La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] con vie ingiuste»93. A questa regola di rispetto del governo legittimamente costituito, , Bologna 2006, pp. 71-72.
60 G. De Rosa, Popolarismo e socialismo nella crisi della società italiana del primo dopoguerra, in Luigi Sturzo nella storia d ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] lingua straniera, come per esempio il francese in aree geografiche e sociali del Piemonte.
Stando così le cose se ne dovrebbe dedurre approvato nel 1865. Tali norme prevedono, come regola fondamentale, che sia considerato cittadino chi è figlio ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Ingegneria e macchine
Marcus Popplow
Jürgen Renn
Ingegneria e macchine
Questo capitolo è dedicato allo studio di progetti ingegneristici [...] sociale
Durante il Medioevo e agli inizi dell'Età moderna, l'attività artigiana e la vita economica in generale erano regolate in cui la quantità d'acqua disponibile sia maggiore. Questa regola di base può essere considerata valida per tutti i tipi di ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] e Chiesa. La mafia infatti ormai permeava e controllava larghe aree territoriali e sociali del Mezzogiorno (tanto che nel 1991 lo scioglimento di amministrazioni comunali per mafia fu regolato da una legge)123. Ma fare i conti con il fenomeno mafioso ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] protagonisti e le élites d'Italia, come pure d'Europa, relazioni sociali utili per lui nel suo ruolo di capo della famiglia e , come dinamico, perché ampliò, ed anzi superò le regole, con ciò addirittura stabilendo nuovi standards, e dall'altra ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] secoli si danno indicazioni pratiche e organizzative, per regolare la vita dei singoli e delle comunità, e così parte dirigente per autorità e cultura. Che la sua incidenza sociale sia molto forte, del resto, lo dimostra l’abbondante legislazione ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] ha lasciato una teologia sistematica. Ci ha però lasciato una regola di vita. La vita è il veicolo dell'imperativo evolution of Jewish thought, New York 1959.
Baron, S. W., A social and religious history of the Jews, 14 voll., New York 1952, 19692. ...
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Assistenza sociale
Giovanni B. Sgritta
1. Introduzione
Nel senso etimologico (ad/sisto: stare accanto, essere vicino) il termine 'assistenza' indica una generica azione di soccorso che altrettanto bene [...] tradizionali hanno sviluppato prima della 'grande trasformazione' economica e istituzionale. La responsabilità pubblica nella regolazione dei comportamenti sociali, in effetti, è ormai un dato acquisito. Una quota sempre più rilevante delle risorse ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] entrata della novizia; e dato che l'esborso era di regola di entità molto inferiore rispetto a quello necessario per accasare Sieyès scriveva che "l'ordine dei nobili non trova posto nell'ordine sociale; esso non solo è un peso per la nazione, ma non ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] filosofia antica (e non), privi di riferimenti al contesto storico e sociale in cui sono stati composti (il contrasto con Platone è in come primo principio assolutamente trascendente e ineffabile) che regola tutta la discussione sul Bene. In tal modo ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...