Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] della società e della storia. Si comprende così, almeno in parte, l'avvicinamento di S. al marxismo, anche se quello sartriano sarà sempre un marxismo non dogmatico. È soprattutto nella Critique de la raison dialectique che S., pur accettando il ...
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Sartre, Jean-Paul
J.-P. Sartre
1905
Nasce a Parigi
1929
Termina gli studi presso l’École normale supérieure, laureandosi in filosofia
1933-34
Si reca a Berlino con una borsa di studio
1945
Fonda [...] la rivista Les temps modernes
1947
Fonda un nuovo partito politico, il Rassemblement démocratique révolutionnaire
1949
Si dimette dal RDR
1950
Lo scoppio della guerra in Corea lo avvicina al Partito ...
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Movimento filosofico (e in seguito anche letterario), che comprende quegli indirizzi di pensiero che concepiscono la filosofia non come sapere sistematico e astratto, ma come impegno del singolo nella [...] all'e. filosofico si è affermato un e. letterario, specialmente in Francia, con le opere teatrali e narrative di J.-P. Sartre, S. de Beauvoir, A. Camus. Sempre in Francia, alla fine della Seconda guerra mondiale, l'e. ha avuto una ripercussione anche ...
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La nausée Romanzo filosofico (1938; trad. it., La nausea, 1948) di J.-P. Sartre. Concepito inizialmente come un "penso sulla contingenza" e in una stesura intermedia intitolato Mélancholie, il romanzo, [...] che apparve amputato di quaranta pagine, è il resoconto, in forma di diario, delle ultime settimane che l'intellettuale Antoine Roquentin trascorre nella città di Bouville (cioè Le Havre), dov'è impegnato ...
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Scrittrice e filosofa francese (Parigi 1908 - ivi 1986). Esponente di spicco della corrente esistenzialista insieme al compagno di vita e di battaglie J.-P. Sartre, dalla cui fama è stata talora oscurata, [...] d'une jeune fille rangée, 1958; La force de l'âge, 1960, La force des choses, 1963; Une mort très douce, 1964; La vieillesse, 1970; Tout compte fait, 1972; La cérémonie des adieux, 1981, sugli ultimi anni di vita, e la morte, di J.-P. Sartre). ...
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Temps modernes, Les Rivista letteraria, filosofica e politica francese, fondata nel 1945 da J.-P. Sartre con la collaborazione di S. de Beauvoir, M. Leiris, M. Merleau-Ponty, R. Aron, A. Ollivier e J. [...] Paulhan. Portavoce dell’esistenzialismo (➔ esistenza), rivendicò la nozione di engagement, e prese parte attiva al dibattito politico del dopoguerra, privilegiando il confronto con le posizioni del Partito ...
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Scrittore francese (n. Tours 1905 - m. durante la ritirata di Dunkerque 1940). Compagno di studî di J.-P. Sartre al liceo Henri IV e all'École normale supérieure, iscritto dal 1927 al Partito comunista, [...] . 1973); La conspiration (1938; trad. it. 1961); l'ultimo, La soirée à Somosierra, è andato perduto. Osteggiato dagli intellettuali comunisti dopo la sua morte, fu riscoperto nel 1960 grazie alla riedizione di Aden Arabie presentata da J.-P. Sartre. ...
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Romanziere uruguaiano (Montevideo 1909 - Madrid 1994). Nelle sue opere (largamente tradotte in italiano) risente l'influsso di Sartre, Dos Passos e Faulkner. I suoi romanzi, generalmente frammentarî, presentano [...] un'ambientazione urbana e personaggi solitarî circondati da un'atmosfera di sadismo, perversione e pazzia, nostalgicamente attratti dal paradiso perduto dell'adolescenza: El pozo (1939); Tierra de nadie ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
chartreuse
‹šartrö′ö∫› s. f., fr. – Liquore preparato originariamente dai certosini della Grande Chartreuse, abbazia presso Grenoble (Francia), distillando erbe aromatiche tra cui issopo, angelica, assenzio, ecc.