Studioso francese di estetica (Clermont 1910 - Parigi 1995), prof. a Poitiers (1955), poi a Parigi-Nanterre (1964-74). Seguace della fenomenologia secondo l'interpretazione che ne è stata data in Francia [...] da Sartre e Merleau-Ponty, in polemica con l'idealismo, propose un'estetica dell'oggetto come analisi dell'opera d'arte e come fenomenologia e critica dell'esperienza estetica. Tra le sue opere: Phénoménologie de l'expérience esthétique (2 voll., ...
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Cantante francese (Montpellier 1927 - Ramatuelle 2020). Si affermò nel clima esistenzialista parigino del dopoguerra come interprete, insieme colta e passionale, di canzoni di chansonniers (J. Brel, Ch. [...] Ferré) e di scrittori (J.-P. Sartre, R. Queneau). Il timbro scuro, di contralto, della voce e una certa androginia dell'immagine si univano a trasmettere un messaggio fortemente anticonformista. La sua connaturata teatralità l'ha resa famosa in ...
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Regista teatrale italiano (n. Caserta 1946). Nel 1966 fondò a Roma il gruppo La Comunità, che dal 1973 si stabilì nel teatro omonimo. Si è messo in luce con allestimenti sperimentali di opere di García [...] Lorca, Sartre, Kafka, Beckett, di autori d'avanguardia come R. Vitrac (I misteri dell'amore, 1970), A. Jarry (Ubu re, 1972), P. Weiss e F. Arrabal, e con spettacoli di cui era anche autore (Scarrafonata, 1974; Mascheropoli, 1974; Woyzèck che c'azzéch ...
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Giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva italiana (Milano 1924 - Castelnuovo Scrivia, Alessandria, 2019). Femminista attiva, ha studiato all'Università Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi, [...] dove è stata allieva, tra gli altri, di J.-P. Sartre, prima di entrare nel 1952 nell’allora televisione pubblica e diventare la prima presentatrice televisiva. Da allora ha condotto diversi programmi sperimentali, dalla rubrica di moda Vetrine al ...
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Critico e teorico del cinema (Angers 1918 - Nogent-sur-Marne 1958), francese, considerato sin dagli inizî l'ispiratore della nouvelle vague. Di formazione spiritualista, collaborò stabilmente a Esprit, [...] ma è evidente nella sua produzione teorica l'influenza del pensiero di Sartre e di M. Merleau-Ponty. Nel 1952 fondò i Cahiers du Cinéma, in cui, proseguendo i principî ispiratori della Revue du Cinéma di J.-G. Auriol (di cui era stato collaboratore), ...
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Attore e regista (Stoccolma 1903 - ivi 1980); tra i maggiori del suo paese. Ispirandosi al teatro ebraico Hābimā e a Mejerchol´d, diresse numerosi spettacoli per il Teatro Reale di Stoccolma, allestendo, [...] oltre Shakespeare, Ibsen, Strindberg, Brecht e Claudel, contemporanei come Sartre e Ionesco. Esordì nel cinema come regista con il film Den starkaste ("Il più forte", 1929), cui seguirono Med livet som insats (A rischio della vita, 1940); Den ...
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Libération In Francia, denominazione dei gruppi organizzati della Resistenza durante l’occupazione tedesca, nella Seconda guerra mondiale. Il gruppo L.-Nord operò nella Francia settentrionale; L.-Sud [...] operò nella zona meridionale.
Quotidiano fondato a Parigi nel 1973 con l’appoggio di J.-P. Sartre. Dapprima appartenente all’area della sinistra radicale, dai primi anni 1980 si è assestato su posizioni più moderate. ...
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Attore francese di origine italiana (Reggio nell'Emilia 1922 - Parigi 2004). Dal 1940 sulle scene, espressivo e duttile, ha legato il suo nome ad alcuni successi: La terrasse de midi di M. Clavel (1947); [...] Hamlet (1954); Les séquestrés d'Altona di J.-P. Sartre (1959). Nel cinema dal 1943, spesso in ruoli secondarî ma sempre incisivi, si segnalò in Les portes de la nuit (Mentre Parigi dorme, 1946); Manon (1949); Casque d'or (1952); Tutti a casa (1960); ...
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MURDOCH, Iris
Salvatore Rosati
Scrittrice irlandese, nata a Dublino il 15 luglio 1919. Si è laureata a Oxford in filosofia e per qualche tempo ha insegnato nella stessa università.
Dal 1944 al 1946 [...] ha ricoperto incarichi ufficiali a Londra, in Belgio e in Austria. Dopo aver pubblicato un saggio, Sartre, romantic rationalist (1953), ha preferito investire la sua problematica di persona colta e familiare con questioni anche complesse, che hanno ...
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Saggista francese (Roanne 1912 - Parigi 1997). Combatté nella guerra di Spagna tra i repubblicani e militò nella Resistenza. Deportato, evocò l'esperienza del campo di concentramento in due importanti [...] (1945; trad. it. Dio è caporale, 1947) e Les jours de notre mort (1946). Nel 1948 fondò con J.-P. Sartre, A. Camus e A. Breton il Rassemblement démocratique révolutionnaire. Collaborò con Le Figaro, sulle cui pagine denunciò i campi di concentramento ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
chartreuse
‹šartrö′ö∫› s. f., fr. – Liquore preparato originariamente dai certosini della Grande Chartreuse, abbazia presso Grenoble (Francia), distillando erbe aromatiche tra cui issopo, angelica, assenzio, ecc.