FESTA, Nicola
Piero Treves
Nacque a Matera il 17 nov. 1866 da Francesco e da Lucia Mazzei in una famiglia modestamente agiata, capace comunque di permettere al figlio la frequentazione del locale ginnasio-liceo [...] il verdetto, p. E. Pistelli indirizzava una lettera aperta al Pascoli, allora professore all'università di Messina, "imperiali" del Mussolini, analoghe epigrafi latine per la Città universitaria di Roma (che non gli perdonò, pur al F. sempre ...
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FIORENTINO, Pier Angelo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli da Giacomo e da Elisabetta Durelli il 5 marzo 1811 (la data di nascita fissata al 18 marzo 1809 e ricavata dall'epigrafe posta sulla lapide [...] p. 109). Ma Napoli non era la città più adatta agli sperimentalismi, sicché il Vesuvio si direttamente con una lettera aperta datata 15apr. 1848che 3nov. 1848, in Museo centr. del Risorgimento di Roma, busta 714/29) che chiamava a testimoni della sua ...
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ANGUILLARA, Giovanni Andrea dell'
Claudio Mutini
Nacque a Sutri intorno al 1517, come si deduce da un capitolo autobiografico indirizzato al card. C. Madruzzo.
Incerta è anche la famiglia cui l'A. appartenne, [...] antichi privilegi.
A Roma, dove crebbe e fu educato, l'A. dovette assistere nel 1527 al saccheggio della città per opera del che rappresenta una costante nella tematica delle Rime in aperta polemica con le forze disgregatrici interne ed esterne) ...
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BARUFFALDI, Girolamo
Raffaele Amaturo
Nacque a Ferrara il 17 luglio 1675 da Niccolò e da Caterina dei Campi. Compiuti i primi studi di grammatica e di retorica presso i gesuiti nel seminario vescovile [...] l'archivio, che fu inviato a Roma per un approfondito esame, e gli Ferrariensibus (1698), Dell'istoria della città di Ferrara (1700), il Commentario , "droga dei poeti, elisir dei letterati", è aperta la via a qualche bel tratto di satira del ...
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BONSANTI, Alessandro
Renato Bertacchini
Nacque a Firenze il 25 nov. 1904 da Giuseppe e da Lavinia Lelli. Studente della facoltà di ingegneria, dissesti famigliari lo costrinsero a troncare gli studi. [...] altre prose (ibid. 1940), Introduzione al gran viaggio (Roma 1944) e i due romanzi La vipera e il Proust e Joyce. Nella stagione ancora aperta dei neorealismo pubblica La vipera e il fiorentini elessero sindaco della loro città il 12genn. 1982 come ...
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BONAMICI, Pietro Giuseppe Maria (Castruccio)
Claudio Mutini
Nacque a Lucca il 18 ott. 1710 da Francesco e da Maria Felice Rigola. La famiglia era di modeste condizioni economiche.
Studiò nel seminario [...] la pubblicazione soprattutto per l'aperta ostilità verso l'opera del borbonica. E tuttavia la città non lo soddisfaceva completamente, Brescia 1763, pp. 2313 ss.; G. Sforza, Episodi della storia di Roma nel sec. XVIII, in Arch. stor. ital., s. 4, XIX ...
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BECHI, Giulio
Pino Fasano
Nato a. Firenze il 20 ag. 1870, compì gli studi presso le Scuole pie di quella città. Tra i suoi insegnanti di liceo ebbe E. Pistelli che lo ricorderà in un commosso ritratto. [...] e nonostante l'urto provocato nella sua coscienza, aperta alle nuove idee, dall'impiego dell'esercito Pistelli, Profili e caratteri, Firenze 1921, pp. 205-213; L. Russo, I narratori, Roma 1923, pp. 66-67; L. D'Ambra, Trent'anni di vita ital., III, ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] culturali e spirituali non più di una città o di una regione, ma di in posizione atona (la e e la o aperte si chiudono fuor d’accento); il monottongamento dei di Livio rivive tutto il passato di Roma, in una visione celebrativa delle virtù romane ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] ma poiché la guerra si combatte intorno a una città, egli è anche poeta della vita civile, e oltre: La questione omerica). ▭ Anche in Roma, non appena essa entrò in contatto con attorno ai quali è tuttora aperta la discussione, la questione omerica ...
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Nell’antica Grecia si designava con il termine πανήγυρις ogni assemblea aperta a tutti e riunita essenzialmente per motivi agonistico-sacrali. Durante tali celebrazioni si tenevano i discorsi a cui si [...] alessandrina maggiori rappresentanti del p. in versi furono Callimaco e Teocrito. Come celebrazione di città e di popoli si ebbero, durante la seconda sofistica, il Panatenaico e l’Encomio di Roma di Elio Aristide (2° sec. d.C.) e nel 4° sec. d.C. l ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...