Andrea Pisano (o da Pontedera o di Ugolino)
G. Kreytenberg
Orafo e scultore, capomastro dell'Opera del duomo a Firenze e Orvieto, nacque a Pontedera intorno al 1295 - il padre, ser Ugolino, era notaio [...] , costretto a lasciare la propria città in quanto oppositore dell'antipapa Niccolò questione è di fatto tuttora aperta.Poco tempo dopo che Giotto, 178.
L. Fumi, Il Duomo di Orvieto e i suoi restauri, Roma 1891, pp. 60-61 nrr. CLI, CLIII, CLV, CLVI, ...
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CERACCHI, Giuseppe
Sandra Vasco Rocca
Marina Caffiero
Figlio di Domenico, orefice, e di Lucia Balbi, figlia dell'orefice Bartolomeo, nacque a Roma il 4 luglio 1751.
Domenico, figlio di Silvestro, anche [...] le autorità romane: divenutagli difficile la vita a Roma, nel maggio 1790 lasciò la città per Vienna, dove sistemò la moglie e i pubblica (Clerici, 1961 p. 143):la sottoscrizione, aperta in Francia nel 1800,non coprì la somma richiesta ed ...
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CASTEL DEL MONTE
HHubert Houben
È senz'altro il più affascinante dei castelli costruiti da Federico II. Sulla sua costruzione e sulla sua funzione le opinioni degli studiosi sono contrastanti. Il fascino [...] Musca, 1981, ed. 2002, pp. 23 s.)
Ancora aperta tra gli studiosi è la discussione sulle influenze architettoniche, cioè 1239-1240, a cura di C. Carbonetti Vendittelli, Roma 2002, p. 460. R. D'Urso, Storia della città di Andria, Napoli 1842, p. 55; E ...
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TREVISO
G. Valenzano
(lat. Tarvisium; Tervisium nei docc. medievali)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata nella pianura alla confluenza nel Sile del torrente Botteniga.
T. sembra costituire [...] e il 1277 su pianta quadrata, aperta in tre lati da portici, era chiesa e convento dei Servi (1346-1372), Roma 1963; L. Coletti, Tomaso da Modena, , Venezia 1991; T. Basso, Treviso illustrata. La città e il territorio in piante e vedute dal XV al ...
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BAROCCI (Baroccio), Federico, detto il Fiori
Marylin A. Lavini
Afredo Petrucci
Nacque probabilmente nel 1535 in Urbino da famiglia di artisti: il bisnonno Ambrogio, milanese, era scultore stabilitosi [...] vent'anni, quando egli decise di recarsi a Roma; qui abitò presso un altro zio che era e non si allontanò più dalla sua città se non per brevi assenze. Questo isolamento , trattandosi di un soggetto all'aria aperta, con la figura del santo in primo ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] costretto ad allontanarsi dal luogo sacro, o la città, come nella basilica superiore di Assisi, dove di un corpo aperto, particolarmente pericoloso en France et en Italie (XIIe-XVe siècle) (BEFAR, 269), Roma 1993; id., Démon, in J. Le Goff, J.C. ...
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PASSEROTTI, Bartolomeo
Angela Ghirardi
PASSEROTTI (Passarotti), Bartolomeo. – Nacque a Bologna nel 1529, rinnovando nel nome quello del padre; fu battezzato il 28 giugno.
Gli anni della formazione sono [...] Zuccari.
La permanenza a Roma fu certamente intervallata da rientri nella città natale. Al 1552 dovrebbe risalire sa che verso il 1560 Passerotti si era sistemato a Bologna, dove aveva aperto, presso le due torri, un «bello studio di varie cose di ...
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FONTANA, Domenico
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, nacque a Melide, piccolo borgo del Canton Ticino, nel 1543. Come riferiscono i suoi biografi, nel 1563 si trasferì a Roma, [...] immette nel formulario dell'architettura, onde ottenere costruzioni aperte" (Sisto V ..., p. 399). È indubbio documento, in G. Curcio - M. Manieri Elia, Architettura e città: i modelli e la prassi, Roma-Bari 1989, pp. 151-188; M. Manieri Elia, S. ...
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D'ANCONA, Vitale, detto Vito
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Pesaro il 12 ag. 1825, da Giuseppe e Ester Della Ripa. La famiglia, di religione ebraica, nel 1828 decise di abbandonare la città [...] italiana, aperta al progressismo p. 50; XVIa Esposizione intern. d'arte della città di Venezia (catal. della mostra), Venezia 1928, 10; U. Ojetti, La pittura italiana dell'Ottocento, Milano-Roma 1929, pp. 60 s.; Esposiz. dei dipinti dello studio ...
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CIPOLLA, Antonio
Giuseppe Miano
Nacque in Napoli il 4 febbr. 1820, figlio di Nicola e di Maria Sorgente. Dopo aver atteso ai primi studi nella città natale discepolo di E. Alvino completò la sua formazione [...] . 3002-3006 (per la stessa città romagnola il C. aveva costruito il . la sua casa romana era aperta a tutti. Egli scoprì il Cenni sul cimitero..., Napoli 1881, pp. 18, 54).
Fonti E Bibl.: Roma, Arch. stor. dell'Acc. di S. Luca, Fondo Cipolla;Ibid., vol ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...