("L'Opera del mendicante" o "dello straccione") Spettacolo (satira dell'opera italiana) con testi del poeta di J. Gay (1685-1732) e musiche popolari adattate da J. Chr. Pepusch (1667-1752), eseguito [...] con grande fortuna a Londra nel 1728.
A questo lavoro si rifà, in chiave di aspra satira moderna L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper) di B. Brecht e K. Weill, scritta nel 1928. ...
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(Che disgrazia l’ingegno!) Commedia (1824) del drammaturgo russo A.S. Griboedov. Satira di un mondo chiuso e immobile col quale si scontra il libero ingegno del protagonista, Čackij, al suo rientro a Mosca [...] dall’estero. Molte battute del dialogo, diventate proverbiali, sono ancor oggi vive nell'uso della lingua russa ...
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Commediografo spagnolo (Madrid 1829 - Valladolid 1873), autore di commedie, farse, zarzuele, alcune animate da satira politica, come Memorias de un estudiante (1860) e Pan y Toros (1864) sulla corte di [...] Carlo IV. Tra le commedie: La corte de los milagros (1862) e Palco, modista y coche (1867) ...
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Commediografo (Parigi 1834 - ivi 1899); autore di Le monde où l'on s'ennuie (1881), satira spiritosa e garbata del mondo accademico. Scrisse inoltre Le mur mitoyen (1862), Les faux ménages (1869), Hélène [...] (1872), L'âge ingrat (1879), L'étincelle (1879), Pendant le bal (1881), Cabotins (1894). Dal 1882 membro dell'Académie française ...
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(Le armi e l’uomo) Commedia (1894) dello scrittore e drammaturgo G.B. Shaw (1856-1950), dove una divertente satira antimilitarista prende di mira la figura del soldato tutt’altro che coraggioso. ...
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(it. Tartufo) Nome del protagonista e titolo più comune della commedia L'imposteur ou le Tartuffe (1664) di Molière, spietata satira dell'ipocrisia, di cui egli è la personificazione. Sotto le vesti [...] di uomo onesto e fervido di sentimento religioso, Tartuffe cerca in realtà di sedurre la moglie del suo protettore, Orgon, ma viene alla fine smascherato e messo in prigione ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] di studio anche da parte di chi ambirebbe poter dare contorni più precisi alla figura storica di Socrate, ma in realtà la satira di A. è piuttosto generica: è, in fondo, la critica che il non filosofo farà sempre del filosofo, anche se nel caso ...
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(gr. ῾Ιππῆς) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata ad Atene nel 424 a.C.
Violenta satira di cui sono oggetto il demagogo Cleone e il popolo ateniese [...] che si lascia ingannare da lui. Il coro è formato dai cavalieri ateniesi, la classe dei giovani nobili nemici di Cleone, che nella commedia è personificato da un conciapelli, il Paflagone, servo malefico ...
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1. Mimografo greco (seconda metà del sec. 5º a. C.), figlio del mimografo Sofrone. Restano di lui scarsi e insignificanti frammenti; volse il mimo a satira morale e politica, se è autentica la notizia [...] secondo la quale derise, indottovi dal tiranno Dionisio I il Vecchio, la viltà dei cittadini di Reggio. 2. Uno dei poeti della commedia di "mezzo"; i pochi titoli che si conservano di lui mostrano un interesse ...
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Commediografo tedesco (Magonza 1888 - Grabs, presso San Gallo, 1960). Attore brillante di grande successo, regista teatrale e cinematografico, scrisse una notevole serie di commedie improntate a una satira [...] sociale di scarse pretese ideologiche ma d'immediata presa; molto fortunate Ingeborg (1922) e Das Haus in Montevideo (1946) ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...