JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] lo J. partecipò anche alla vita dell'associazione milanese Religione e patria, di indirizzo moderato e conservatore, formatasi a mantenere la specifica fisionomia politica del partito, laica, pur nell'ispirazione religiosa, e autonoma rispetto ad ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] il momento della caduta, della "separazione dal cielo", la religione offriva la via della salvezza, cioè della conquista di francese, si dissocia soltanto dalla cultura razionalistica e laica che "non contenta di scuotere il giogo del dispotismo ...
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GALANTE GARRONE, Alessandro
Paolo Borgna
Gli anni della formazione, la famiglia, l'interventismo democratico
Nacque a Vercelli il 1° ottobre 1909, secondogenito di Luigi Galante e di Margherita Garrone.
Insieme [...] fino al sacrificio, che contrassegnò, come una severa religione civile, l’intera vita di Galante Garrone, costituendone memoria dei propri maestri e alle battaglie civili per la laicità dello Stato, contro l’antisemitismo e la corruzione.
Morì ...
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CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] rappresentante - nella debolezza della borghesia - della società laica romana, avulsa però sempre dal terreno delle scelte le sue cose. Quest'ordine morale non è più governato da religione e perciò non ha l'ubiconsistat…" (12 genn. 1872: Epistolario ...
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FANI, Cesare
Adriano Roccucci
Nacque a Perugia il 5 febbr. 1844 da Angelo, direttore del locale Monte di pietà, ed Eugenia Angelini, di famiglia perugina benestante. Trascorse gli anni della giovinezza [...] politica ecclesiastica, difendendo fermamente durante i dibattiti parlamentari le prerogative dello Stato laico, pur sempre nei limiti di una lucida distinzione fra religione e politica, come emerse limpidamente in occasione di una interrogazione di ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età adulta dell'uomo che sa servirsi della propria ragione
Sviluppatosi nel corso del Settecento nei principali paesi europei ‒ e segnatamente in Francia ‒ l'Illuminismo ha [...] e dell'illuminazione delle menti venne reinterpretata in chiave laica, dando luogo a un sapere critico che investì tutti recenti le ferite inferte alla coscienza europea dalle guerre di religione. All'inizio del secolo la lotta contro il fanatismo ...
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concordato
Rosa Maria Parrinello
L'accordo tra la Santa Sede e lo Stato
Il concordato è una convenzione bilaterale stipulata fra la Santa Sede e uno Stato per regolare questioni di carattere sia religioso [...] 'accordo fra due Stati sovrani, ribaltando così la tradizione laica e cavouriana del separatismo (che obbediva, cioè, al motto norme di attuazione in materia di insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, il riconoscimento delle ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] duplice monopolio dell’uso della lingua scritta, detenuto dagli uomini di religione da un lato (➔ ‛ulama), dagli scribi di corte dall dello scritto. Nuovi e consistenti strati della popolazione laica si dimostrarono in grado di leggere e scrivere, si ...
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Letteratura e Vita civile
Niccolò Machiavelli è l’autore della prima uscita della collana che la Biblioteca Treccani, forte del successo dell’Enciclopedia Dantesca, ha deciso di offrire ai propri lettori [...] immagine della natura umana assolutamente realistica e allo stesso tempo laica. È pertanto indubbio il fatto che Machiavelli non sia rapporto di Machiavelli con la religione.
Procacci: Il tema della religione in Machiavelli è senza dubbio percepito ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] in pubblico. Ciò favorì la formazione di una giurisprudenza laica, in quanto lo studio del diritto divenne, logicamente, possibile i successivi imperatori, fino all’era cristiana inoltrata.
Religione
Nella Chiesa cattolica, il titolo di p. fu ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...