Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] diretta vicinanza i nostri valichi con le torme barbariche. La lunga guerra gotica, invece, doveva appunto sconvolgere il saggio ordinamento romano, e far coincidere i confini politici del regno ostrogoto con il confine spartiacque: infatti, circa il ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , di Innocenzo IV (1254), prova il mutamento subentrato dai tempi dei regnibarbarici, quando i chierici, a qualunque nazione appartenessero, volevano vivere secondo il diritto romano: il papa vieta, eccetto che in Italia, d'insegnare le leggi ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] perdurano fin tardi anche in Italia e in tutto l'impero romano. Solo che i tipi sempre più s'irrigidiscono, le figure, e autorità assicurarono sino all'ultimo il rispetto dei regnibarbarici d'Occidente; se troviamo qui maggiore agilità creatrice, ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] furono le forme di spada in uso nell'esercito romano. La più antica fu la spada gallica, piuttosto re le corone dei vinti. Il latino è barbaro come le figure: il re, le Vittorie, dei soldati dell'Impero e del Regno italico, con tutti i suoi difetti ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] doge non è che il dux romano-bizantino di designazione locale, dopo la Anna Erizzo in Costantinopoli di Angelo Maria Barbaro (1726-1779), dramma giudicato di rarissima eccellente, molto superiore a quella media generale del regno (1,6% nel 1910-12; 1,5 ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] tutte le rovine sofferte nell'età barbarica dallo "splendidissimo" municipio romano.
Firenze fu sotto la giurisdizione posto di prima luce nella storia della nazione risorgente. Unita al regno di Vittorio Emanuele II con i plebisciti del marzo 1860, ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] moderna. - La corte nell'età barbarica. - Nell'età romano-barbarica la corte eredita e continua con contaminazioni . E dove primieramente queste si accennarono, vale a dire nel Regno di Sardegna, la cassazione ritornò in vigore con il r. editto ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] più basso e uno dei più bassi del regno, superiore solo a quelli delle provincie di Sassari un'interpretazione più decadente che barbarica degli elementi tradizionali, classici. Baldassarre Peruzzi, fattosi fin da giovane romano, nel poco che v'è di ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] ancora nel sec. VI sotto il regno di Atalarico, nell'imminenza dell'invasione , Qualche nota sui demoni etruschi, in Atti Pont. Acc. Rom. di Archeol., 1922, p. 233 segg. Sulle relazioni tra Bieda, S. Giuliano presso Barbarano), che ci dànno un'idea ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] lo incoronò in Campidoglio la maestà del popolo romano, più augusta di ogni re, nella persona un umanistico disdegno latino contro la barbaries gallica. Barbara non era di certo la Francia del sec. delle bibliot. governative del Regno, Roma 1874; E. ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
ostrogoto
ostrogòto agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente agli Ostrogoti (lat. Ostrogothi), antica popolazione germanica originaria della Russia merid., da dove partecipò, insieme agli Unni ai quali era sottomessa, agli assalti contro...