Giurista romano (sec. 3º d. C.). Si conoscono di P. ottantasei opere (in 319 libri), oltre le note a opere altrui. Fra le maggiori sono i commenti ad Edictum e ad Sabinum. Grande fu la fama che godette [...] presso i contemporanei e i posteri: fu uno dei cinque giuristi indicati nella cosiddetta legge delle citazioni di Teodosio II e Valentiniano III, alle cui opinioni i giudici dovevano attenersi nel decidere; e nell'Occidente postclassico fu uno degli ...
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Giurista romano del sec. 2º d. C., vissuto fra l'età di Adriano e quella di Commodo. Nulla sappiamo della sua vita; non conosciamo neppure il suo nome completo, perché Gaius è semplicemente il prenome. [...] è un compilatore felice, benché non originale, le sue doti d'espositore gli valsero d'essere incluso da Teodosio II tra i cinque giureconsulti della legge delle citazioni e d'essere ampiamente utilizzato da Giustiniano nelle Istituzioni e nel Digesto ...
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Storia. - Mentre nel diritto moderno, e già nel diritto romano giustinianeo, il contratto può essere definito l'accordo di due o più persone diretto a costituire un rapporto obbligatorio dalla legge riconosciuto, [...] 'accordo. Non genuina, pertanto, è l'affermazione contenuta in Dig., II, 14, De pactis,1, 3, secondo la quale non vi Albertario, I patti dotali a favore di terzi, in Studi di diritto romano, I, Milano 1933, p. 349 segg., e bibliografia ivi citata.
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] .; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 177 segg.; II, p. 430 segg.; E. De Ruggiero, La patria nel diritto pubblico romano, Roma 1921; P. Bonfante, Storia del diritto romano, 3ª ed., Milano 1923, I, pp. 72 segg., 229 segg., 267 segg ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] . Lat., XI, i, p. 130 segg., nn. 693-815; XI, ii, p. 1239 segg., nn. 6823-6920; A. Zannoni, Arcaiche abitazioni di in Bologna nel sec. XIV, in Documenti e studi, Dep. st. d. Rom. 1909; G. Rouchès, La peinture bolonaise à la fin du XVIe siècle, Parigi ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] 60; E. Saglio, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq. grecques et rom., I, p. 1266; G. Lafaye, ibid., III, pp. 1177-88 attuali del processo civ. in Spagna, in Riv. di dir. proc. civ., II (1925), i, p. 148. Per il processo portoghese (codice del 1876 ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] , IV, ibid., p. 28; id. Forme primitive ed evoluzione della proprietà romana, ibid., II, p. 206 segg. (Res mancipi e res nec mancipi, Roma 1888-89); id., Corso di diritto romano, I, Diritto di Famiglia, Roma 1925 (ivi bibl.); G. Brichetti, La natura ...
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GERMANIA (XXXII, p. 667)
Pino FORTINI
Clarice EMILIANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Carlo ANTONI
Ernst RABEL
Il 13 marzo 1938 i territorî della repubblica austriaca [...] unitario, in cui, esclusa ogni influenza del diritto romano, sarebbero ripristinate le vecchie tradizioni germaniche. Criterio fondamentale si guardò bene dal ripetere l'errore di Guglielmo II, iniziando una gara navale con l'Inghilterra. Della ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] - come in Egitto e nella Babilonia, nell'Ellenismo e nell'Impero romano, e fino ai nostri giorni nella Cina e nel Giappone - dio egli " in senso largo (cfr. I Re [Samuele] e IV [II] Re). Questi formavano una società o scuola, che, posta sotto la ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] il patriarcato, il figlio segue la condizione del padre. II regime familiare è invocato quando si tratti di decidere l'appartenenza che è entrato allora in così frequenti contatti col mondo romano e ne ha dovunque invaso i confini, non solo conosceva ...
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filippo
s. m. – 1. Antica moneta d’oro (gr. Φιλίππειος, lat. Philippēus e anche Philippus), del valore di 20 dramme, coniata dapprima da Filippo II di Macedonia; usata poi come moneta circolante in tutto il mondo ellenistico e romano, il suo...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...