Nome d'arte del regista cinematografico Rex Fitchcock (Dublino 1892 - Hollywood 1950); scultore, attore teatrale, fu dapprima sceneggiatore presso la Fox. Diresse: Under common skies (1920); The four horsemen [...] of the Apocalypse (1921), che segnò l'esasperazione dello star system con R. Valentino; The prisoner of Zenda (1921); The conquering power (La commedia umana, 1922); Scaramouche (1923); The garden of Allah ...
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La cinematografia è basata sulla scomposizione del movimento in elementi fissi successivamente ripresi e riprodotti od osservati con ritmo quasi sempre uguale a quello impiegato per la ripresa. Il Linke [...] delle "stelle", vale a dire della prima attrice o del primo attore. Sebbene i film americani, oltre Griffith, abbiano direttori come RexIngram, Thomas Ince, e Mac Sennet, non è di essi che si parla. L'interesse del film è accentrato intorno a un ...
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Valentino, Rudolph (noto anche come Valentino, Rodolfo)
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Rodolfo Pietro Filiberto Guglielmi, attore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Castellaneta [...] Desnoyers, l'affascinante protagonista di The four horsemen of the Apocalypse (1921; I quattro cavalieri dell'Apocalisse) di RexIngram, tratto dal torrenziale romanzo di V. Blasco Ibañez. Esteta libertino e avventuriero, si redime infine con una ...
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Powell, Michael (propr. Michael Latham)
Emanuela Martini
Regista, produttore e sceneggiatore inglese, nato a Bekesbourne (Kent) il 30 settembre 1905 e morto ad Avening (Gloucestershire) il 19 febbraio [...] in banca. Ma nel 1925, in occasione di un soggiorno nel Sud della Francia, entrò nello staff del regista americano RexIngram, allora direttore degli studi di La Victorine presso Nizza, e nei due anni seguenti vi lavorò prima come fattorino, poi ...
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Beery, Wallace
Riccardo Martelli
Attore cinematografico statunitense, nato a Kansas City il 1° aprile 1885 e morto a Beverly Hills (Los Angeles) il 15 aprile 1949. Dotato di una grande carica di simpatia, [...] ) di Maurice Tourneur, del Barone Rosso in The four horsemen of the Apocalypse (1921; I quattro cavalieri dell'Apocalisse) diretto da RexIngram, e di Riccardo Cuor di Leone in Robin Hood (1922) di Allan Dwan. La Paramount, a cui era passato nel 1925 ...
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Wegener, Paul
Giovanni Spagnoletti
Attore cinematografico e teatrale e regista cinematografico tedesco, nato a Jerrentowitz/Arnoldsdorf l'11 dicembre 1874 e morto a Berlino il 13 settembre 1948. Dalle [...] 'demoniache', a lui congeniali per i suoi tratti fisici; tra esse da ricordare The magician (1926; Il mago) di RexIngram, per cui fu ingaggiato a Hollywood dalla Metro Goldwyn Mayer, Alraune (1928; La mandragola) di Galeen o Unheimliche Geschichten ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] soltanto agli Stati Uniti si possono fare i nomi di David Wark Griffith, Mack Sennett, Charlie Chaplin, Thomas Ince, RexIngram, Cecil B. DeMille, Marshall Neilan, Frank Borzage. In quegli anni, soprattutto nel cinema, fare l'attore era il mezzo ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] spettacolari e romantico-sentimentali ‒ The four horsemen of the Apocalypse (1921; I quattro cavalieri dell'Apocalisse) di RexIngram; Wings (1927; Ali) di William A. Wellman ‒ si ebbero momenti di maturazione espressiva. Un sottofondo di amarezza ...
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Avventura, cinema d'
Jean-Loup Bourget
Sin dalle origini, il c. d'a. ha potuto contare, per rivolgersi all'immaginazione degli spettatori, su una riserva inesauribile, costituita dagli antichi miti, [...] Niven), Zorro (di Fred Niblo, 1920, con Douglas Fairbanks, e di Rouben Mamoulian, 1940, con Tyrone Power), Scaramouche (di RexIngram, 1923, con Ramon Novarro, e di George Sidney, 1952, con Stewart Granger). Uno degli eroi più popolari tra questi ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] come Mischa Auer, dagli italiani d'America Frank Langella, Brenda Vaccaro, Vincent Gardenia, Danny Ajello ai neri RexIngram, Clarence Muse, Butterfly McQueen, Louise Beavers. Coloro che avevano la pelle scura a Hollywood vennero a lungo impiegati ...
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