Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] Virgilio, tanto è animata, e terribile. Un altro buon effetto seguirebbe da simile usanza; che non ci tanto spesso tutto sembrava precario, salvo appunto il testo drammatico; di sensi e di spiriti. Era la fine di una cultura, anzi di una civiltà ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] e forze umane è conferito e concesso di salvare e di consolare l’innocenza: tutt’al più, solo dal proprio fare e dal proprio buon diritto, mere inezie sperdute e impotenti, ma una prova, in cui Dio cela un fine, che a Lui solo appartiene.
Davanti al ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] di ispirarsi; va fatto salvo, beninteso, un ristretto a, u). È ovvio che nel passaggio al toscano un buon numero di rime sia venuto a mancare, a causa di è per chi ascolta o legge il segnale di una fine di verso, che in questo caso suona come un ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] fu quando, poco prima della fine, il Muratori si risolse di ridurre per l'esotico e il primitivo dei «buoni selvaggi» americani, v'è in questo periodo prevalenza dei motivi morali e religiosi e - salvo rari momenti - lo scarso vigore della coscienza ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] battaglie per la fondazione di un «buon gusto» contro l'irrazionale barocco, la Vienna per premere su Roma, al fine di ottenere concessioni ben precise e autografo del Regno celeste, per la verità, si salvò da questo naufragio, e da esso furono tratte ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] figurale dell'invenzione dantesca, entrano a buon diritto nel dibattito culturale di quegli era stato un filosofo). Tutti, salvo l'elefante, respingono la proposta di filosofo Aglafemo rende possibile un lieto fine della storia, anche se il ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] 335 e Saggi e ricordi, p. 223). Ma, salvo queste e poche altre eccezioni, il corpo docente della facoltà il F., se aveva il buon senso di accogliere quanto la scuola , Luigi Vigliani, Mario Fusi). Verso la fine del 1943 riuscì a riparare con la moglie ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] . Le vanterie di Benvenuto sono spesso fine a se stesse: non giova fermarsi stima più che degna di lode (salvo a far curiosi ragionamenti sulla vecchiezza del io per avventura non saprei fare ...».
Buon per Giorgetto Vassellario (come lo chiamava il ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] dei parenti sposò poco dopo (alla fine del 1472) Allegrezza (o Letizia) , decorosa, oratoria (Racioppi, p. XXVII). Da buon amico del Bembo, il C. si preoccupa di dare e delle cose; mentre il Gregorovius, salvo a valersene in molti punti della sua ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Carlo Gastone (Carlo Castone, Castone)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como nel palazzo di famiglia l'11 ag. 1742, unico figlio maschio del conte Antonio Giuseppe e di Giustina [...] giocherà un gran ruolo nella vita del D., salvo qualche isolato e scialbo episodio.
Da quando a il Ragionamento sulla volgar poesia dalla fine del passato secolo ai nostri Venerdì santo (1793) "da buon suddito e buon cattolico". Nel 1793 pubblicò sul ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...