ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] Costanfinopoli egli era votato a un destino imperiale, avendo prima salvato e poi reso a Zenone il suo trono. La guerra loro declamazione. R a tal fine che E. compose dei pezzi di di opere d'arte e un buon numero sono di contenuto satirico. E ...
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CORBINO, Orso Mario
Edoardo Amaldi
Luciano Segreto
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 30 apr. 1876 da Vincenzo, proprietario di un piccolo pastificio, e da Rosaria Imprescia, figlia di un impresario edile. [...] guida di Damiano Macaluso, autore di un buon testo di termodinamica. Conseguita la laurea in fisica lavori pubblici del paese. L'incarico scadeva alla fine del 1924, ma il C. si dimise al l'attività al Senato (salvo qualche sparuta apparizione, come ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] si prospettò l’opportunità, disertò. Alla fine delle ostilità, completati gli studi a Brera successi anche all’estero, Fo aveva buon gioco nello sdoppiamento in più caratterizzazioni, Valori (IdV) nel 2006, salvo poi dimettersi due anni dopo.
Non ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] ricordò come – un mese prima della fine della guerra – la madre fosse anche amici ebrei, e come si fosse salvata «solo perché aveva incontrato un tenente delle spaziando dal Seicento al presente può a buon diritto essere considerato tra i più ...
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CARUSO, Enrico
Luciano Alberti
Nacque a Napoli il 27 febbraio 1873 da Marcello, meccanico, e da Anna Baldini. Determinante per la formazione del giovane fu l'assiduità all'oratorio di don Giuseppe Bronzetti: [...] notato dal baritono E. Missiano, che lo affidò a un buon maestro di canto, G. Vergine, con regolare impegno di porsi come esemplari. In ogni caso, fino alla fine, dell'eredità anteriore il C. salvò qualcosa che sentiva come prezioso: da un più ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] stessa sera il F. si ritirò a Caprarola sotto buona scorta e i nobili che più si erano esposti di lì a poco (3 marzo 1605), lo salvò. Toccò allora alla Spagna di pagare il conto: da sfondo alle statue antiche: alla fine però, nel 1604-05, commissionò ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] poi una unione" sarebbe nata nel B. verso la fine del 1543 o, al più tardi, all'inizio del che il priore di Capua aveva fatto buon viso al progetto, ma soltanto nel . (Cesare Benedini riuscì a porsi in salvo ma cadde poi nelle mani di Cosimo che ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] la giurisdizione temporale, i redditi - salvo una modesta pensione per il B della nuova convocazione del concilio pose presto fine a tali incertezze. Quando esso venne Paolo Veronese (Galleria Pitti a Firenze). Buona fama ebbe anche la sua biblioteca ...
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DANDOLO, Vincenzo
Paolo Preto
Nato a Venezia il 26 (o 22) ott. 1758 da Abram Uxiel, ebreo battezzato con nome di Marc'Antonio Dandolo, e Laura Steffani, si laureò giovanissimo all'università di Padova [...] delle autorità, si arenò e verso la fine del Regno Italico si esaurì quasi completamente.Sempre atteggiamento equilibrato non lo salvò, nei drammatici giorni tappe della sperimentazione in due diari, Il buon governo dei bachi da seta dimostrato col ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] esami con i massimi voti (salvo che in geometria descrittiva e disegno strutture come nelle ideologie".
Intanto, già dalla fine degli anni Cinquanta, il D. aveva ripreso teatro stabile di Genova IlDiavolo e il buon Dio di Sartre; nel 1966 tradusse Il ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...