Sant Joan de les Abadesses (Ripoll), a tre arcate ogivali (sec. 14 ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] anche sul finire dell'età longobarda avevano la scala in muratura all'esterno. Nell'Alto Medioevo testimonianze e s. Mercurio che intercedono per un personaggio inginocchiato a fianco del santo, forse Giovanni IV o Arechi II (Rotili, 1986). Ai primi ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] contesti rupestri - affreschi nella cripta dei Ss. Stefani a Vaste, nella Santa Croce di Casaranello, in S. Marina a Muro Leccese, nelle cripte alla lettera il modello della basilica barese, ridotto in scala (Belli D'Elia, 1987b).Quasi tutte le nuove ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] delle membrature e nel sistema complesso delle scale in spessore di muro, quasi vitale espansione Civ. Mus., e in quelli reimpiegati nell'ex monastero di S. Cristina a Santa Cristina e Bissone, nei pressi di P., la suggestione del modulo antico è ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] ornata; a essa si accedeva da N scendendo delle scale e la piscina si trovava sotto la navatella meridionale. Nel 638. Dopo la Mecca e Medina essa divenne la terza tra le città sante dell'Islam, anche se i tempi e i modi del processo che la ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] prima che divenisse comune l'uso dei modelli in scala e in mancanza di qualcosa di analogo al disegno prospettico trattato, Isidoro di Mileto, che ricostruì la cupola di Santa Sofia a Costantinopoli nel 558, ritenne opportuno scrivere un commentario ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] liturgiche (e anche d'uso profano) su larga scala, ma allo stesso tempo contrassegnate da una ricerca originale Studio sulla forma e sul significato del candelabro per il cero pasquale in Santa Maria della Pietà di Cori, AAAH 1, 1962, pp. 79-112; ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...
economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...