Cecità
Luciano Cerulli
Gianni Carchia
Il termine cecità indica l'assenza del potere visivo, definitiva o temporanea, assoluta o relativa, a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di percezione [...] queste meritano particolare menzione, per la loro elevata incidenza, le corioretiniti virali a interessamento maculare, come quelle da rosolia e da citomegalovirus, e le forme secondarie a Protozoi, come quella da Toxoplasma gondii. Nel quadro delle ...
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feto
Vincenzo Berghella
Maria Bisulli
Ritardo di crescita fetale
Si parla di ritardo di crescita fetale quando la stima del peso fetale si colloca al di sotto del 10° percentile per quell’età gestazionale. [...] più comuni, quali il citomegalovirus e la toxoplasmosi. L’indagini possono includere l’accertamento materno dell’immunità alla rosolia, la presenza di anticorpi antifosfolipidi, o il rilevamento di altre condizioni che possono causare lo IUGR (per es ...
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anticorpo
Maurizio Pietrogrande
Sostanza di natura glicoproteica globulare, appartenente alla classe delle immunoglobuline, o gammaglobuline, che si sviluppa nel corso di una risposta immunitaria e [...]
Il dosaggio di a. specifici è utilizzato per identificare la presenza di infezioni in essere o pregresse (per es., la rosolia) e l’avvenuta risposta alla vaccinazione (per es., anti-HBV). La ricerca di a. naturali diretti contro i gruppi sanguigni ...
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Diabete
Paolo Sbraccia
Dal greco diabaíno ('passo attraverso'), il termine 'diabete' indica due entità cliniche assai distinte, ma accumunate dal passaggio attraverso i reni di un eccesso di urina (poliuria): [...] ecc.), da assunzione di alcuni farmaci (cortisonici, diazossido, diuretici tiazidici, interferone ecc.), da alcune infezioni (rosolia congenita, citomegalovirus ecc.); altre forme presenti in quadri sindromici specifici (sindrome di Down, sindrome di ...
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Unghia
Bruno Callieri
L'unghia (dal latino ungula, derivato di unguis, "unghia") è la formazione cornea dell'epidermide che nell'uomo ricopre la faccia dorsale dell'estremità delle dita; svolge essenzialmente [...] fisiche o chimiche; da infezioni di origine esterna (miceti, germi vari) oppure interna, sia acute (morbillo, rosolia, scarlattina) sia subacute o croniche (sifilide, tubercolosi); da intossicazioni (piombo, arsenico); da malattie cutanee (eczema ...
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salute
Giorgio Bignami
Benessere del corpo e della mente
Lo stato di salute dipende in buona parte dallo stile di vita e da fattori sociali, economici, ambientali, psicologici e culturali, mentre l’accessibilità [...] tra loro, secondo un modello detto categoriale: il tifo petecchiale è distinto dal tifo intestinale, il morbillo è distinto dalla rosolia, il diabete è distinto da altre malattie del metabolismo, e via di seguito.
All’estremo opposto vi sono malattie ...
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Scienza che si occupa dello studio del cuore, in condizioni normali o patologiche.
Diagnostica
Evoluzione dei mezzi diagnostici. - L’esame clinico delle condizioni cardiocircolatorie si limitava in passato [...] Turner), oppure malattie materne come il diabete e il lupus eritematoso sistemico, o alcune infezioni come la rosolia o la toxoplasmosi. Per il trattamento radicale o palliativo delle malformazioni congenite rivestono un ruolo importante tecniche di ...
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OCCHIO (XXV, p. 116; App. II, 11, p. 432)
Giovanni Battista BIETTI
Fisiologia. - I recenti progressi nelle conoscenze sulla fisiologia dell'o. riflettono soprattutto la elettrofisiologia, la circolazione [...] oculari ed extraoculari di tipo malformativo, a varie virosi sofferte dalla madre nei primi mesi di gravidanza, (per es. rosolia).
Le conoscenze nel campo della patologia si sono poi arricchite in virtù anche di nuovi e più perfezionati mezzi ...
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MORBILLO (lat. morbilli; fr. rougeole; sp. sarampión; ted. Masern; ingl. measles)
Cesare Cattaneo
Malattia infettiva, o contagiosa, caratterizzata da eruzioni di macchie rosse su tutta la superficie [...] casi di meningite tubercolare.
La diagnosi di solito è facile; tuttavia non è sempre facile differenziare un esantema morbilloso dalla rosolia, dall'eruzione papulosa del vaiolo nei primi due giorni, dalla scarlattina quando si è di fronte a morbillo ...
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CAMPELLO, Bernardino
Angela Dillon Bussi
Nacque a Spoleto il 28 marzo 1594 dal conte Solone, giureconsulto, e dalla nobile Rotilia Capecio, terzogenito di dieci figli. Le vicende della sua famiglia, [...] anni: il 7 ott. 1649 morì Giovanni "figlio insieme a fratello"; il 2 maggio 1651 "per una puerile influenza di rosolia" gli mancò la moglie. Neppure in queste circostanze il C. volle allontanarsi dalla sua casa e dai suoi studi. Ricevette offerte ...
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rosolia
roṡolìa (pop. roṡalìa) s. f. [der. di ròsa, per il colore dell’esantema]. – Malattia infettiva acuta esantematica, generalmente epidemica, detta anche rubeola, provocata da un virus specifico a RNA; si trasmette mediante le goccioline...
rosolare
roṡolare v. tr. [prob. dal longob. rosa «crosta»] (io ròṡolo, ecc.). – 1. Far cuocere allo spiedo o in forno o nel tegame, a fuoco vivace, carni o patate, in modo che la superficie faccia crosta, assumendo il caratteristico colore...