DELLA TORRE, Raimondo
Gino Benzoni
Figlio di Francesco e di Laura d'Arco, nacque attorno al 1555 (v. voce del padre, ambasciatore cesareo a Venezia, per notizie sulla famiglia).
È quel "Raimundus puer" [...] per ratto contro il genero e - fatta salva la legittima, nel testamento del 17 febbr ritardo, nel rientro, dovuto al maltempo - dalla fine del 1593 o inizio del 1594 (è del et è cosa certa ch'egli è buon austriaco".
Continua, intanto, logorante la ...
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FRANCESCO I d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque il 6 sett. 1610 da Alfonso III d'Este, futuro duca di Modena e Reggio, e da Isabella, figlia del duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Alfonso, [...] suo ambasciatore, salvo mantenerlo lì - , di cui egli è considerato a buon diritto il fondatore, assunse respiro internazionale. ital. del Mazarino, Bologna 1922; F. Manzotti, La fine del principato di Correggio nelle relaz. italo-imperiali del ...
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EBOLI (Evoli), Francesco
Felicita De Negri
Primogenito di Domenico, duca di Castropignano, e di Concezia Caracciolo dei marchesi di Barisciano, nacque nel 1688. Nella crisi che segnò il passaggio del [...] direttamente dal trono; e, per mettere fine alle pretese avanzate dall'E. sulla Sicilia dell'E., riusci a mettersi in salvo. Il Gages che era uscito in debitore imponeva grande circospezione.
In realtà i buoni rapporti fra il Tanucci e l'E ...
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CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] erigga di pianta sopra larghissima base da Franklin e compagni verso la fine del 18ºsecolo parmi che prometta molto". Salvo poi a ricordare al Mazzei, sei anni dopo, che un buon governo dipende, più che dalla forma della costituzione, dal carattere e ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] esterni", al punto che il C., alla fine del 1652, potrà dire con orgoglio d 1650, Varsavia, qui si trattiene - salvo rapidi spostamenti a Lublino, Krzemieniec (Kremenec) ché - per quanto la corte abbondi di buoni propositi e vi si ventili "trattato di ...
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CODAGNELLO, Giovanni
Girolamo Arnaldi
Un notaio piacentino di questo cognome, talvolta latinizzato in "Caputagni", e di questo nome compare come rogatario o come teste in un manipolo di documenti conservati [...] la pena di ripercorrere i documenti piacentini fra la fine del sec. XII e le prime decadi del manoscritto, si accompagnano ai Gesta, salvo, beninteso, la cronaca iniziale, patina di sconcertante uniformità: da buon notaio, abituato a procedere nel ...
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CAPPELLO, Vettore
Laura Giannasi
Figlio di Giorgio di Giovanni di Marino Dielai e di Coronea Lando di Vitale, nacque probabilmente nel 1400, poiché nel novembre 1420, quando fu presentato agli Avogadori [...] compito del C. affrontarli perché già alla fine di novembre, secondo gli ordini del Senato, eventi e solo con l'intento di salvare il salvabile, non dimostrò più sufficiente ben difesa e munita. Con questo buon auspicio, continuò la campagna e all' ...
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GRANZINO, Alessandro
Gino Benzoni
Nato attorno al 1590 a Bergamo dal milanese Niccolò e, con tutta probabilità, da una donna del luogo, la sua esistenza è ben presto segnata dalla caduta in disgrazia [...] non teme di esagerare a dirlo "buon servo della Republica", a lodarne il dello stesso Bedmar, oltre che sua, il G., alla fine del 1617 va a star per conto proprio, in una quasi la Repubblica dovesse essere salvata: quello di allontanare, una ...
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DELL'AGNELLO, Giovanni
Marco Tangheroni
Non conosciamo la sua data di nascita (che è da collocare, forse, nel secondo decennio del XIV secolo), ma si è potuto ricostruire, nelle linee principali, il [...] dogio et signiore a vita". Il conservatore del Buono Stato e il podestà, nonché le milizie a in Pisa, nel 1355, alla fine della prevalenza bergolina, così questa a cedere al Visconti le fortezze conquistate, salvo Piombino, l'Elba ed il Giglio che ...
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FREGOSO, Paolo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1430 da Battista, reputato uomo d'arme, fratello del doge Tommaso, che Battista scalzò per poche ore nel 1437, e da Ilaria Guinigi di Paolo [...] popolare al tentativo di "buon governo" del F. che con due navi cariche dei loro averi, fatti salvi tutti i benefici in città.
Salpato per Roma re, almeno nominalmente, anche Genova, il F., tra fine 1495 e inizio 1496, tentò per l'ultima volta ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...