PIETRO di Oderisio
A.M. D'Achille
Scultore romano appartenente alla famiglia di tradizione 'cosmatesca' degli Oderisi (Claussen, 1987), attivo alla fine del 13° secolo.
La messa a fuoco di questo artista [...] oggi come un imponente parallelepipedo con tre lati aperti da profonde nicchie trilobe e archiacute (che italiano, Cosenza 1994, pp. 244-249); F. Bussi, Istoria della città di Viterbo, Roma 1742; N.M. Cimaglia, Della natura e sorte della Badia della ...
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PARMEGGIANI, Tancredi
Davide Lacagnina
– Nacque a Feltre il 25 settembre 1927 da Paolo e Francesca Zallot. Insieme ai fratelli più piccoli Romano e Silvia, trascorse i primi anni di vita a Bologna per [...] assunse un carattere di aperta polemica nei confronti della Biennale pittura e scultura internazionale Amedeo Modigliani Città di Livorno.
All’inizio del Norvegia, ad agosto fece ritorno da solo a Roma, ospite dapprima del fratello Romano e poi, per ...
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LEONARDI, Leoncillo
Maura Picciau
Nacque a Spoleto il 18 nov. 1915 da Fernando, professore di disegno e poeta dialettale, e da Giuseppina Magni, ultimo di tre figli, dopo Chiara e Lionello.
Il nonno [...] la ricerca della realtà appare oggi come l'unica strada aperta all'arte italiana. Realtà come contemporaneità della tematica e del giovani artisti.
Il L. morì a Roma il 3 sett. 1968.
A un anno dalla morte la città di Spoleto gli tributò la prima ampia ...
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PETRAZZI, Astolfo
Felice Mastrangelo
PETRAZZI, Astolfo. – Nacque a Siena il 20 novembre 1580 da Lazzaro di Giovan Francesco da Modena, di professione cappellaio, e da Lucrezia (Avanzati, 1987, p. 59).
Petrazzi [...] XIX secolo, soprattutto in qualità di pedagogo, poiché «tenne aperta in sua casa [un’] accademia di pittura, frequentata molto opera nel centro artistico più importante dell’epoca, la città papale. A Roma, infatti, dove è già documentato l’8 marzo in ...
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GALLI BIBIENA, Ferdinando
Anna Coccioli Matroviti
Secondogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, nacque in Bologna il 19 ag. 1657. Dopo gli studi di pittura con G. Viani, si [...] architettonica - la sua scenografica "scala aperta" è stata convincentemente ricondotta dalla Matteucci nel 1741. Come scenografo lavorò in molte città spostandosi fino a Genova (1694-95, 1700), Torino (1694, 1698-99), a Roma (1696-97), a Milano (dal ...
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Vedi CARTAGINE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CARTAGINE (fen. Qart Hadasht; greco Καρχηδών; lat. Carthāgo)
P. Romanelli
G. Sgatti
Colonia fondata dagli abitanti di Tiro sul golfo che si apre nella costa [...] La magnificenza della città alla fine dell'età antica era tale che Ausonio la diceva la più bella dopo Roma. Sprovvista di difese intorno ad una grande sala quadrata, di m 37 di lato, aperta da una parte verso il mare, circondata da portici e con le ...
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GIOCCHI (Ciocchi), Ulisse
Sabina Brevaglieri
Figlio di Bastiano, di famiglia benestante, nacque a Monte San Savino fra il 1560 e il 1570. La sua intensa attività per chiese e confraternite della città [...] libro aperto, sullo sfondo di un'aperta campagna dell'attività del G., forse rientrato nella città natale dove realizzò, nel 1621, il s.; G. Richa, Notizie istoriche delle chiese fiorentine… (1754-62), Roma 1972, III, p. 25; IV, pp. 288, 306; IX, ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] Nel 1812, in previsione del soggiorno (mai avvenuto) a Roma di Napoleone con la consorte e il figlio, partecipò, insieme Nella stessa città, in questi anni, Palagi aveva fondato un’accademia privata, con molti allievi, che tenne aperta fino al 1834 ...
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GHERARDI, Filippo
Alessandro Serafini
Nacque a Lucca nel 1643 dal pittore Sebastiano.
Nella bottega paterna, dove il G. - noto anche con il soprannome di Sancasciani - avanzò i primi passi nell'arte [...] a Venezia. In questa città, prima di ottenere alla corrente dei "tenebrosi".
Aperta la strada al neoveronesismo di ; A. Paolucci, La pittura della volta della chiesa di S. Pantaleo…, in Roma, VIII (1930), pp. 49-54; A.V. Moschini, Il Coli e il ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (v. vol. iii, p. 219-230)
B. Palma
Gli scavi sono stati ripresi dall'Istituto Archeologico Austriaco nel 1954 e proseguiti in campagne successive fino ad [...] case, abitate fino all'età più tarda della città, furono messe in luce tra il Pritaneo e costruì in E. un santuario alla Dea Roma e al Divo Giulio, indicherebbe l'inizio del tardo-augustea.
Museo. È stato aperto nel 1964 nel villaggio di Selçuk ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...