Metternich-Winneburg, Klemens Wenzel Lothar, conte, poi principe di
Politico austriaco (Coblenza 1773-Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l’università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. [...] a una politica di repressione poliziesca nelle conferenze di Karlsbad e di Vienna (1819). Così la Rivoluzionenapoletanadel1820 offriva al cancelliere austriaco l’occasione per ottenere lo stesso risultato in Italia, riuscendo egli nei congressi ...
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ABATEMARCO, Domenico
Pasquale Villani
Nato a Lagonegro (Potenza) nel 1796, esercitò per un breve periodo l'avvocatura a Napoli. Esponente della carboneria, fondò la vendita dei "Figli di Filangeri" [...] corso della quale fu decisa l'istituzione, nella capitale, di un comitato centrale di corrispondenza. Partecipò alla rivoluzionenapoletanadel1820-21, rifugiandosi a Malta, con il fratello Gabriele, non appena re Ferdinando fece ritorno a Napoli.
A ...
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Troppau, Congresso di
Congresso svoltosi nella città ceca di Opava (ted. Troppau), dal 23 ott. al 17 dic. 1820, il secondo tenuto dalle potenze della Santa alleanza – con la partecipazione della Francia [...] Gran Bretagna – per opporsi alla minaccia liberale; riunito per iniziativa del cancelliere austriaco C. von Metternich a causa della rivoluzionenapoletanadel1820, stabilì il principio generale dell’intervento militare dovunque si manifestassero ...
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DEL RE, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Turi, in Terra di Bari, il 2 genn. 1806 da Francesco Paolo e da Maria Componibile.
In un passato non lontano molti membri della famiglia paterna, originaria [...] sollevato dall'incarico per il ruolo svolto nella rivoluzionedel1820, si era ritirato a vita privata dandosi tempo lavorava a una edizione di Cronisti e scrittori sincroni napoletani, ilcui primo volume, dedicato ai Normanni. apparve a Napoli ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] ), N. fu nuovamente sconvolta dalla rivoluzione carbonara del1820 e presidiata da reparti austriaci (1821 Caravaggio per lo sviluppo della pittura; rappresentanti della scuola napoletanadel Seicento e del barocco sono: J. de Ribera, B. Caracciolo, ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] . La maggiore di quelle che operano in I. negli anni 1820 è la Carboneria.
Le società segrete di stampo liberale e radicale il tramite soprattutto di V. Cuoco e del suo Saggio storico sulla rivoluzionenapoletanadel 1799 (1801), che giunge quando già ...
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Figlio (Napoli 1751 - ivi 1825) di re Carlo, salì al trono nel 1759, quando il padre andò a regnare in Spagna, con un Consiglio di reggenza nel quale predominavano D. Cattaneo principe di San Nicandro, [...] a far parte del Consiglio di stato alla nascita del principe ereditario Francesco, fra la monarchia e la classe colta napoletana. Rifatta la pace con la Francia a fronte alla rivoluzione carbonara, concedere la costituzione di Spagna (1820), ottenendo ...
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Generale (Squillace 1778 - Napoli 1851). Servì la Repubblica napoletana; emigrato, passò al servizio della Francia, e per Giuseppe Bonaparte e Murat combatté in Spagna (1808-11); ritornato a Napoli, ebbe [...] concluse con la disfatta di Tolentino. Nel 1820, incaricato della repressione della rivoluzione di Sicilia, P. si accordò con P., sostituendolo con il generale P. Colletta. Dopo i moti del1820 fu nominato capo di S. M. nella guerra contro gli ...
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Storico, nato a Perugia il 25 settembre 1896. Professore universitario dal 1928, è dal 1941 ordinario di storia del Risorgimento all'università di Napoli; vice presidente dell'Istituto nazionale per la [...] del Seicento, Napoli 1923; Lo Studio dî Napoli nell'età spagnola, ivi 1924), ha poi studiato il periodo della Rivoluzione stor. napoletano, 1927; Per la storia del Regno delle Due Sicilie dal 1815 al 1820, ibid., 1927; L'esercito napoletano e ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] sostegno ottenuto dalla rivoluzione delle Due Sicilie nel 1820 vi furono il risentimento delle province nei confronti del governo centrale e una profonda avversione per i privilegi e la corruzione della capitale napoletana. La costante crescita dei ...
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