Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] 'aspirazione a un aldilà ‟la foia dell'ideale" (mon rut de l'idéal), e troverà, insieme agli altri decadenti, poco un sinonimo del sabba. ‟Ce finale inouï, où le rut de la chair se mêle au rut de l'ame, où l'ithyfallie domine le désespoir; cette ...
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SFORNO, ‘Ovadyah (Servadio, Salvadio)
Saverio Campanini
– Nacque a Cesena intorno alla metà degli anni Settanta del XV secolo da Jacob di Rubino, non si conosce il nome della madre, e appartenne a una [...] ha-mevu’ar (Commento di R. ‘Ovadyah Sforno annotato), a cura di M. Kravitz, (Giona, Abacuc, Zaccaria), Bet Shemesh 2015, (Cantico, Rut), 2015, (Qohelet), 2016; Amar ha-ga’on. Shi‘ure R. ‘Ovadyah Sforno mi-ketav yad talmido ‘al ha-Torah (Il Maestro ...
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CALDARI, Ferdinando
Giovanna Sarra
Nato a Firenze nel 1688, dopo gli studi letterari, in cui si distinse per il gusto della poesia volgare, conseguì intorno al 1710la laurea dottorale in utroque iure [...] del C. - che ha lasciato molte rime stampate in varie raccolte settecentesche, la traduzione in ottava rima della Storia di Rut (lavoro interrotto dalla morte ai primi sei canti) ed altre cose inedite e incompiute - si affida al poema in due parti ...
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CIRIACO
Mario Pagano
Di C. non si conoscono dati relativi alla nascita e alla morte; dal testo e dai tratti dialettali della lingua si desume che era marchigiano e che era ancora vivo nel 1402, anno [...] i libri di Giosuè, dei Giudici, di Samuele e dei Re, tutti abbastanza fedeli al testo della Bibbia; sono omessi i libri di Rut, di Tobia, di Ezechieli e sono riuniti in un unico canto i libri di Daniele e di Giuditta e il primo capitolo del libro ...
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Nato circa il 1119, ucciso il 29 giugno 1174. Figlio terzogenito del granduca Giorgio, detto Longimano (Dolgorukij), quindi nipote di Vladimir Monomaco, per madre ebbe una donna di sangue turco, figlia [...] Izlaslav. Nella campagna del 1151 (per riconquistare la capitale perduta), A. subì una decisiva disfatta sulle rive della grande Rut ed allora insistette perché il padre si ritirasse con lui nel nord: "in questo paese nulla abbiamo da cercare" diceva ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ; caseum), [o ˈfːjerːə] «il ferro», cioè il metallo (< ferrum; il ferro da stiro, pluralizzabile, è infatti [o ˈfjerːə]), [o ˈbːrutːə] «ciò che è brutto», «la bruttezza», [o ˈkːapi] «il comprendere», [nun o sˈːatːʃə] «non lo so», ma [o ˈfratə] «il ...
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(IX, p. 602; App. I, p. 390; II, I, p. 541; III, I, p. 335; IV, I, p. 395)
Dall'aprile 1990 il paese ha assunto la denominazione ufficiale di Repubblica Federativa Ceca e Slovacca.
Condizioni demografiche [...] , "Raccolta tascabile di leggi, teoremi e definizioni", 1983), K. Sýs (Kniha přísloví, "Il libro dei proverbi", 1985), P. Rut (Menší poetický slovník v příkladech, "Dizionario poetico minore con esempi", 1985). Sono poi da ricordare J. Žáček, uno dei ...
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ORVIETO, Angiolo
Laura Cerasi
ORVIETO, Angiolo. – Nacque a Firenze il 18 giugno 1869, primogenito di Leone, banchiere, e di Amalia Cantoni.
Ampie notizie sulla famiglia si rinvengono nel testo autobiografico [...] maturato nel tempo. Tra fine e principio di secolo Orvieto aveva composto sonetti come Il Semita (1895), un abbozzo dedicato a Rut, e più tardi Il roveto (1907), ispirato alla figura del profeta come il libretto d’opera. Nel 1919 compose una serie ...
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Il termine aspirazione indica una particolare produzione fonetica di un suono occlusivo. Durante l’articolazione di un’occlusiva aspirata, più precisamente al momento del suo rilascio, si ha il passaggio [...] sorde sono realizzate aspirate; il fenomeno è più marcato nei segmenti geminati o postvibranti, ad es. rotto [ˈrutːhu], sarto [ˈsarthu].
L’aspirazione è soggetta a condizionamento prosodico: il fenomeno è infatti maggiore quando l’occlusiva ...
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MATRIMONIO
J. Baschet
Il m. veniva definito nel Medioevo, sulla scia del diritto romano, come l'istituzione tra l'uomo e la donna di una comunione di vita e di beni socialmente riconosciuta, che costituiva [...] , il m. di Osea e Gomer, che decora spesso l'iniziale dell'omonimo libro biblico, di Tobia e Sara o ancora di Bòoz e Rut (Bibbia di Sant Pere de Rodes, del sec. 11°, Parigi, BN, lat. 6, II, c. 1r), che tuttavia appaiono meno importanti di quelli di ...
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ottateuco
ottatèuco (più com. Ottatèuco) s. m. [dal lat. tardo octateuchus, gr. ὀκτάτευχος, comp. di ὀκτα- «otta-» e τεῦχος «libro», sul modello di πεντάτευχος «Pentateuco»]. – Termine con cui vengono designati complessivamente i primi otto...
routinario
routinàrio 〈rut-〉 (o rutinàrio) agg. [der. di routine, col suff. -ario]. – Di routine, come prassi più normale, generica e frequente: procedimenti r. di lavorazione; diagnostica, analisi r.; controlli r., indagini r., in medicina;...