Comune della provincia di Salerno, formato da 16 frazioni, sparse in un territorio di 36,46 kmq., con una popolazione complessiva di 26,729 ab. Il centro principale, che è il "borgo", e che conta solo [...] organizzazione religiosa - l'Ordo cavensis - il cui Magnus Abbas contava grange persino nel Bruzio e in Sicilia. È la riformacluniacense che da Cava diffondono i discepoli del terzo abate - Pietro I - maestro di papa Urbano II: gli ultimi principi ...
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Piccolo villaggio della provincia di Rieti (156 ab. nel 1921), frazione del comune di Fara in Sabina, sorto presso la storica abbazia (v. sotto) a 192 m. d'altezza, in vista della valle del fiume Farfa [...] mosso da Cluny, per l'opera illuminata dell'abate Ugo I (997-1039).
Introdotta l'osservanza della riformacluniacense, riordinata l'amministrazione patrimoniale, rinvigorita la vita spirituale della comunità, Farfa si risollevò a nuovo splendore. Fu ...
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Monaco e cronista, nato verso il 1054, morto il 16 settembre 1100. Figlio di un sacerdote, fu educato a Costanza. Verso il 1070 si fece monaco nel convento di St. Blasien nella Foresta Nera, nel quale [...] era penetrato lo spirito della riformacluniacense, e più tardi nel convento di Ognissanti a Sciaffusa, riformato dalla congregazione di Hirschau. Nel 1079 venne a Roma; poi ritornò in Germania. Seguace ardente delle idee gregoriane, stette in ...
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Nato circa il 950, consacrato prete e divenuto celebre per la sua scienza, fu nominato cappellano imperiale (987) e maestro di Ottone III, quindi (993) vescovo di Hildesheim che provvide a rafforzare contro [...] bronzo, con scene della vita di Gesù; fondò il monastero di S. Michele, cui lasciò ogni suo avere; favorì la riformacluniacense. Morì nel 1022 e fu canonizzato da Celestino III nel 1193. Il Martirologio romano lo commemora il 26 ottobre.
Bibl.: Vita ...
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Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria [...] della feudalità laica, Cluny, sciogliendosi dalla dipendenza dai vescovi e sottoponendosi direttamente alla Curia romana, originò la riformacluniacense. A questa si contrappose poi il movimento cistercense, che ebbe il suo più alto esponente in s ...
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Cronista milanese (secc. 11º-12º), ecclesiastico; fu avversario della riformacluniacense e di Gregorio VII soprattutto sul problema del celibato ecclesiastico. Scrisse (1100 circa) una Mediolanensis historia [...] che, iniziando dai tempi di s. Ambrogio, diventa fonte interessante per gli anni 961-1085; vi si narrano, con stile prolisso, le lotte soprattutto tra il clero simoniaco e quello riformatore, con una palese ostilità per quest'ultimo. ...
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Quarto abate di Cluny (Valensolle o Avignone 910 circa - Souvigny 994). Fuggito giovinetto con il fratello dalla Provenza a causa delle lotte feudali in cui furono uccisi entrambi i genitori e tutti i [...] le incursioni saracene, divenuto monaco guidò l’abbazia di Cluny dal 954 alla morte. Diffuse grandemente la riformacluniacense in Occidente. Nel 972 la sua cattura da parte dei Saraceni provocò una mobilitazione generale della nobiltà provenzale ...
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Abate di Cluny (n. circa 962 - m. Souvigny 1049). Di nobile famiglia, fu prima canonico: fattosi poi monaco a Cluny (991) vi fu abate dal 994. Dotato di grandi capacità organizzative e di infaticabile [...] energia, operò per diffondere in tutta la Francia la riformacluniacense, scontrandosi con l'episcopato, ostile all'esenzione papale di cui godeva Cluny, e con la feudalità laica, desiderosa d'appropriarsi dei grandi beni che costituivano la base ...
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Nome di due santi: 1. Benen o Benian (m. 467 circa), compagno e discepolo di s. Patrizio e suo successore come vescovo di Armagh (461); festa, 9 novembre. 2. Martire probabilmente del sec. 3º, il cui culto [...] in Digione (circa 509) dal vescovo Gregorio, accolse nell'869 la regola benedettina e divenne (fine sec. 10º) uno dei centri della riformacluniacense; fu data in commenda, dal 1525 al 1650, quando passò ai maurini, fino alla soppressione (1790). ...
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Cronista e politico francese (m. dopo il 1118), monaco nell'abbazia di S. Benedetto di Fleury sulla Loira (diocesi di Orléans), celebre centro di studî dopo la riformacluniacense. Tra le sue opere è importante [...] il Tractatus de regia potestate et sacerdotali dignitate, dedicato dopo il 1102 a Enrico I d'Inghilterra, nel quale respinge la pretesa di quanti vogliono che il potere temporale sia sottoposto a quello ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...