Nacque a Grazzano Monferrato (prov. di Asti; oggi Grazzano Badoglio) il 28 sett. 1871 da Mario e Antonietta Pittarelli, modesti proprietari di campagna. Entrato all'Accademia di artiglieria e genio di [...] il suo protettore Capello, e il buon nome del soldato italiano.
A sera lui e il figlio, per salvare la monarchia, creando una reggenza 36; IX (1953), pp. 300-316, 933-949 (giunge quasi alla fine d'agosto '43; la parte ms. inedita arriva al 9 sett. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] con legge la magistratura a porre fine all’epoca del rito opaco e chi, come Filangieri, respingeva il ‘buon selvaggio’, ma incaricava il diritto concepisce un sistema di educazione pubblica, pur facoltativo, salvo che per gli orfani, per i quali sarà ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] alcuna certezza di ordine documentario, salvo ch'essa è testimoniata nello di fondi, e non pochi ritardi) sino alla fine del 1465. Il saldo fu versato al L. svelata anche la nascita del figlio. Grazie ai buoni uffici di Cosimo de' Medici presso papa ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] Ninuccia che ha fatto un "buon matrimonio" franato subito dopo. La si è. In teatro si può dire tutto, poi alla fine si tirano i conti. L'attore ha il compito di farli di autore, fu sempre più rara, salvo poche apparizioni in pubblico. Proseguì la sua ...
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CHIARAMONTI, Scipione
Gino Benzoni
Nacque a Cesena, il 21 giugno 1565, da Chiaramonte e Polissena.
Nobile e ricca famiglia quella paterna, originaria, si diceva, di Clermont e trasferitasi di lì ancora [...] rovina di Galileo, non con altro fine che di sfogare la sua invidia primo momento a Galilei (questi doveva avere una buona opinione del C. se, ancora nel 1613 degli astronomi"), a Pisa sino al 1636, salvo l'interruzione del 1631 quando preferì, per la ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] su Venezia, di cui egli prevedeva la fine come Stato indipendente, e sulla Spagna, verso che a Parigi e a Londra faceva presentire il "buon selvaggio" Il C. era "divertente", qualità che al lungo dominio spagnolo. Salvo poi a sconfessare lo stesso ...
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COLONNA, Prospero
Franca Petrucci
Nacque a Lavinio (Roma) da Antonio principe di Salerno ed Imperiale di Stefano Colonna, più probabilmente che da Antonella Cantelmo, figlia del conte di Pepoli.
Sulla [...] a Ludovico il Moro di inviargli un buon numero di uomini d'armi guidati dal C non furono posti in atto perché, salvo per la guerra di Leone X contro nella pace di Noyon il 13 ag. 1516.
Alla fine del 1516 si recò a Roma per risolvere alcune questioni ...
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DIAZ, Armando Vittorio
Giorgio Rochat
Nacque a Napoli il 5 dic. 1861 da Ludovico e Irene Cecconi, in una famiglia (di lontana origine spagnola) di militari e magistrati.
Il nonno Antonio era stato "ordinatore [...] nato all'interno dello stesso ambiente di buona borghesia napoletana, che si rivelò solido ) e più ancora perché la fine dello stato di guerra vedeva lo Il D. non lasciò opere a stampa, salvo alcuni interventi parlamentari e il discorso celebrativo La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] ambito logico-matematico e fisico alla fine dell’Ottocento, anche con il contributo che «le condizioni presupposte di un buon regime, che veramente appaiono realizzate nei e la storia della scienza, 1971, salvo poi correggersi nel 1989) di non aver ...
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PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ¿il Palestrina'
Rodobaldo Tibaldi
PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ‘il Palestrina’. – Figlio primogenito di Sante Pierluigi e Palma Veccia, [...] dalla senese Virginia Martini de’ Salvi sui quattordici versi del sonetto petrarchesco stipendio da 100 a 180 scudi annui. A fine anno fu colpito da un altro evento luttuoso maestro pro tempore responsabile del buon funzionamento del coro; Pierluigi ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...