FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] oggi. Con le leggi corrispondenti al buon governo di essa di Ferdinando IV con condizioni sostanzialmente onorevoli, salvo quella segreta del pagamento di suoi alleati inglesi. Prima il Nelson alla fine di giugno con l'inganno imprigionò sulle proprie ...
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CARAFA, Carlo
Adriano Prosperi
Terzo figlio di Giovanni Alfonso conte di Montorio e di Caterina Cantelmo, nacque nel 1519 (secondo alcuni, nel 1517).
Data la sua posizione di figlio cadetto, dovette [...] con la Francia e a riprendere i buoni rapporti con Filippo II. Un patto segreto si vide così togliere tutto salvo il titolo cardinalizio e cercò C. contava ancora molto, si ebbe solo alla fine e fu compiuto in termini piuttosto tiepidi: Mario ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] prosatore d'arte.
Nel 1911, salvo quel poco dato alla Voce e del 3 genn. 1925 che segnava la drammatica fine dello Stato liberale. Sui suoi rapporti col fascismo si quali B. Berenson, di cui tradusse buona parte delle opere e soprattutto R. Longhi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] anch’egli sotto le macerie, viene tratto in salvo dopo molte ore. Di lui e del fratello minore rapporto con quello che Croce chiama buon senso è una corrispondenza categoriale e e contro intellettuali, al fine di preservare la dimensione culturale ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] dalla guerra dei Sette anni, salvo a interporre all'ultimo momento i suoi buoni uffici tra la Francia e l infine soppressa nei 1766 anche l'Assemblea degli stati generali.
Avviandosi alla fine del suo lungo regno C. E. volle ribadire ancora una volta ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] loro doveri, ciò che gli altri uomini si attendono a buon diritto da loro, in virtù dei privilegi che ad essi pene spirituali e canoniche, salvo il ricorso al principe e delle sue autorità; e, solo alla fine di agosto, attribuì al Senato il potere di ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] a Rimini, Firenze, Siena, finché alla fine del 1744 si fermò a Pisa dove di assenza, a Venezia, dove, salvo qualche breve viaggio, rimase fino Haydn: La scuola moderna o sia La maestra di buon gusto, Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1748); L'Arcadia ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] , nello stesso anno pressoché erano conclusi, salvo un rapido prosieguo; lo scritto vedrà la diritti mal definiti. E a tal fine contrasta di fatto quanto la madre del in questa coinvolto ché il poeta lo ritiene buon maestro "non solo nel far di novo, ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] verso la città estense il G. fece, alla fine del 1593, una sosta a Roma, dove incontrò de' Cavalieri, che mostrò di essere buon profeta, visto che il principe, offertogli padre Martini (1773) e del Burney. Salvo qualche raro caso nel XIX secolo, è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] empirico psicologismo: egli non può dirsi a buon diritto kantiano, tanto meno un «restauratore del come nell’ontologia hegeliana: salvo un’ultima, decisiva, ogni forma d’idealismo […], così è la fine anche del materialismo naturalistico (p. 216).
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...