Rosanna De Nictolis
Abstract
La voce esamina la problematica dell’ambito di estensione della giurisdizione ordinaria alle controversie in cui sia coinvolta un’amministrazione pubblica. A tal fine, dopo [...] , in Dir. proc. amm., 1988, 606).
Si tratta di regole generali, che possono soffrire eccezioni, essendosi ammesso che in talune ipotesi una delibera di esclusione di un socio dalla compagine sociale di una cooperativa edilizia (Cons. St., sez. V ...
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Giorgio Santacroce; Paolo Ravaglioli
Magistratura
«La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge» (Costituzione, art. 101)
La riforma giudiziaria
di Giorgio [...] almeno per quanto riguarda il bilanciamento tra la regola del giusto processo e quella della sua durata ragionevole estesa a macchia d’olio a tutti i meccanismi di controllo sociale, anche a quelli non penali, applicandosi a qualsiasi misura che ...
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Contratto
Claudio Scognamiglio
Tra secondo e terzo millennio
L’immagine del contratto, che questo primo scorcio del terzo millennio ci restituisce, sembra poter essere descritta, a una prima vista di [...] possono indurre a ravvisare, in prima approssimazione, quali standard sociali di riferimento del giudizio di concretizzazione della clausola di buona fede, le regole desumibili dai comportamenti normalmente tenuti dai soggetti operanti sul mercato ...
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Biagio Grasso
Abstract
Viene esaminata la disciplina, la funzione e l’efficacia della prescrizione come modo di estinzione generale dei diritti che si esprimono in chiave di rapporto di relazione, [...] effetto, sempre che non si dimentichi che le leggi che regolano il mondo fenomenico reale non sono le stesse che dominano stesso. Si è chiarito in dottrina che se la funzione sociale conforma dall’interno lo statuto proprietario, il fatto che ...
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Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] andava deciso caso per caso, da giudici - anch'essi di regola uomini dotati di grande sensibilità politica e sociale - ben al corrente delle diverse implicazioni politiche e sociali di ciascun processo. Doveva essere il taglio di un chirurgo, non ...
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Legislazione e codificazione
Natalino Irti
La codificazione come forma storica di legislazione
La codificazione è una forma storica di legislazione. L'esperienza dei codici europei presuppone non soltanto [...] relativo: esso presuppone sempre il raffronto con una norma, assunta come regolare.
Urge pure - si è di sopra notato - il bisogno dei codici di allacciarsi con la realtà economico-sociale, e quindi di adottare dispositivi di flessibilità, i quali ne ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] confusa e contraddittoria. Qualche illuminante esempio: di regola le pene sostitutive si riferiscono a condannati che una prova, nel corso della quale egli viene affidato ai servizi sociali. Il periodo di prova non potrà essere superiore a tre anni ...
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Comparazione giuridica
René David
Introduzione
Accanto al metodo sperimentale la comparazione rappresenta uno dei mezzi fondamentali di acquisizione delle conoscenze, che può essere utilizzato per illuminarci [...] ' - inteso in modo più o meno vasto - è ancora regolato da diritti diversi (secondo la religione degli interessati o la loro in considerazione e senza tralasciare il diritto dei paesi ex socialisti e neppure quello dei paesi dell'Estremo Oriente o ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] naturali alle cose artificiali prodotte dall'arte o dalla tecnica. Ma tra le cose artificiali ci sono anche i costumi e le regolesociali, che infatti cambiano secondo i tempi e i luoghi. Di qua l'ulteriore distinzione fra ciò che è per natura e ciò ...
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Biodiritto
Eligio Resta
«Che ne è del diritto mentre la tecnica s’impossessa del nascere e morire umano?». La domanda posta da Natalino Irti (2007, p. 41) ci conduce direttamente al cuore del problema [...] e comunità e lega lo ius solitudinis alla più aperta socialità che si esplica nelle relazioni, nei gruppi. Si potrebbe la vita suggerisce il diritto (nomos) e il diritto interpreta e regola la vita (tanto bios quanto zoé). Il gioco è quello dell’ ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...