BIRAGO AVOGADRO (Avogaro), Giambattista
Valerio Castronovo
Nato a Genova, in data imprecisabile al principio del sec. XVII, si trasferì con la famiglia a Venezia ancor fanciullo, ne acquistò la cittadinanza [...] valore storico o di particolari contenuti politici (motivo in qualche modo ricorrente nel B. è - riguardo alla rivoluzioneinglese e alla Fronda francese - il rammarico per "l'immobilità colpevole" della nobiltà di corte e dell'aristocrazia terriera ...
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GAUDENZI, Paganino
Giampiero Brunelli
Nacque a Poschiavo, nei Grigioni, il 3 giugno 1595 da Tommaso, in una eminente famiglia di confessione riformata. Frequentò le Università di Basilea, Ratisbona [...] monarchie, giungendo a considerare difesa legittima la lunga ribellione di Fiandra, la rivolta catalana del 1640, la rivoluzioneinglese del 1641 e la separazione del Portogallo dalla Corona di Spagna. Considerò invece più efficace un sistema misto ...
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RICOTTI, Ercole
Frédéric Ieva
RICOTTI, Ercole. – Nacque a Voghera il 12 ottobre 1816 da Mauro e da Giuseppina Dapino (1792-1852).
Il padre (1782-1830), medico condotto di tendenze liberali, fu autore [...] di storia generale per affrontare argomenti più specifici. Nacquero così i corsi sulla Rivoluzione protestante, sulla Rivoluzioneinglese e sulla Rivoluzione francese, che sarebbero stati trasformati in altrettanti libri.
Ricotti prese parte alla ...
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leggi naturali
Paolo Casini
Le norme che ogni uomo trova dentro di sé, interrogando la propria ragione
Sulla nozione di diritto di natura e di leggi naturali si discute da secoli nella giurisprudenza, [...] di Oliver Cromwell, opponevano alla monarchia di diritto divino uno Stato assoluto fondato sul consenso.
Durante la seconda rivoluzioneinglese (1688) John Locke teorizzò lo Stato liberale, anch’esso fondato sul consenso ma con poteri limitati e ...
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ARCONATI LAMBERTI, Giovanni Gerolamo
Elvira Gencarelli
Nulla si sa di sicuro intorno alla sua nascita: molto probabilmente l'A. era figlio illegittimo d'un Arconati e, forse, d'una Lamberti, "nato nella [...] dal Bayle, dal Barbier e dal Didot): modesta esposizione degli avvenimenti dal 1685 al 1689, per esaltare la rivoluzioneinglese dal punto di vista riformato.
Abbandonata ogni attiva partecipazione alle vicende politico-diplomatiche, nel 1718 l'A. si ...
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Lorenzo Fioramonti
Nel pensiero politico moderno, la difesa dei diritti individuali è sempre stata intimamente legata al concetto di sicurezza, traducendosi in una relazione molto spesso conflittuale [...] dagli individui che lo hanno creato.
Di tutt’altro avviso è John Locke, ispiratore del liberalismo e della rivoluzioneinglese, secondo il quale la sovranità dello stato è costitutivamente limitata nella sua sfera d’intervento dai “diritti naturali ...
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diritti civili
Diritti di cui godono tutti i cittadini di uno Stato in quanto tali. Sono i diritti riconosciuti dall’ordinamento giuridico come fondamentali, inviolabili e irrinunciabili (dunque non [...] ), nella Magna charta libertatum (1215), nell’Habeas corpus (1679) e soprattutto nel Bill of rights, frutto della rivoluzioneinglese (1689). La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (➔ Dichiarazione dei diritti dell’uomo), emanata nell ...
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regicidio
Uccisione del monarca. Nel Medioevo, il r. era considerato assolutamente illegittimo, in base all’assunto che la monarchia fosse fondata sul diritto divino (cioè un diritto che emana direttamente [...] IV (1610). La riflessione sulla legittimità del r. emerge anche nel pensiero politico di T. Hobbes, sullo sfondo della prima rivoluzioneinglese che portò all’uccisione di Carlo I Stuart (1649). La condanna del r. emerge invece, dopo l’esecuzione di ...
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livellatore
(ingl. leveller) Denominazione dei fautori del movimento politico-religioso sorto in Inghilterra nel 1645-46, durante la prima rivoluzioneinglese (➔ Gran Bretagna). I l. rappresentavano [...] le istanze delle classi popolari (in partic., i soldati comuni dell’esercito parlamentare); nell’ottobre 1647 redassero l’Agreement of the people, che propugnava uno Stato repubblicano e democratico, basato ...
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diggers
Gruppi di contadini poveri, fautori di una sorta di comunismo agrario, attivi in Inghilterra al tempo della prima rivoluzioneinglese, tra il 1649 e il 1650, sotto la guida di Gerard Winstanley [...] e William Everard. Convinti della necessità di sfruttare le terre abbandonate dai grandi proprietari o di proprietà comune, abbatterono le recinzioni e zapparono – da qui il nome – le terre incolte ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...