PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] intervento che dotò la città di pubblici giardini con ampi viali alberati aperti in corrispondenza dei tracciati 13-18, 21-23, 29; A. Annoni, P. G., in Enciclopedia Italiana, XXVII, Roma 1935, pp. 206 s.; E. Filippini, G. P. nella vita e nelle opere…, ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] difese da logge e dal piano aperto della scala esterna. A sud si 1934); il concorso per il palazzo del Littorio a Roma (1934, in coll. con lo studio BBPR e Ciucci, Gli architetti e il fascismo. Architettura e città 1922-1944, Torino 1989; C. Belli, ...
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COLONNA, Angelo Michele (Angelomichele, Michele)
Paolo Cassoli
Figlio di Giovanni e di una Caterina, nacque a Rovenna (frazione di Cernobbio), in provincia di Como, il 21 sett. 1604 (Guidicini, 1872; [...] paterna, giovanissimo frequentò a Bologna, città nella quale il padre si loro opera borentina, che rimane così aperto. Pare tuttavia che il C. vada 1739, p. 253; L. Crespi, Vite de' pittori bolognesi, Roma 1769, pp. 31-49; G. B. Giovio, Gli uomini ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] -58), che lo portò a Parma, Bologna, Roma, Firenze e Pisa, e che rimase decisivo per C. in via Pignolo, era ormai aperta agli intenditori, e pochi anni più tardi fonte per la prima Guida artistica della città, redatta da Francesco Bartoli nel 1774, e ...
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VIENNE
N. Reveyron
(lat. Vienna, Vigenna)
Città della Francia meridionale (dip. Isère), nella regione storica del Delfinato, posta sulla riva sinistra del Rodano.V., capitale degli Allobrogi, fu conquistata [...] , che venne risistemata e aperta sull'abside della basilica, poi da due colonnati sorreggenti la copertura a tetto.La città ospita un certo numero di fondazioni religiose. I due du XIVe siècle (BEFAR, 282), Roma 1994; N. Reveyron, Les échanges ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] dell'Arte, tradizionalmente aperto alle influenze bizantine, anno in cui B. dovette venire nella città toscana, chiamatovi dall'operaio del duomo R. Pallucchini, I dipinti della Galleria Estense di Modena, Roma 1945, p. 40; O. Grosso, All'ombra della ...
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METROLOGIA ARCHITETTONICA
R.E. Zupko
Nel Medioevo ogni costruttore o bottega utilizzava unità di misura proprie del luogo di origine, che potevano quindi differire considerevolmente, essendo dipendenti [...] mignolo e quella del pollice della mano aperta e considerata equivalente a mezzo cubito, venne ', 'da piazza' o 'di città' e utilizzate in insediamenti urbani e provincie del regno col sistema metrico decimale, Roma 1877; J.J. Bourgeois, Nouveau manuel ...
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LONGONI, Emilio (Eugenio Emilio)
Paola Pietrini
Figlio di Matteo, maniscalco ed ex garibaldino, e di Luigia Meroni, sarta di origini contadine, nacque il 9 luglio 1859 a Barlassina, nel Milanese.
Quarto [...] lavoro. I primi anni trascorsi in città furono molto duri per il L., denaro a esso correlato, in aperta polemica con le commissioni accademiche 5-17, tavv. pp. n.n.; T. Fiori, Archivi del divisionismo, Roma 1968, I, pp. 423, 511 s. e passim; II, pp. ...
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GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] divulgativo, per la conoscenza dei monumenti della nostra città" (Orioli, p. 251); La Roma di Leon X: quadri e studi originali, a libero e più moderno di quel del D'Annunzio; forme prosodiche aperte, ritmi talora d'impronta romantica" (p. 59). Fra ...
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POGGI, Giuseppe
Raffaella Catini
POGGI, Giuseppe. – Nacque a Firenze il 3 aprile 1811, da Giovan Pietro, notaio, avvocato e magistrato, e da Anna Mazzoni; fu fratello di Girolamo (1803-37), giureconsulto [...] a vela sorrette da pilastri di mattoni su cui poggia la terrazza, aperta sul giardino. L’edificio, oggi noto con il nome di palazzo la città sottostante.
L’idea di capitale concepita dal Poggi non conobbe piena attuazione: l’annessione di Roma al ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...