CERROTI, Francesco
Alessandra Cimmino
Nato a Tivoli il 30 luglio 1806 da Lattanzio e Luisa Sabbi Colonna, in una famiglia della media borghesia, compì l'intero corso di studi presso il Collegio Romano, [...] ottimo conoscitore di Dante e di buon erudito gli valse l'ingresso nell carica di senatore di Roma, verso la fine del gennaio '49 fuggì a Firenze. trionfi quel partito di moderazione che solo può salvare la barca in momenti sì procellosi" (lettera ...
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GALLI, Antonio Andrea
Dario Busolini
Nacque a Bologna, il 30 nov. 1697, figlio di Sebastiano e Teresa Maria Mazzoni. Avviato alla vita religiosa, cominciò gli studi nel collegio dei gesuiti della sua [...] che definiva il G. "buon teologo, buon professore e uomo esperto di non poterono evitare, alla fine, di giudicare teologicamente insostenibili 28 maggio a un'opportuna revisione del testo non salvò l'opera dalla censura, che avvenne con il ...
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CARACCIOLO, Tristano (Caracciolus, Tristanus)
Frank Rutger Hausmann
Nacque tra il 1434 e il 1439 (probabilmente nel 1437) a Napoli da Giovanni e da Silvia Minutolo.
Suo nonno Giosuè era stato gentiluomo [...] questo tono ricorda la storiografia medievale, salvo il fatto che nel C. La più efficace è forse la descrizione della fine dei due principali congiurati del 1485, Coppola e Iohannae primae Neap. reginae, è un buon esempio in proposito. Giovanna I fu ...
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BENEDETTO
Nicola Criniti
Secondo abbate (e primo di questo nome) del monastero di S. Maria di Butrio. Nato intorno agli inizi del sec. XI in Lombardia, sarebbe stato tra i primi discepoli di quel S. [...] il papa Gregorio VII), accettò di buon grado il pesante ìncarico.
Secondo le della Sede apostolica. In pochi anni, tra la fine del 1073 e gli inizi del 1077, guidando con alcuna autorità laica o religiosa (salvo l'obbligo di "eandem ordinationem ...
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CARAFA, Antonio
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Secondogenito di Giovanni Alfonso, conte di Montorio, e di Caterina Cantelmo, fratello di Giovanni e Carlo, nacque, probabilmente a Napoli in data imprecisata. [...] Carlo spesso difficili ("...fra questi tre fratelli non vi è stata buona intelligenza, né mai vi sarà; poiché i primi due mal C. si salvò unicamente perché al momento dell'arresto si trovava a Napoli.
Per tutti era ormai veramente la fine: invano il ...
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POLETTI, Ugo
Giorgio Vecchio
POLETTI, Ugo. – Nacque a Omegna, in provincia di Novara (oggi del Verbano-Cusio-Ossola), il 19 aprile 1914 da Bartolomeo, operaio meccanico nelle Officine De Angeli-Frua, [...] PCI). Si ruppe così il sostanziale ‘buon vicinato’ del vicario con le ‘ , lasciando Poletti nella penombra (salvo ricordarlo per il convegno romano del Chiesa italiana dalla conclusione del Concilio alla fine della Democrazia Cristiana, in La Chiesa e ...
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GIRAUD, Bernardino
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 14 luglio 1721 dal conte Pietro e da Altilia dei conti Zagaroli, terzogenito di cinque figli (con Alessio, Stefano, Ferdinando e [...] fine della missione in Francia. Dimostrandosi abile diplomatico, riuscì comunque a mantenere rapporti abbastanza buoni della falsità di tali sospetti fu addotto il suo testamento: salvo cospicui legati ai familiari e ai domestici, egli nominava eredi ...
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FAVAGROSSA, Carlo
Lucio Ceva
Nato a Cremona il 22 nov. 1888 da Luigi e da Carolina Bastoni, entrò nel 1906 all'Accademia di Torino uscendone nel 1909 sottotenente del genio. Col grado di tenente servi [...] e carburanti sarà riservato fin verso la fine del 1942 alle Ferrovie e ai Una volta in guerra, si dipese solo dal buon volere tedesco, variabile e comunque gravato dalla preparazione per metà 1941, salvo la grave insufficienza delle artiglierie ...
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BESOZZI, Antonio Mario
Johnn A. Tedeschi
Nacque da una famiglia patrizia milanese, probabilmente nei primi anni del sec. XVI. Solo tre dati sono accertabili nella sua biografia fino alla metà del secolo: [...] lettera di raccomandazione per Bullinger da Mainardo (fine di maggio del 1554) egli si presentò perché l'accusatione non fu ben provata, salvò la vita. Ma percioché non confessava et intenzione "di vivere et morire buon svizzero e far mentire li ...
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BIRAGO, Giovanni
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata nella seconda metà del sec. XV, da Guidazzo e Caterina di Lancellotto Reina. Abbracciò il mestiere delle armi e militò nell'esercito francese. [...] sulla città. Al B. non restò che salvarsi con la fuga, abbandonando la città ai fuorusciti preferita: alla testa di un buon nerbo di armati, in prevalenza organizzava la rivincita di Pavia. Verso la fine del settembre del 1525 ritornò in Piemonte e ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...