Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] ), N. fu nuovamente sconvolta dalla rivoluzione carbonara del1820 e presidiata da reparti austriaci (1821 Caravaggio per lo sviluppo della pittura; rappresentanti della scuola napoletanadel Seicento e del barocco sono: J. de Ribera, B. Caracciolo, ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] . La maggiore di quelle che operano in I. negli anni 1820 è la Carboneria.
Le società segrete di stampo liberale e radicale il tramite soprattutto di V. Cuoco e del suo Saggio storico sulla rivoluzionenapoletanadel 1799 (1801), che giunge quando già ...
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LISTA, Stanislao
Federico Trastulli
Nacque a Salerno l'8 dic. 1824 da Giuseppe, ingegnere, e da Anna Maria Mastrocinque.
Sin dall'infanzia fu minato da una grave infermità fisica che gli pregiudicò [...] terracotta donati dalla famiglia all'Accademia napoletana nel 1920 (La damina, Ritratto del barone Gallotti, Ritratto dell'arcivescovo Sutter di quanto elaborato dal L. per ricordare la Rivoluzionedel1820. La belva, intenta a strappar via con la ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] L’alleanza franco-spagnola si spezzò con la Rivoluzione francese; dopo un primo periodo di aperte ostilità la Costituzione del 1812 e perseguì una politica reazionaria. Nel 1820 la S. le sue origini alla corte napoletana.
Il momento massimo dell’arte ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] del coinvolgimento del F. nella rivolta di Masaniello e nella Compagnia della morte, gruppo di artisti che combattevano per la rivoluzionenapoletanidel tempo da Filippo IV per il palazzo del , Le peintre graveur, XX, Wien 1820, pp. 95-109 (ma cfr. ...
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CODAZZI (Codacci, Codazzo, Codozo, Codagora, Codaora, Codahorra), Viviano
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bergamo da Maffeo, anch'egli bergamasco, fra il 1603 e il 1604, nonostante un documento del 1657 [...] " (Briganti, 1966).
La rivoluzionedel 1647a Napoli creò problemi anche . metodica... delle Belle Arti, I, 6, Parma 1820, p. 261; A. Bertolotti, Artisti lombardi a pp. 3539; U. Prota Giurleo, Pittori napoletanidel Seicento, Napoli 1953, pp. 76-81; R ...
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Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] 12° secolo viene fondata la Scuola napoletana di equitazione, dando inizio a una lunga di Macerata, progettato da Ireneo Aleandri (1820-29). Al 1839 risale la piscina di origine nella rivoluzione industriale, che solo all'inizio del Novecento comincia ...
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CAMMARANO, Giuseppe
Oreste Ferrari
Nato a Sciacca (Agrigento) da Vincenzo e da Caterina Sapuppo, il 4 genn. 1766, è considerato il principale esponente, insieme con C. Angelini, della pittura neoclassica [...] che "nella passata rivoluzione non ha dato alcun segno equivoco del suo attaccamento alla piacevole raffinatezza.
Nel 1820 eseguì quella che è reggia di Caserta.
Bibl.: F. Napier, Pittura napoletana dell'Ottocento (Notes on modern painting in Naples)[ ...
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