Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] che la febbre è scomparsa: in questo caso, il paziente avrà fatto l’«esperienza involontaria naturale» che il salasso cura la febbre.
Il secondo genere di peĩra, l’«esperienza per improvvisazione », implica invece una volizione o un esperimento ...
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BERTINI, Giuseppe Maria Saverio
Domenico Celestino
Mario Crespi
Nacque a Firenze il 10 marzo dei 1695, da Anton Francesco e da Teresa Ghini. Compiuti i primi studi di umanità e retorica presso il collegio [...] medendi methodo…,e dedicate al granduca Cosimo III, il B. trattò dello stato morboso in genere, della febbre, del salasso, dell'uso di alcuni medicamenti, di particolari malattie come la polmonite, la pleurite, ecc. Lo stesso granduca gli concesse ...
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Medico e matematico, nato nel 1497 a Clermont (Beauvaisis), secondo altri, nel 1485 a Mont-Didier; morto a Parigi il 26 aprile 1558. Completò i suoi studi a Parigi dedicandosi con passione alla matematica, [...] della sua carrozza percorrendo il tratto fra Parigi e Amiens; De vacuandi ratione liber (Parigi 1545), contro l'abuso del salasso; De abditis rerum causis libri duo (Parigi 1550); Medicina (Parigi 1554), più volte poi ristampata col titolo Universa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il Seicento nell’ambito della pratica medica sia i quadri generali di riferimento [...] relativamente rapida, quasi ovunque più rapida di quella dei medici, della nuova fisiologia harveyana. Secoli di abitudine al salasso e alle sue conseguenze, nonché la contiguità con il mestiere del macellaio, rendono comprensibile al chirurgo, e del ...
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In medicina si chiama così l'edema di notevole entità esteso a tutto il tessuto sottocutaneo. Esso si accompagna quasi sempre a versamenti nelle cavità sierose del torace e dell'addome. Tali versamenti [...] combattere la malattia fondamentale. Se vi è insufficienza cardiaca occorre sollevare le condizioni del circolo (riposo in letto, salasso, o sanguisugio nella regione epatica, cardiocinetici). Per la terapia delle nefriti, v. nefrite.
Per favorire il ...
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FLEBOCLISI (dal gr. ϕλέψ "vena" e κλύσις "lavaggio")
Ottorino Uffreduzzi
È l'introduzione per via endovenosa (generalmente attraverso la vena mediana cefalica alla piega del gomito) d'una soluzione cosiddetta [...] nel caso di forte disidratazione dell'organismo: vomiti incoercibili, fatti occlusivi, diarree, ecc. Associata al salasso, affretta l'eliminazione di sostanze tossiche dal sangue (uremia, stati tossici secondarî a occlusione intestinale, tossiemie ...
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DA MONTE, Conte (Conti, Pigatti, Montano, Montano Vicentino)
Tiziana Pesenti
Nacque intorno al 1520 a Mason (Vicenza) da Francesco Pigatti, di condizione borghese, e da una nobildonna della famiglia [...] 1562, durante un'epidemia di febbri pestilenziali, salvò il Massaria e tutta la sua famiglia applicando loro il salasso "per derivazione", ossia in luogo prossimo alla sede del morbo, secondo la tradizione ippocratica; con questa scelta terapeutica ...
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Ramo della medicina che si occupa della patologia del sistema venoso. Con l’acquisizione di nuove tecniche diagnostiche e a seguito dei progressi della chirurgia vascolare, la f. tende a costituirsi come [...] dell’atrio destro rispettivamente.
La flebotomia era l’incisione, oggi non più in uso, delle vene per eseguire il salasso. Attualmente può essere praticata, per es., per l’asportazionie di un coagulo sanguigno. La flebectomia è l’asportazione ...
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SANGUIFERO, SISTEMA
Primo DORELLO
Antornio CESARIS-DEMEI
Carlo FOA'
Agostino PALMERINI
Antonio SEBASTIANI
Gian Giuseppe PALMIERI
Nino BABONI
Vittorio PUCCINELLI
Risulta dalle formazioni anatomiche [...] , che, per così dire, gira la posizione, è diretta a togliere lavoro al cuore. Qui rientra in prima linea il salasso e poi tutta la lunga serie di diuretici che comprendono, oltre ai derivati purinici (teobromina, diuretina), la caffeina, la stessa ...
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FRANCESCO Gonzaga, V duca di Mantova
Romolo Quazza
Figlio di Vincenzo I e di Eleonora de' Medici, nato nel 1586, non ebbe la grandiosità e la mania artistica del padre. Dotato di un nativo buon senso, [...] nata; poi il vaiolo lo privò dell'unico figlio maschio. Infine Francesco, colpito egli pure dal male, dopo un salasso inopportuno, spirò il 22 dicembre 1612.
Bibl.: R. Quazza, Margherita di Savoia duchessa di Mantova e Viceregina del Portogallo ...
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salasso
s. m. [der. di salassare]. – 1. Nel linguaggio medico, sottrazione, a scopo terapeutico o preventivo, di una cospicua quantità di sangue da una vena periferica (vena del s.) per ridurne la massa in circolazione; praticato largamente...
salassare
v. tr. [contrazione del lat. sanguĭnem laxare «fare scorrere il sangue»]. – 1. Sottrarre una parte del sangue, a uomini e animali, a scopo sia preventivo sia terapeutico; sottoporre a salasso: s. un iperteso; anche rifl.: è riuscito...