OSSO
V.H. Elbern
L'o. come materiale per la produzione di oggetti d'arte fu usato generalmente nel Medioevo come surrogato dell'avorio, materiale più raro, di più difficile reperibilità e quindi più [...] .v. Osso, in EI, XXV, 1935, pp. 727-728; H. Leclercq, s.v. Os, in DACL, XIII, 1, 1937, coll. 1-10; A. Bethe, s.v. Bein, in RDK, II, 1948, coll. 201-204; L.S.B. Leaky, Working in Stone, Bone and Wood (History of Technology, 1), Oxford 1954; H. Fillitz ...
Leggi Tutto
CENTAURI (Κένταυροι, ῾Ιπποκένταυροι; Centauri)
K. Schauenburg
Esseri fantastici della mitologia greca, in forma di quadrupedi partecipi della natura dell'uomo e del cavallo.
Secondo la tradizione più [...] Parigi 1930; Krappe, in Am. Journ. Phil., LIV, 1933, p. 267 ss.; Carnoy, in Le Muséon, XLIX, 1936, p. 99 s.; B. Schweitzer, Studien zur Entstehung des Porträts bei den Griechen, Lipsia 1940, p. 36; Kjellberg, Larisa am Hermos, II, Berlino 1940, p. 58 ...
Leggi Tutto
POLIFEMO (Πολύϕημος, Polyphemus)
P. E. Arias
Uno dei Ciclopi più noti fin dalla tradizione omerica (Od., ix, vv. 1047 ss.), figlio di Posidone e di Thoosa. Alle sue vicende è legata, infatti, la maggior [...] 1883, p. 249 ss.; C. Robert, Bild. u. Lied, Berlino 1881, p. 13 ss.; Fr. Müller, Die antiken Odyssee-Illustrationen, Berlino 1913, p. 2 ss.; S. B. Luce, in Am. Journ. Arch., XVII, 1913, p. 8 ss.; K. Scherling, in Pauly-Wissowa, XXI, 1952, c. 1810-22 ...
Leggi Tutto
IPERBOREI
F. Eckstein
− Fu questo il nome assunto da un circolo fondato a Roma nell'autunno del 1823, da quattro amici animati dall'amore per l'antichità e dalla lettura degli scrittori antichi. Accanto [...] des Deutschen Reiches 1829-1929, Berlino 1929, p. 5 ss.; A. Rumpf, Archäologie, I (Sammlung Göschen, vol. 538), p. 69 s.; B. Stark, Systematik und Geschichte der Archäologie der Kunst, Lipsia 1880, p. 260 ss. Bibl. dei singoli membri del gruppo: E ...
Leggi Tutto
BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] in collegium. In Roma aveva un tempio sull'Aventino, sotto il Saxum (donde il nome di aedes Bonae deae Subsaxanae; S. B. Platner-Th. Ashby, A Topographical Dictionary ofAncient Rome, 1929, p. 85), fondato al tempo della introduzione del culto di ...
Leggi Tutto
Vedi TUSCANIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TUSCANIA (Tuscana - Tuscania)
M. Torelli
Città etrusca sulla riva destra del fiume Marta, sorta al punto di incontro tra le strade che fin dall'epoca etrusca [...] Sul leone di Val Vidone: W. L. Brown, The Etruscan Lion, Oxford I, 1960, p. 150. - Sulla testa di Philadelphia: S. B. Luce, Catalogue of the Mediterranean Section, University Museum of Philadelphia, Philaedelphia 1921, n. 8, p. 186-87. - Sulle lastre ...
Leggi Tutto
CURIA
G. Lugli
F. Castagnoli
I Romani chiamarono curĭa la sede dove i cittadini si radunavano per deliberare o per scopi religiosi. Le curie vecchie, ricollegate dalla tradizione alla primitiva città [...] che nel tramonto del paganesimo diede luogo alla nota accesa polemica tra S. Ambrogio e Simmaco (382 d. C.). Il pavimento dei I, p. 38 ss.; S. B. Platner-Th. Ashby, A Topogaphical Dictionary of Ancient Rome, Oxford 1929, s. v. Curia; Curiae novae; ...
Leggi Tutto
HONOS
G. Scichilone
Personificazione divinizzata dell'Onore - forse specificamente dell'Onore militare - ebbe nel mondo romano un intenso culto fin dall'età repubblicana, almeno dal III sec. a. C. in [...] -2709; Samter, in Pauly-Wissowa, VIII, cc. 2292-2294; A. B. Cook, Zeus, II, 1, Cambridge 1925, pp. 96 e ss Grant, Roman Imperial Money, Londra 1954, pp. 150-151, 261; S. B. Platner-Th. Ashby, A Topographical Dictionary of Ancient Rome, Oxford-Londra ...
Leggi Tutto
THRASYMEDES (Θρασυμήδης)
P. Moreno
Figlio di Arignotos, scultore di Paro, attivo nella prima metà del IV sec. a. C.
È ricordato da Pausania, come autore della statua crisoelefantina di Asklepios nel [...] L'architecture de l'Argolide aux IVe et IIIe siècles a J. C., Parigi 1961, pp. 89; 123 ss.; 127; 426; G. M. A. Richter, The Sculpture a. Sculptors of the Greeks, New Haven 1962, pp. 255; 382 s.; B. Schlörb, Timotheos, in Jahrbuch, XXII Ergänz., 1965. ...
Leggi Tutto
NĀVḌĀ ṬOLĪ
C. Silvi Antonini
Ī Località dell'India centrale, situata sulle rive del fiume Narmada (o Narbada). (Il nome sembra derivare dal termine navdas, "marinai", come conferma il fatto che attualmente [...] Maheshwar e sono caratterizzati dalla presenza di ceramica nero-lucida (N.B.P.) nel periodo V, e di ceramica rosso-polita nel . Sankalia, B. Subbarao, S. B. Deo, The excavations at Maheshwar and Nāvḍā Ṭolī, 1952-53, Poona 1958-Baroda; B. B. Lal, A ...
Leggi Tutto
b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante esplosiva bilabiale sonora ‹b›, la cui...
b-movie
‹biimùuvi› s. ingl. (propr. «film (movie) di serie b»; pl. b-movies ‹biimùuvi∫›), usato in ital. al masch. – Film, spec. del genere horror, realizzato a puri scopi commerciali e senza alcuna pretesa artistica.