Enrico VII di Lussemburgo, Imperatore
Ovidio Capitani
Figlio di Enrico, conte di Limburgo (m. 1288) e di Beatrice di Beaumont e Avesnes, nacque in un anno compreso tra il 1270 e il 1280 (1274?). Educato [...] patti con Enrico. Le alleanze furono presto trovate: Bologna già dall'aprile del 1311 si schierava con Firenze, e se re Robertod'Angiò, anche per l'eventualità di una minaccia da parte di Federico III di Trinacria, si mostrava esitante, più decise a ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] monache nella chiesa del monastero di S. Chiara, fondato a Napoli nel 1310 e consacrato nel 1340 per volontà di Robertod'Angiò e della consorte Sancia di Maiorca, in un progetto nel quale confluirono esigenze molteplici: dal desiderio di Sancia di ...
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GEOMETRIA e ARITMETICA
P. Morpurgo
Branche della matematica che nel Medioevo costituiscono, con la musica e l'astronomia, le scienze del quadrivium all'interno delle arti liberali, che preparano alla [...] nel duomo di Pisa (1302-1311), negli affreschi di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena (1339), nel sepolcro di Robertod'Angiò in S. Chiara a Napoli (1343-1345), nel campanile del duomo di Firenze, dove l'aritmetica fu rappresentata sia ...
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FILIPPO I d'Angiò, imperatore nominale di Costantinopoli
Andreas Kiesewetter
Quarto figlio di Carlo II d'Angiò, dal 1285re di Napoli, e di Maria di Ungheria, nacque nel 1276. Fino all'età di tredici [...] Luigi di Borgogna egli considerava il principato come un feudo decaduto. Ad accrescere la confusione si aggiunse nella contesa Robertod'Angiò in qualità di supremo signore feudale. Poco prima della sua partenza per Genova egli fece condurre con la ...
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DE MURA, Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque a Napoli il 21 apr. 1696 da Giuseppe (nativo di Scala - Salerno - e dimorante a Napoli, alla via Orto del Conte, commerciante di lane) e da Anna Linguito (cfr. [...] S. Chiara a Napoli da porre sull'altare maggiore (quasi fondale da palcoscenico), al di sopra della tomba di Robertod'Angiò; rappresentava S. Chiara ed altri santi francescani nel trionfo dell'Eucarestia, e venne distrutta dai bombardamenti del 1943 ...
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VISCONTI
S.B. Tosatti
Dinastia di signori (1310-1447) e, dal 1395, duchi di Milano (v.), che soppiantarono i Torriani, già signori di questa città, inizialmente nel 1287 e definitivamente nel 1310.
Il [...] V. (Gilbert, 1977), forse richiesto di un'opera simile al ciclo degli Uomini illustri, scomparso, che aveva dipinto per Robertod'Angiò (m. nel 1343) nella sala maggiore di castel Nuovo a Napoli.
Resta la rovinatissima Crocifissione in S. Gottardo in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capolavoro di Giovanni Boccaccio è il Decameron – scritto tra il 1349 e il 1351 [...] pietre assai; e poi da ciascun de’ lati di lui due grandissimi bacin d’oro pieni di doble fe’ porre, e molte reti di perle e anella del padre che era stato chiamato alla corte di re Robertod’Angiò per attività bancarie legate ai Bardi. Tra il 1327 e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una nuova spinta espansiva
Il 13 aprile 1204 Costantinopoli – già caduta nelle mani dei crociati nel luglio [...] amministrativi più efficienti.
Nell’Italia meridionale sopravvive la dinastia angioina, dopo un periodo di grande splendore con Robertod’Angiò (1278-1343) nella prima metà del Trecento, mentre nell’Italia settentrionale, sotto la spinta di una vita ...
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ARTÙ
S. Maddalo
Leggendario eroe e re dei Bretoni che nella letteratura medievale, in particolare di area francese, assurge, insieme alla sua corte (i c.d. cavalieri della Tavola Rotonda), a simbolo [...] cavalleresca. Questo avvenne in ambito francese, ma anche in Italia, in quei centri, come la Napoli di Carlo e di Robertod'Angiò, le corti padane e in particolare quella dei Visconti, legati a filo doppio con la cultura francese.I manoscritti che ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti 69, 1909-1910, 2, pp. 339-367; A. Sambon, Monetazione napoletana di Robertod'Angiò (1309-43), Rivista italiana di numismatica 25, 1912, pp. 181-202; R.S. Lopez, An Aristocracy of Money in the Early ...
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