BERTRANDO
Rosario Jurlaro
Di origine prpbabilmente francese, B., che appartenne all'Ordine del domenicani, nel 1319 fu nominato arcivescovo di Brindisi e Oria.
Trasferitosi nella sua arcidiocesi dopo [...] alla Chiesa di Brindisi dei legati pertinenti a quell'Ordine. Nel 1327 viene ricordato tra i consiglieri di re Robertod'Angiò convocati a Napoli per discutere le misure da prendere contro Ludovico il Bavaro disceso,in Italia per l'incoronazibne ...
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ACCONCIAIOCO, Lorenzo
Mario Del Treppo
Nato a Ravello, giurisperito, consigliere e familiare del re, nel 1304 gli fu affidata un'importante causa tra la Curia regia e il signore di Malpignano (Otranto), [...] nel 1322, era in quell'anno anche Maestro Razionale a Bari e il re gli affidava le vendite del sale della Puglia. Nel 1327 Robertod'Angiò lo nominava Maestro Razionale della Regia Curia donandogli, per i servigi da lui resi, la somma di 200 once ...
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Beatrice di Lussemburgo
Enrico Pispisa
Figlia di Enrico VII, non ha assolutamente alcuna parte nelle opere di D., bensì ha uno stretto legame col mondo politico dantesco. Ella infatti fu una delle pedine [...] (recens. di R. Caggese, in " Buil. " XIII [1906] 113-121); C. Wenck, Clemens V und Heinrich VII, Halle 1882; R. Caggese, Robertod'Angiò e i suoi tempi, voll. 2, Firenze, 1921-1930; B. HóNAN, Gli Angioini di Napoli in Ungheria 1290-1403, Roma 1938; R ...
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ANNIBALDI, Paolo
Ludovico Gatto
Appartenente alla nobile e potente famiglia degli Annibaldi, nacque a Roma presumibilmente fra la fine del XIII secolo e i primissimi anni del secolo seguente. Il 12 [...] ott. 1334 fu nominato da Robertod'Angiò suo vicario nell'Urbe, insieme con Napoleone Orsini; venne quindi confermato in Rienzo e la canzone "Spirto gentil" di F. Petrarca, in Arch. d. soc. romana di storia patria,VIII(1885),pp. 142s.; G. Fracassetti ...
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ANGUILLARA, Francesco
Ludovico Gatto
Figlio di Francesco e di Costanza Orsini, nacque con ogni probabilità negli ultimi anni del XIII secolo; era fratello di Pandolfo e di Orso. Nel 1322, rispondendo [...] stesso anno il papa gli concesse la dispensa necessaria per sposare Tommasa di Giovanni Normanno. Nel 1326 fu fatto da Robertod'Angiò vicario regio in Roma insieme con Nicolò Annibaldi e l'11 dicembre dello stesso anno confermò gli Statuti dell'arte ...
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Guglielmo da Sarzano
Cesare Federico Goffis
Frate minore originario del sestiere genovese di Sarzano, vissuto nel monastero di S. Lorenzo in Napoli nei primi decenni del Trecento. Di lui P. Fedele scoperse [...] da due francescani, fra Guglielmo e frate Francesco di Meyronnes, il principale discepolo di Duns Scoto, entrambi fautori delle rivendicazioni politiche di Robertod'Angiò. I loro trattati, composti fra il 1324 e il 1328, mirarono a colpire quello di ...
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ACCIAIUOLI, Acciaiuolo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Guidalotto e di Pera di Pier Manzuoli. Incerta la legittimità della nascita, come lo sono altri dati della sua biografia. Ricordato come testimonio [...] ricoprì le cariche di gonfaloniere di compagnia (1332), di ambasciatore a S. Gimignano ed a Pistoia (1333). Due anni dopo Robertod'Angiò lo nominò suo vicario perpetuo in Prato, con lo stipendio di 10.000 fiorini annui; ma continuò ad avere uffici ...
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Rat, Diego de la
Simonetta Saffiotti Bernardi
Conte di Caserta, maniscalco di re Robertod'Angiò e suo camerario. Per oltre un decennio fu protagonista della vita militare fiorentina e toscana in genere.
Intervenne [...] Montecatini (29 agosto 1315). In seguito fu vicario del re Roberto in Romagna (1316-1317) finché il 21 agosto del 1317 che in R. possa identificarsi il Polifemo che impedisce l'andata di D. a Bologna (Eg IV 75 ss.). Questa tesi, sostenuta dal Torraca ...
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carcare
Emilio Pasquini
. D. ignora la forma non sincopata del verbo, come di ‛ carco ' aggettivo o sostantivo; l'unica deroga nella tradizione manoscritta e a stampa (carica / carcata, in Pd VIII 81) [...] , già abbastanza oppresso dall'avarizia di lui [Robertod'Angiò], non sia imposto anche il sovraccarico dell'ingordigia ne carca, sotteso da un passo oraziano (Ars poet. 38-40), citato da D. in VE II IV 4, oltre che dalla memoria ritmica di If XXI 34 ...
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Polifemo
Giovanni Reggio
Mitico ciclope, figlio di Posidone e della ninfa Toosa. Rappresentato nell'Odissea come rozzo e bestiale, la sua figura passa, dopo un progressivo raffinamento nell'età alessandrina, [...] (Met. XIII 750-897 e XIV 158-222) il personaggio giunge a D., che lo ricorda in Eg IV 75-83, come uccisore di Aci in potrebbe nuocere a D. se si recasse a Bologna.
Perciò sono state proposte alcune identificazioni: Robertod'Angiò, il comune guelfo ...
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