Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] o perdenti che non riescono mai a raggiungere il successo. A tale sottofilone appartiene Anima e corpo (1947) di RobertRossen, che racconta la storia di Charlie Davis (interpretato da John Garfield), un ambizioso pugile che per uscire dalla povertà ...
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Newman, Paul
Monica Trecca
Attore cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 26 gennaio 1925. Ultimo emblematico divo della Hollywood più tradizionale, nonché significativo nuovo esponente [...] , ma pronto a riscattarsi, il vertice dell'equilibrio espressivo lo raggiunse in The hustler (1961; Lo spaccone) di RobertRossen in cui costruisce, esplorandone ogni sfumatura psicologica, la figura del giocatore (in que-sto caso un campione di ...
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PETRI, Eraclio, detto Elio
Maria Procino
PETRI, Eraclio, detto Elio. – Nacque a Roma il 29 gennaio 1929 da Mario, di famiglia marchigiana attiva nell’artigianato del rame, e da Anna Papitto, ciociara [...] sia Jules e Jim di François Truffaut, sia Lo spaccone di RobertRossen. Nel 1963 con Age e Scarpelli, Dino Risi, Ettore Scola tempo, un film di fantascienza tratto da un racconto di Robert Sheckley: The seventh victim con il titolo La decima vittima ...
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Giovanile, cinema
Federico Chiacchiari
L'espressione cinema giovanile, o youth movie, non delimita semplicemente uno specifico genere né un periodo della storia della produzione cinematografica, quanto [...] come The fallen sparrow (1943; Il passo del carnefice) di Richard Wallace, Body and soul (1947; Anima e corpo) di RobertRossen, He ran all the way (1951; Ho amato un fuorilegge) di John Berry.Il dopoguerra negli Stati Uniti fu anche caratterizzato ...
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Columbia Pictures Corporation
Giuliana Muscio
Casa di produzione e distribuzione statunitense, fondata nel 1924. Rispetto alle vere e proprie majors fu, almeno agli inizi, una compagnia più piccola, [...] in quel periodo giunse una serie notevole di Oscar: All the king's men (1949; Tutti gli uomini del re) di RobertRossen, Born yesterday (1951; Nata ieri) di George Cukor (premio Oscar alla protagonista, la nuova stella Judy Holliday), From here to ...
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NASCIMBENE, Mario
Paolo Patrizi
– Nacque a Milano il 28 novembre 1913 da Guido e da Emma Spasciani.
Perso precocemente il padre, un avvocato torinese, a occuparsi della sua educazione furono la madre [...] 1957) di Joseph L. Mankiewicz; Alessandro il Grande (1956) di RobertRossen; Addio alle armi (1957) di Charles Vidor; I Vichinghi (1958 Nel frattempo maturava l’ultimo grande incontro, con Roberto Rossellini, per Nascimbene un mito dagli anni del ...
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Mangano, Silvana
Serafino Murri
Attrice cinematografica, di padre siciliano e di madre inglese, nata a Roma il 21 aprile 1930 e morta a Madrid il 16 dicembre 1989. Tra le interpreti più importanti del [...] fece epoca nella danza sensuale che è al centro del peraltro esile Mambo, girato in Italia dallo statunitense RobertRossen, dove l'attrice tornò a duettare maliziosamente con Vittorio Gassman. Molto diversa l'ambientazione tra le montagne abruzzesi ...
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Hackman, Gene
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, nato a San Bernardino (California) il 30 gennaio 1930. Frequentemente utilizzato dal cinema hollywoodiano in ruoli negativi o ambigui, [...] di calzature, autista di camion e cameriere. Esordì sul grande schermo in Lilith (1964; Lilith, la dea dell'amore) di RobertRossen seguito, tra gli altri, da Hawaii (1966) di George Roy Hill. Con il ruolo di un fuorilegge fratello del protagonista ...
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Arcalli, Kim (propr. Franco)
Enzo Siciliano
Montatore e sceneggiatore, nato a Roma il 13 marzo 1929 e morto ivi il 24 febbraio 1978. Eminente figura di cineasta, seppe innovare lo stile del montaggio [...] . Al cinema A. arrivò ventiquattrenne: come comparsa in Senso (1954) di Luchino Visconti, quindi in Mambo (1954) di RobertRossen. Erano anni di esperienze da documentarista (Venezia ore 5, 1954-55; Sul ponte sventola bandiera bianca, 1957). Ma fu ...
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Shock Corridor
João Bénard Da Costa
(USA 1963, Il corridoio della paura, bianco e nero/colore, 101m); regia: Samuel Fuller; produzione: Leon Fromkess, Sam Firks, Samuel Fuller per F&F/Allied Artists; [...] Nietszche. E Fuller le aveva. Shock Corridor è probabilmente, insieme a Lilith (Lilith ‒ La dea dell'amore, RobertRossen 1964), il miglior film mai realizzato sulla follia.
Fin dalla prima sequenza, nello studio dello psicanalista, la situazione ci ...
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