FRATI PREDICATORI
GGiulia Barone
Ordine religioso sviluppatosi all'inizio del Duecento e consacrato alla predicazione. La denominazione Domenicani ‒ con cui sono comunemente conosciuti ‒ li ricollega [...] il 22 dicembre 1216. Formalmente la nuova comunità adottò la regola di s. Agostino, per conformarsi al dettato del tredicesimo canone dell'eresia, vista anche come destabilizzatrice dell'ordine sociale, l'imperatore non pare aver ostacolato, e anzi ...
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CAPITINI, Aldo
Piero Craveri
Nacque a Perugia il 23 dic. 1899 da Enrico, campanaro del comune, e da Adele Ciambottini. Fece studi irregolari e nel 1924 sostenne l'esame di licenza liceale. Quello stesso [...] la conseguente ricerca di una dimensione spirituale, che fosse regola coerente di vita, individuale, ma soprattutto "civile".
Le G. Calogero, e la sua adesione alla tematica "liberal-socialista", che diede vita ad un embrione di movimento, con gruppi ...
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BARELLI, Armida
Mario Casella
Nacque a Milano il 1º dic. 1882 da Napoleone e da Savina Candiani. Compiuti i primi studi nel capoluogo lombardo, dal 1895 al 1899 frequentò l'Istituto di Santa Croce di [...] interamente votate all'apostolato nella società, la cui regola venne stilata in Assisi nell'agosto del 1919 nostre forze, perché l'Italia nostra ed il mondo intraprendano un orientamento sociale e morale su basi cristiane" (G. Rumi, Dalle carte di A ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] mota; il tetto è a terrazzo.
I Tibetani sono di regola monogami, occasionalmente poliginici, ma praticano anche una forma classica di Difficile precisare i mutamenti prodottisi nella struttura sociale tibetana dopo l’inserimento della regione nella ...
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Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] come «un accordo generale che dà vita al corpo sociale»; É. Durkheim (1897), la descrisse come il risultato del processo di integrazione sociale dell’individuo e di regolazione dei suoi valori morali. Per C.H. Cooley (1909) non è che l’insieme ...
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podestà Nel comune medievale italiano, magistratura unica che sostituì la magistratura collegiale del consolato (12°-13° sec.). Le origini storiche del p. non sono chiare e neppure è da pensare a un’unica [...] l’unicità e la temporaneità della carica (che variò, di regola, da due anni a un semestre). Quanto alla nomina, inizialmente comunali assistiti da sapientes. Per lo più nobile o di posizione sociale eminente, uomo d’armi o giurista, il p. doveva ...
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SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] retribuzione secondo il lavoro effettuato, sul piano dell'emulazione morale e del riconoscimento sociale. Il fine del socialismo, che agisce come un ideale regolativo e non cessa perciò di operare nell'interno stesso di una società socialistica in ...
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MILITARISMO
Gianfranco Pasquino
Il termine indica, secondo A. Vagts (1937), il più autorevole studioso in questa materia, "il dominio del militare sul civile, un'indebita preponderanza delle esigenze [...] vengono comunque impiegate per investimenti militari). Di regola, come esito di un bilancio negativo del (trad. it., Milano 1959); M. Janowitz, The professional soldier. A social and political portrait, ivi 1960; S.P. Huntington, The soldier and the ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] e anche oltre. Per contro, le temperature estive sono di regola più alte sul litorale e sui margini degli altipiani, dove hanno l'idea che si tratti di individui appartenenti alle classi sociali più basse e quindi più conservatrici e legate ai rituali ...
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STORIOGRAFIA (v. storia, XXXII, p. 771; App. III, 11, p. 846)
Arnaldo Momigliano
Nel cercare di fermare quelle che sono le caratteristiche più salienti del lavoro storiografico degli ultimi quindici [...] 1914 (1957), o in E. E. Hagen, On the theory of social change (1964) - si sono ripresi tentativi di estendere la psicanalisi a ecc. Le strutture profonde di una civiltà vengono poi di regola messe in relazione con il processo produttivo e dunque la ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...