Uomo politico e scrittore (Torino 1901 - Parigi 1926). Fondatore del periodico Energie nuove e del settimanale Rivoluzioneliberale, fu precoce e acuto ispiratore dell'antifascismo di matrice liberale [...] Energie nuove, e fu critico teatrale e letterario di Ordine nuovo; nel febbraio del 1922 fondò il settimanale Rivoluzioneliberale, nel cui programma confluirono i risultati delle sue ricerche storiche e i suoi propositi d'azione politica, e ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] La dinastia, impersonata da Giovanni VI (1816-26), continuò tuttavia a risiedere in Brasile. Scoppiata nel 1820 a Porto una rivoluzioneliberale, il re fu costretto a tornare in P. e a giurare la Costituzione (1822); in questo stesso tempo il Brasile ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] sovrani concedere gli statuti, ma si concluse con le rivoluzioni del 1848. Carlo Alberto di Savoia dichiarò guerra all’ clima instaurato dal fascismo non riuscì a soffocare: La Storia del liberalismo europeo di G. De Ruggiero, gli scritti sul R. e ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] le sinistre e il Partito popolare, sfidando apertamente lo Stato liberale con mobilitazioni di piazza e occupazioni di città. L’idea G. Volpe, che videro nel f. il realizzatore della ‘rivoluzione nazionale’ e l’artefice di una ‘nuova civiltà’. La ...
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GRAMSCI, Antonio
Salvatore Francesco ROMANO
Uomo politico italiano, nato ad Ales (Cagliari) il 23 gennaio 1891, morto a Roma il 27 aprile 1937. Studiò a Torino, ove fin dal 1915 si schierò nell'ala [...] Engels ebbe rispetto alla filosofia classica tedesca: sono i temi salienti del suo pensiero critico.
Bibl.: P. Gobetti, La rivoluzioneliberale, Bologna 1925 (rist., Torino 1947); F. Platone, L'eredità di G., in Rinascita, III, n. 4 (aprile 1946); P ...
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. Le origini. - Si costituì durante la seconda Guerra mondiale, nel luglio 1942, per la confluenza di due organizzazioni politiche antifasciste, Giustizia e Libertà e il liberalsocialismo, più altri gruppi [...] , ma anche la borghesia lavoratrice e gl'intellettuali, e che quindi avrebbe dovuto necessariamente prendere la forma di "rivoluzioneliberale".
Nell'animo dei suoi fondatori, il Partito d'Azione doveva essere il partito nuovo, capace di rompere gli ...
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Avvocato e pubblicista, nato a Roma il 5 settembre 1892, morto ivi il 19 gennaio 1956. Nel primo dopoguerra ottenne, giovane, larga notorietà collaborando a Rivoluzioneliberale di P. Gobetti e all'Unità [...] Nuova Antologia, portando la vecchia gloriosa rivista a toni di severa e serena attualità. Nel gruppo dei liberali di sinistra, fu tra i collaboratori del Risorgimento Liberale, e poi de Il Mondo di M. Pannunzio e nel 1955 tra i fondatori del Partito ...
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Appartenente alla frazione di minoranza (men´ševik «minoritario») del Partito operaio socialdemocratico russo, costituitasi durante il secondo congresso (Londra 1903) e definitivamente separatasi da quella [...] si contrappose in seguito sempre più nettamente anche sotto il profilo tattico e degli obiettivi politici, mirando a una rivoluzioneliberale borghese, con un approccio graduale al socialismo; allo scontro aperto tra i due gruppi si giunse nel 1917 ...
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Scrittore (Monastero Bormida 1881 - Roma 1966); professore di liceo a Torino, studioso di problemi scolastici e fautore di un rinnovamento educativo nel senso più alto, collaborò alle riviste pedagogiche [...] partecipato alla guerra del 1915-18, nelle lotte politiche che seguirono si schierò con P. Gobetti, della cui Rivoluzioneliberale fu assiduo collaboratore; e trasformò il proprio insegnamento al "D'Azeglio" di Torino (tra i suoi allievi prediletti ...
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Uomo politico (Cadice 1790 - Madrid 1871), fu tra i difensori dell'indipendenza spagnola contro l'invasione napoleonica e, più tardi, uno degli organizzatori della rivoluzioneliberale del 1820. Deputato [...] e presidente delle Cortes, fece votare la decadenza del re Ferdinando VII; condannato a morte con la Restaurazione, visse in Inghilterra (fino al 1834). Deputato, sostenitore della reggente Maria Cristina, ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...