DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] , è assai istruttivo al riguardo.
Poche settimane più tardi (fine gennaio 1312) il D. ottenne - previo un probabile versamento e mantenne allora, buoni rapporti, come dimostrano le deliberazioni dei Consigli veneziani - salvo qualche avvertimento per ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] Orzinuovi e di qui a Pavia, a fine mese. Donde, anche perché sofferente di ritenzione la casa della madre si salvò concedendo, altresì, ospitalità profumatamente mondo", si riprese rapidamente accettando di buon grado la mano di Margherita, sorella ...
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COLONNA, Marcantonio
Franca Petrucci
Nacque il 26 febbraio del 1535 a Civita Lavinia da Ascanio, gran connestabile del Regno, e da Giovanna d'Aragona. Il contrasto fra i genitori, culminato poco dopo [...] Giovanni che avrebbero dovuto dimostrare il buon accordo fra lui e il principe dì mettere a punto la cavalleria spagnola. Alla fine di settembre dell'anno successivo il C. si , presso la chiesa di Porto Salvo. Nella cattedrale adornò e restaurò ...
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FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] sperimentale ingenuo e ignorante, salvo batterli poi al loro stesso di un ammiraglio. Laura, che conosceva il F. e buona parte dei suoi amici da anni, ha lasciato un libro periodo romano del F. volgeva alla fine. Da anni egli aveva stabilito legami ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] alcun seguito e che, verso la fine del secolo, fu da lui rielaborato. . 117-119). Del progetto originale sembra si sia salvata la facciata verso il Tevere, più uniforme.
Come nel 1833. Sembrò avere un buon inizio professionale quando nel 1731 fu ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] un anno, dall'ottobre 1833 alla fine del 1834, il G. visse a destinato alla stessa sede, Del buono, uscito invece in forma autonoma a Graz-Wien-Köln 1987, pp. 619-642; S. La Salvia, Il moderatismo in Italia, in Istituzioni e ideologie in Italia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso d’Aquino
Gian Carlo Garfagnini
Tra i più grandi intellettuali del Medioevo la cui influenza è viva ancora oggi, come dimostra una bibliografia in perenne rinnovamento, Tommaso d’Aquino è stato [...] della legge non è quello di rendere buoni gli uomini ma di consentire alla comunità di perseguire il proprio fine e, in ogni caso, se è del testo sacro nel suo insieme, che, da una parte, salva il nucleo centrale del messaggio divino e, dall’altra, lo ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] in un primo tempo il Papato di buon occhio aveva visto sparire a Roma il per il quale l'episodio segna l'inizio della fine. Il fatto è che pochi giorni dopo la dedito al vino e oscillante nelle opinioni. Salvo poi a lodare la sua energia nella guerra ...
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GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Francesco, conte di Tricarico, e di Bianca Maria Visconti, figlia legittimata del duca di Milano Filippo Maria, nacque il [...] così liberato e condotto in salvo a Novara. Il re 299-332; D. Orano, I "Suggerimenti di buon vivere" dettati da Francesco Sforza pel figliolo G dì presumono fare pegio": violenze consortili nella Legnano di fine '400, in L'Alto Milanese nell'età del ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] alla tiara.
Lasciata Padova a fine maggio del 1545, dopo una visita con Giulio III. La rinnovata buona intesa con il pontefice sembra, Roma 1954, passim; E. Bassi, Annibal Caro, R. F. e il Salviati, in Critica d'arte, IV (1957), pp. 131-34; P. Prodi ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...