CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] prosatore d'arte.
Nel 1911, salvo quel poco dato alla Voce e del 3 genn. 1925 che segnava la drammatica fine dello Stato liberale. Sui suoi rapporti col fascismo si quali B. Berenson, di cui tradusse buona parte delle opere e soprattutto R. Longhi ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] reinserimento e della riabilitazione, salvo a rivelarsi col tempo ..., p. 378 e Grivec, p. 79).
Fra la fine dell'867 e l'inizio dell'anno seguente; la venuta a allora a Ludovico II, sicuro di trovare buon ascolto presso di lui: ora che Arsenio non ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] dalla guerra dei Sette anni, salvo a interporre all'ultimo momento i suoi buoni uffici tra la Francia e l infine soppressa nei 1766 anche l'Assemblea degli stati generali.
Avviandosi alla fine del suo lungo regno C. E. volle ribadire ancora una volta ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] loro doveri, ciò che gli altri uomini si attendono a buon diritto da loro, in virtù dei privilegi che ad essi pene spirituali e canoniche, salvo il ricorso al principe e delle sue autorità; e, solo alla fine di agosto, attribuì al Senato il potere di ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] a Rimini, Firenze, Siena, finché alla fine del 1744 si fermò a Pisa dove di assenza, a Venezia, dove, salvo qualche breve viaggio, rimase fino Haydn: La scuola moderna o sia La maestra di buon gusto, Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1748); L'Arcadia ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] , nello stesso anno pressoché erano conclusi, salvo un rapido prosieguo; lo scritto vedrà la diritti mal definiti. E a tal fine contrasta di fatto quanto la madre del in questa coinvolto ché il poeta lo ritiene buon maestro "non solo nel far di novo, ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] verso la città estense il G. fece, alla fine del 1593, una sosta a Roma, dove incontrò de' Cavalieri, che mostrò di essere buon profeta, visto che il principe, offertogli padre Martini (1773) e del Burney. Salvo qualche raro caso nel XIX secolo, è ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] con canti, suoni, rumorosi spari a salve. Comunque sia, ha inizio l' casa con casin et horto" alla Giudecca, in buoni rapporti con gli esponenti di maggior conto del patriziato veneziano tradizione classica. Già alla fine del Seicento, man mano ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] 21 gillgno 1615, s'ingegnarono di porre fine. E, mentre F. era istigato dal la "benigna esibitione" di questo "di tener salvo il mio stato di Monferrato". E allo stesso unificarono in un vigoroso programma di buon governo, non s'inquadrarono in una ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] latino di Battista composto verso la fine del periodo bolognese, nel quale nel quale espone le norme che il buon giudice dovrebbe seguire nell'amministrare la ss.). Contiene le opere latine non ancora stampate (salvo Uxoria, Vita S. Potiti, Musca, De ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...