AYALA, Mariano d'
Giovanni Di Peio
Nacque a Messina il 14 giugno 1808 da Raimondo, tenente colonnello d'artiglieria al servizio dei Borboni, e da Rosaria Ragusi. Rimasto orfano a nove anni e messo dalla [...] F. Giulietti (Napoli 1841), fedele soldato della Repubblica partenopea e della Cisalpina; infine dall'articolo apparso sulla Strenna antiborbonica, e l'esaltazione di alcuni protagonisti della recente rivoluzione.L'A., che il 17 marzo 1844 era stato ...
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PALADINO, Giovanni Michelangelo
Alessandra Gissi
PALADINO, Giovanni Michelangelo. – Nacque a Potenza il 24 aprile 1842 da Saverio e da Gaetana Sileo.
Nell’agosto 1860 partecipò all’insurrezione lucana, [...] Agosto 1860. Ricordi, in «Il Lucano» nel Cinquantenario della Rivoluzione Lucana, Potenza, 1910, p. 89). Compiuti gli studi ordinario di zootecnia, igiene e giurisprudenza presso l’Università partenopea (Cecio, 2000, p. 141), di cui Paladino ...
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Scrittore e uomo politico (Brienza 1748 - Napoli 1799). Tipico rappresentante dell'Illuminismo napoletano, P. fu profondamente influenzato dal pensiero di G. Vico, sul quale innestò le istanze democratiche [...] della natura, vagheggiando un codice comune a tutte le nazioni civili. Fu uno dei protagonisti della Repubblica partenopea nata dalla rivoluzione del 1799. Crollata la Repubblica, fu condannato a morte.
Vita e opere
Laureatosi in legge, in seguito ...
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Musicista (Taranto 1740 - Napoli 1816). Tra i più noti operisti della fine del 18° sec., P. si formò a Napoli, dove visse e operò per la maggior parte della sua vita, eccetto due significative eccezioni: [...] nuovo a Napoli, fu maestro di cappella e compositore della corte partenopea. Nel 1788 compose La bella molinara, su libretto di G. , 1803, composta a Parigi per Napoleone). Scoppiata la rivoluzione del 1799, gli si fece colpa di aver abbandonato ...
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Famiglia di patrioti di Celso, nel Cilento, fu coinvolta nelle lotte politiche fin dall'epoca della Rivoluzione francese. Gerardo (Celso, 1775 - Napoli 1854), simpatizzante del giacobinismo, fuggì all'estero [...] decennio francese e la Restaurazione e prese parte alla rivoluzione del 1820. Altro fratello fu Pietro (m. Partenopea e fu perciò deportato (1800); commissario di polizia durante il decennio francese, durò in carica fino al 1819 e nella rivoluzione ...
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Uomo politico e scrittore (Napoli 1801 - ivi 1880); carbonaro, partecipò alla rivoluzione del 1820, e fu perciò arrestato e bandito dal regno al trionfo della reazione. Emigrato, strinse relazioni con [...] Marsiglia, Tours e Parigi (dove pubblicò La Repubblica Partenopea). Tornato poi a Livorno, fu implicato nelle lotte politiche di scritti politici e letterarî (Cenno storico sull'ultima rivoluzione toscana, 1849; Lucrezia delle Vie o la Corsica al ...
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Uomo politico (Béziers 1752 - Parigi 1802). Prete, allo scoppio della Rivoluzione francese si legò con Marat, che protesse nel 1790, e nel 1791 fu eletto deputato alla Legislativa, poi (1792) alla Convenzione [...] (ma in realtà impegnato in attività di controspionaggio), amico di A. Berthier, fu da questo portato a Roma, ove preparò la rivoluzione del 13 febbr. 1798 e fu dal 20 marzo al 17 sett. segretario dei consoli. Nel 1799 accompagnò J.-E. Championnet a ...
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Patriota (Napoli 1769 - ivi 1799); voltosi alle idee della Rivoluzione francese, fu coinvolto col fratello Mario (Napoli 1773 - ivi 1799) nei processi del 1794-95. Fuggito nella Cisalpina (1797), tornò [...] a Napoli con l'esercito francese (1798). Combatté valorosamente, con i fratelli Francesco, Mario e Vincenzo, in difesa della Repubblica partenopea; catturato nella capitolazione di Castel Nuovo, fu processato e decapitato assieme al fratello Mario. ...
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Patriota (Pizzo di Calabria 1775 - ivi 1848); combatté per la Repubblica Partenopea del 1799, ed emigrò poi dal Regno, dove tornò (1806) con le armate francesi. Vecchio e ammalato, non ebbe parte nella [...] rivoluzione del 1848: ma poiché i figli Pasquale e specialmente Benedetto iunior vi figuravano in primo piano, la sua casa fu assalita da soldati ed egli fu ucciso col figlio Saverio. ...
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DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] con l'avvento dei Francesi nel Regno, la Repubblica Partenopea il D. aderi al nuovo regime e fu membro della Roma-Bari 1973, pp. 85 s.; P. Villani, Mezzogiorno tra riforme e rivoluzione, Roma-Bari 1973, ad Indicem; F. Renda, Baroni e riformatori in ...
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azzurro
ażżurro agg. e s. m. [da una pronuncia pop. lāzūrd dell’arabo lāzuward «lapislazzuli», che è dal persiano lāz̆ward o lāǵward, adattam. del sanscr. rājāvarta; cfr. lat. mediev. lazur o lazulum]. – 1. agg. Che ha il colore del cielo...
sarrista
agg. e s. m. e f. Che, chi sostiene la concezione del gioco del calcio propria dell’allenatore Maurizio Sarri; come s. m. giocatore di una squadra allenata da Sarri. ♦ Il giusto premio per la filosofia sarrista sarebbe la conquista...