CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] indagine e della punizione era stato il discorso commemorativo della Repubblica romana, pronunziato il 9 febbr. 1868 in una riunione era il suo divario dal De Sanctis e dalla scuola napoletana, da cui riluttava in primo luogo la sua stessa forma ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] Borboni di Napoli e le menti e le armi delle province napoletane che li sosteneano" (nota agli Studii su la storia di del Vespro Siciliano, Roma 1882; Sull'ordinamento della Repubblica siciliana del 1282, in Sesto Centenario del Vespro, Palermo ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] del G., in piazza Nicosia, dove, dopo la parentesi napoletana, sarà nuovamente ospitato per nove mesi dal 25 nov. Firenze 1994, pp. 161 s.; La ragione e l'arte. T. Tasso e la Repubblica veneta, a cura di G. Da Pozzo, Venezia 1995, premessa (pp. n.n. ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] , il D. giunse a Milano la situazione napoletana - il re Ferdinando era tutto preso dalla CXXXIII (1974-1975), pp. 187-212; G. Santinello, Glosse di mano del Cusano alla Repubblica di Platone, in Rinascimento, s. 2, IX (1969), pp. 117-37; R. ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] nella Venezia dell'epoca pervasa dal clima di fine-repubblica. Era successo che, quando era stato allontanato dalla Il tempio di Flora e Minerva e I voti della nazione napoletana, su testi suoi e musica rispettivamente di Weigl e Piticchio ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] 1888 solo i primi due volumi: I re e la repubblica sino all'anno 283 di Roma, Milano 1884; e in Nuova Antologia, ott. 1946, pp. 171-178; Bibliothecarius, L'ambasceria napoletana per la lega nazionale nel '48 e il B. diplomatico ed esule, in ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] F. era passato già sul finire del 1441.
Per conto della Repubblica di Genova, il F. fu inviato come ambasciatore a Napoli il , Bologna 1949, pp. 465-469; T. De Marinis, La biblioteca napoletana dei re d'Aragona, Napoli-Verona 1947-69, ad Indices; E. ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] veneziano in cui il C. si muove fra patrizi della Repubblica, ambasciatori europei, lettori colti e curiosi e librai attenti alle : Doria, Vico e C. in Fico a Venezia, Firenze 1982, il C. è studiato nei suoi rapporti con la cultura napoletana. ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] morte; ma la sentenza non fu mai eseguita, in quanto la Repubblica era ormai alle strette. L'11 luglio veniva firmata la capitolazione Estense di Modena, a. 3, 1-3).
La corte napoletana chiese al C. di non pubblicarla senza il consenso del governo ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] per i quali Stoppelli rintraccia persuasivi riscontri nella letteratura napoletana coeva, a partire dagli ampi passi prelevati dalla la protezione dei Visconti, tradizionali nemici della Repubblica fiorentina. Nella risposta, rimessa per lo stesso ...
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flow s. m. inv. Nella musica rap, la metrica, la prosodia e la cadenza che caratterizzano il fluire del fraseggio. ◆ Sono fatti di cronaca raccontati per ossimori come nel brano Democratica Violenza, ispirato ai casi di Cucchi e Aldrovandi (un...
cazzimma
s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo nuocere ad altri. 2. Cattiveria, perfidia,...